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Mattel commette un grave errore con le action figure di Wicked, confondendo il sito web ufficiale

Un errore clamoroso da parte di Mattel ha suscitato scalpore tra i fan del musical “Wicked”, che presto arriverà sul grande schermo con attori di fama come Ariana Grande e Cynthia Erivo. Le confezioni delle action figure ispirate al film, frutto di una collaborazione con Universal Pictures, presentano un indirizzo web non appropriato. Invece di indirizzare gli utenti al giusto sito ufficiale del film, l’URL stampato sulle scatole rimanda a un contenuto per adulti, generando così preoccupazione e sconcerto tra i genitori e i fan della produzione.

La confusione web: un errore di stampa grave

La confezione delle action figure di “Wicked” include in modo errato l’URL Wicked.com, un sito pornografico associato alla società Wicked Pictures. Questo errore è stato rapidamente messo in evidenza dai fan e dagli acquirenti, specialmente considerando che il sito corretto è WickedMovie.com, progettato per promuovere il nuovo film. Il sito errato contiene avvertimenti che richiedono agli utenti di essere maggiorenni per accedervi, rendendo l’errore ancor più allarmante.

Mattel commette un grave errore con le action figure di Wicked, confondendo il sito web ufficiale

Wicked Pictures è una casa di produzione nota per i suoi film pornografici parodistici, fondata nel 1993. L’azienda ha costruito la sua reputazione su film di questo genere e continua a diversificare la sua offerta. Tuttavia, il suo legame con il marchio “Wicked” di Mattel è puramente casuale e crea un contrasto piuttosto inopportuno, considerando il pubblico giovane a cui le action figure sono destinate.

Il malinteso ha destato scalpore soprattutto perché Mattel aveva avviato una campagna di marketing per la sua nuova linea di prodotti basata sul film che celebra una storia di amicizia e inclusività. L’errata indicazione del sito web ha fatto pensare a molti che l’azienda potesse non avere un controllo adeguato sui suoi materiali promozionali.

La reazione di Mattel e il messaggio ai consumatori

In risposta al polverone sollevato dalla vicenda, Mattel ha rilasciato una dichiarazione ufficiale per scusarsi con i consumatori. L’azienda ha confermato di essere stata informata del problema e ha chiarito che si stava lavorando per correggere l’errore. Mattel ha esortato i genitori a prestare attenzione all’indirizzo indicato sulla confezione e ha avvertito che il sito web errato non è adatto per i bambini.

La comunicazione di Mattel ha suggerito anche ai revisori di prodotto di smaltire le confezioni sbagliate o di oscurare l’indirizzo scorretto. L’azienda ha assicurato di aver preso misure immediate per non ripetere un simile errore in futuro. Lo scopo evidente della reazione tempestiva è quello di tutelare l’immagine del marchio e rassicurare i propri consumatori sul fatto che la sicurezza e il benessere dei minori sono una priorità.

Le informazioni sulla questione sono emerse ulteriormente in concomitanza con la première di “Wicked” a Los Angeles, dove molti fan hanno notato e segnalato il problema. In un’epoca in cui la reputazione delle aziende è costantemente sotto scrutinio, il caso mette in luce l’importanza di un rigoroso controllo di qualità nei materiali promozionali.

Una polemica sui social e reazioni dei fan

Dopo la rivelazione dell’errore, i social media sono diventati un punto di incontro per le polemiche. Numerosi commentatori hanno espresso la loro incredulità, chiedendosi come un errore così significativo possa essere sfuggito all’attenzione di un marchio prestigioso come Mattel. Le immagini delle confezioni sono diventate virali, alimentando ulteriormente le discussioni online.

Non è solo il sito sbagliato a creare tensione, ma anche le tematiche legate al prodotto stesso. Il musical “Wicked”, che affronta temi complessi come il pregiudizio e la ricerca della propria identità, ha attratto una base di fan appassionata e devota. Le figure di Azkabil, interpretata da Erivo, e di Glinda, interpretata da Grande, sono state rappresentate in modo da riflettere la complessità dei personaggi oltre alla superficialità del merchandising.

Questo errore ha aperto anche un dibattito più ampio riguardo le responsabilità dei produttori di giocattoli e merchandising nell’età della digitalizzazione. I genitori, infatti, si trovano sempre più spesso nella posizione di dover esaminare i prodotti e le loro etichette, evidenziando la necessità di una comunicazione chiara e sicura da parte delle aziende.

Con l’uscita del film prevista per il 21 novembre nelle sale italiane, l’attenzione ora si concentra sul potenziale impatto di questo errore sulla vendita delle action figure e sul futuro della collaborazione tra Mattel e Universal Pictures.

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