L’arte teatrale italiana si arricchisce di un’importante iniziativa a Bari, dove è in corso una mostra dedicata a Giancarlo Santelli, un maestro nella creazione di maschere teatrali. Questa esposizione, intitolata “Onomasticon – Giancarlo Santelli e il teatro antico“, offre un’opportunità unica per esplorare il legame tra il teatro classico e la contemporaneità. Fino al 13 maggio 2025, i visitatori possono ammirare otto maschere, realizzate con maestria e attenzione ai dettagli, che rappresentano un’importante eredita culturale.
La genesi delle maschere di Giancarlo Santelli
Nel 1990, su incarico dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico di Siracusa , Giancarlo Santelli ha creato otto maschere ispirate a esemplari in terracotta conservati al Museo Archeologico Eoliano di Lipari. Queste maschere non sono semplici riproduzioni di modelli antichi, ma vere e proprie “macchine teatrali” progettate per garantire agli attori una libertà di movimento senza precedenti e un’adeguata amplificazione della voce. Santelli ha dedicato la sua vita a studiare e reinterpretare l’arte della maschera, combinando tradizione e innovazione.
Le maschere esposte a Bari sono il risultato di un’attenta ricerca storica e artistica. Santelli ha esaminato sculture, pitture e mosaici dell’antichità per restituire al pubblico un’esperienza autentica e coinvolgente. Ogni maschera racconta una storia, riflettendo le emozioni e le dinamiche del teatro classico, ma con un tocco di modernità che le rende accessibili anche al pubblico contemporaneo.
La mostra e il suo significato culturale
La mostra “Onomasticon” è allestita presso la Libreria Svoltastorie, situata in via Volta, 37 a Bari. Il titolo dell’esposizione trae ispirazione dall’Onomasticon di Giulio Polluce, un’opera del II secolo d.C. che funge da enciclopedia delle maschere teatrali dell’epoca. Questo legame con la storia non è casuale, ma rappresenta un omaggio alla tradizione teatrale che Santelli ha contribuito a preservare e rinnovare.
Oltre alle otto maschere da commedia, la mostra presenta anche una maschera da tragedia, realizzata per l’Agamennone, un’opera diretta da Roberto De Simone a Siracusa nel 1995. De Simone, recentemente scomparso, ha elogiato le creazioni di Santelli definendole “di rara efficacia teatrale”, capaci di mantenere quella forza espressiva tipica delle autentiche maschere dei carnevali popolari. Questo riconoscimento sottolinea l’importanza del lavoro di Santelli nel panorama teatrale italiano.
Eventi e collaborazioni
La proposta culturale che accompagna la mostra è frutto della sinergia tra la Libreria Svoltastorie e l’Associazione culturale “Giancarlo Santelli”, con il patrocinio dei Comuni di Bari e Santeramo in Colle e di Puglia Culture. Fino al 13 maggio 2025, il programma della mostra prevede una serie di eventi, tra cui lezioni, incontri di studio e performance teatrali, che si svolgeranno sia a Bari che a Santeramo in Colle.
Questi eventi, realizzati in collaborazione con l’associazione Poesia in Azione e la compagnia teatrale La Mansarda Teatro dell’Orco di Caserta, mirano a coinvolgere il pubblico in un dialogo attivo con l’arte teatrale e a promuovere la cultura del teatro classico. La mostra e le attività correlate rappresentano un’importante occasione per riflettere sull’eredita culturale del teatro e sul suo ruolo nella società contemporanea.
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