Recensione
The New Mutants: L’occasione mancata
“The New Mutants” sarà probabilmente l’ultimo film della saga degli X-men prodotto dai 20th Century Studios, svincolato quindi dal Marvel Cinematic Universe. Un lavoro dalla produzione terribilmente travagliata, che prende spunto da un’idea molto interessante.
Cinque ragazzi adolescenti sviluppano il gene mutante. Una misteriosa società li rinchiude in una specie di ospedale-prigione con la scusa di aiutarli a controllare i loro poteri per potersi integrare nella società. Lentamente, i cinque unici pazienti della struttura capiranno che le cose, in quel luogo, sono molto diverse da ciò che sembrano.
Originale, ma poco coraggioso
Josh Boone dà al film un’impronta da horror autoriale, realizzando un lavoro che verte su toni dark inediti per una storia sui supereroi.
Pochissimi personaggi: sette attori in tutto. Unità di luogo per la maggior parte della pellicola. Una vicenda intrigante… I numeri per creare un lungometraggio originale e avvincente c’erano tutti. I personaggi sono ben delineati. Ottime le performance dei giovani interpreti. La prima parte della narrazione, in cui il mistero e le relazioni si sviluppano, scorre via rapida e colma di ottime promesse. Anche la discussa storia d’amore gay tra Dani e Rahne è raccontata in maniera delicata ed efficace.
Peccato che poi, proprio sulla parte horror, là dove il film avrebbe dovuto colpire duro e affondare il coltello nella piaga, arrivano gli stereotipi e le banalità a rovinare tutto. I “mostri”, sebbene artisticamente molto ben ideati, non spaventano mai. La computer grafica è a un livello più adatto a una serie televisiva che non a un prodotto per il cinema. Le scene spaventose si sviluppano in modo sempre prevedibile e inefficace. Niente mai risulta davvero sorprendente.
La sensazione che si ha guardandolo è che i produttori non abbiano avuto il coraggio di portare fino alle estreme conseguenze l’idea di partenza, edulcorando il tutto in modo tale da creare un prodotto educato ma mediocre. Probabilmente tutte le varie riscritture avvenute durante la travagliatissima produzione hanno nuociuto alla pellicola. Peccato, perché rimane un retrogusto di grande potenziale, sprecato da una realizzazione mai abbastanza incisiva.
Nicola De Santis
Trama
- Titolo originale: The New Mutants
- Regia: Josh Boone
- Cast: Anya Taylor-Joy, Maisie Williams, Henry Zaga, Charlie Heaton, Blu Hunt, Alice Braga, Happy Anderson
- Genere: Azione, Colore
- Durata: 98 minuti
- Produzione: USA, 2020
- Distribuzione: 20th Century Fox
- Data di uscita: 2 Settembre 2020
“The New Mutants”, scritto e diretto da Josh Boone, è ispirato ai fumetti Marvel dal nome “Nuovi Mutanti”. L’universo degli X-Men torna al cinema con uno spin-off su alcuni giovani allievi della scuola Xavier. Gli appassionati delle serie Marvel vedranno ricomparire al cinema personaggi come la strega Magik (interpretata da Anya Taylor-Joy) e la licantropa Wolfsbane (interpretata da Maisie Williams).
The New Mutants: l’universo dei giovani X-Men
Dopo il successo di “Colpa delle stelle” (con Shailene Woodley e Ansel Elgort), Josh Boone torna al cinema con un progetto completamente diverso. “The New Mutants”, prodotto dalla 20th Century Fox, si unisce infatti alla serie di film Marvel già di ampio successo, come il recente “Deadpool” (2016).
La pellicola rappresenta il primo capitolo di una trilogia, di cui Boone ha già anticipato qualche caratteristica. Il regista, infatti, ha affermato che intende procedere dal primo al terzo film con un andamento piuttosto preciso: ogni film sarà osservato da una prospettiva differente, prendendo in considerazione gli eventi maggiormente rilevanti dei fumetti.
Anche se parte di un genere già ampiamente diffuso, “The New Mutants” offre una visione innovativa dell’universo Marvel. Il punto di vista che ci viene offerto è proprio quello di giovani ragazzi, allievi della scuola Xavier che aspirano a diventare X-Men. La trama è, dunque, principalmente una storia adolescenziale. A questo il regista affianca una nota di horror, ispirato dallo stile inconfondibile di Stephen King e di John Hughes (come lo stesso Boone ha affermato più volte).
I giovani si trovano rinchiusi contro il proprio volere. Grazie alla loro determinazione e forza di volontà, ma soprattutto grazie alle loro abilità, dovranno salvare loro stessi dai peccati del passato.