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Molly Ringwald racconta il legame unico con John Hughes e il percorso da musa degli anni ’80

Nel corso di una recente intervista, la celebre attrice Molly Ringwald ha raccontato il suo particolare status di musa adolescente nel panorama cinematografico degli anni ’80, sottolineando il legame unico con il regista John Hughes. La star, nota per il suo ruolo in Breakfast Club e in Sixteen Candles – Un compleanno da ricordare, ha offerto uno sguardo intenso sulla sua esperienza artistica in un decennio che ha segnato la storia del cinema.

Molly Ringwald racconta il legame unico con John Hughes e il percorso da musa degli anni '80

Rapporto Unico Con John Hughes

“È particolare. Si tratta di un complimento. Ho sempre pensato che fosse incredibilmente lusinghiero”, ha dichiarato Ringwald durante un podcast condotto da Monica Lewinsky, raccontando il suo rapporto con il regista. La sua testimonianza evidenzia come l’incontro con John Hughes abbia rappresentato un punto di svolta nella sua giovinezza, aprendo la strada a una carriera ricca di successi in televisione e al cinema.

Evoluzione Professionale E Collaborazione Con John Hughes

La collaborazione tra Molly Ringwald e John Hughes ebbe inizio nel 1984, durante le riprese di Sixteen Candles – Un compleanno da ricordare, il primo film diretto dal regista. La sua ispirazione derivò da una foto della giovane attrice, appesa con cura sulla sua scrivania mentre scriveva la sceneggiatura.

Già all’epoca, Ringwald aveva accumulato esperienze in diversi film e programmi televisivi, ottenendo riconoscimenti per la sua interpretazione in La tempesta di Paul Mazursky. Con il passare degli anni, la sua carriera si è consolidata grazie anche a questa fondamentale collaborazione.

Ringwald ha spiegato: “Sixteen Candles è stato il suo debutto alla regia. Io in realtà avevo più esperienza di lui, ma avevo solo 15 anni, quindi non avevo molta esperienza di vita. Non mi sembrava così strano essere la sua musa. Adesso sì.” In questo film, il cast comprendeva anche volti noti come Michael Schoeffling, Anthony Michael Hall, Gedde Watanabe e Justin Henry, facendo di questa produzione un punto di riferimento per il cinema degli anni ’80.

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Luigi Gigli

Luigi Gigli

Sono Luigi Gigli, critico d'arte, scenografo e amante del mondo dello spettacolo. Mi appassiona tutto ciò che ruota intorno a gossip, serie TV, film e programmi televisivi. Con il mio background in video editing e scenografia, analizzo e racconto con uno sguardo unico le tendenze e i dietro le quinte di questo affascinante universo.

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