Matthew McConaughey torna sul grande schermo con The Rivals of Amziah King, un crime thriller firmato da Andrew Patterson e ambientato nel mondo dell’apicoltura in Oklahoma. L’attore, dopo una pausa dalla recitazione durata sei anni, si è confrontato con nuovi progetti, accumulando esperienze che includono la scrittura del suo memoir e il doppiaggio in film d’animazione, mentre ha dedicato tempo alla famiglia.
Scelte e Trasformazioni dopo la Pausa
Durante il periodo di assenza, McConaughey ha voluto raccontare la propria storia e concentrarsi sul processo creativo, insistendo nel dire: “Avevo bisogno di scrivere la mia storia, di dirigere la mia storia sulla pagina”. Il ritorno avviene dopo un significativo periodo in cui l’attore ha alternato il lavoro alla vita privata, mantenendo un profilo discreto ma coltivando esperienze indispensabili per rinnovare la propria passione per la recitazione.
L’interesse di McConaughey per la sceneggiatura di Andrew Patterson lo ha coinvolto profondamente. Il film racconta la vicenda di un carismatico imprenditore dell’apicoltura in Oklahoma e del suo rapporto con il figlio adottivo, elementi che hanno fatto scattare in lui il desiderio di tornare a far parte di un progetto autentico e radicato nel territorio.
Emozioni e Riscoperta dell’Arte Recitativa
Parlando dell’esperienza, l’attore ha sottolineato come il processo di girare The Rivals of Amziah King gli abbia permesso di ritrovare l’amore per la recitazione. “Mi sono ricordato un paio di cose. La prima è che amo davvero recitare. Due, mi sono ricordato, ehi, McConaughey, sei dannatamente bravo in questo. E tre, mi sono ricordato che recitare è una vacanza per me, e quello che intendo per vacanza è che quando mi esibisco, è il mio unico obiettivo. Quando esco di casa la mattina, mia moglie mi dice, ‘Vai a fare del tuo meglio. Ho i bambini. Stiamo bene’. Questa è una vacanza. Perché non faccio più cose contemporaneamente. Non compartimentalizzo. Sono completamente concentrato sulla ricerca della verità del mio personaggio”, ha dichiarato il divo durante le riprese, enfatizzando la passione e il rispetto per il mestiere.
Il Valore del Ricordo e dell’Onestà Creativa
McConaughey ha anche rivelato come la stesura del memoir abbia avuto un impatto profondo sulla sua carriera. Il progetto letterario, che ha raccolto pagine di diari, poesie, preghiere e ricordi, lo ha costretto a una riflessione personale: “Il libro era estremamente onesto e mi ha costretto a essere onesto con me stesso. Mi ha aiutato a chiarire cose a cui ho pensato per 35 anni. E mi ha fatto capire qualcosa in più su me stesso. Ciò mi ha dato ancora più fiducia, perché così c’era meno da nascondere su me stesso. Quindi questo ha reso più facile per me essere onesto come attore”. Questa sincera introspezione si lega alla naturale inclinazione dell’attore nel cercare la verità e l’autenticità in ogni ruolo.
Il film, presentato in anteprima al SXSW di Austin, in Texas, conferma il rinnovato impegno di Matthew McConaughey nel fare cinema con intensità e consapevolezza, testimonianza di un percorso personale e professionale che continua a evolversi in maniera originale e determinata.