Recensione
Non sposate le mie figlie 2 – Recensione: il problema dell’emigrazione nuovamente in una commedia divertente
Dopo il grandissimo successo di “Non sposate le mie figlie” con oltre 150 milioni di euro al botteghino in tutto il mondo, la multietnica famiglia Verneuil torna con il secondo appuntamento. Il regista Philippe Chauveron regala nuove avventure in una divertente commedia francese.
Dopo che Claude e Marie sembrano essersi rassegnati al matrimonio delle loro figlie con persone di origini e culture molto diverse dalla loro, devono affrontare la voglia delle giovani donne di cambiare Paese. La stabilità della famiglia Verneuil viene messa a dura prova e, come ciliegina sulla torna, atterrano nella terra dei “croissant” i suoceri Koffi, direttamente dalla Costa d’Avorio.
Il tema dell’emigrazione e della “diversità” è nuovamente al centro del lungometraggio, sceneggiato dal regista insieme a Guy Laurent. In un periodo molto delicato e critico per la Francia e l’intera Europa, la scelta di affrontare tematiche come le diversità etniche è di certo coraggiosa.
Nella storia narrata, i genitori Claude e Marie non si sentono più al sicuro e rappresentati in un Paese ormai in decadenza e pieno di pregiudizi. Rachid vuole trasferirsi ad Algeri, Chao è determinato nel voler andare in Cina, l’ebreo David vede Israele come unica alternativa e il senegalese Charles è intenzionato a spostarsi in India.
In “Non sposate le mie figlie 2” nulla è detto a caso, nessuna battuta è di troppo o fuori posto. Il plot sembra essere stato studiato nei minimi dettagli. Non ci sono frasi offensive sugli algerini, né sui cinesi. Al contrario, ogni etnia viene rappresentata e resa protagonista. Come ribadisce il regista in un’intervista: “Durante la proiezione del primo film, ci siamo accorti che gli spettatori non aspettavano altro che le battute che li toccavano da vicino”.
Non sposate le mie figlie 2: lo scenario francese
“Non sposate le mie figlie 2” non è ambientato a Parigi, come molti sapranno, ma nella regione di Tour nella Francia centro-occidentale. La bellezza delle campagne, attraversate dal fiume Loira e la magia dei Castelli della Loira sono in netta contrapposizione alla vivacità e alla dirompenza della famiglia Verneuil, come se lo sfondo volesse equilibrare la quasi troppa energia dei personaggi.
Sicuramente il sequel è un buon prodotto per un cinema medio capace di far sorridere, sapendo affrontare temi di attualità con la giusta leggerezza.
Matteo Farinaccia
Trama
- Titolo originale: Qu’est-ce qu’on a encore fait au bon Dieu?
- Regia: Philippe de Chauveron
- Cast: Christian Clavier, Chantal Lauby, Ary Abittan, Medi Sadoun, Frédéric Chau, Noom Diawara, Frédérique Bel, Julia Piaton, Emilie Caen, Elodie Fontan
- Genere: Commedia, colore
- Durata: 99 minuti
- Produzione: Francia, 2019
- Dustribuzione: 01 Distribution
- Data di uscita: 7 marzo 2019
Gli irriverenti protagonisti della commedia francese campione di incassi “Non sposate le mie figlie” tornano alle prese con nuove agrodolci crisi famigliari.
Non sposate le mie figlie 2: Addio alla Francia
I coniugi Claude e Marie Verneuil, dopo aver accettato e imparato ad apprezzare la multiculturalità della loro famiglia, devono confrontarsi con la nuova decisione delle loro figlie di trasferirsi, con i loro bambini, nei paesi d’origine dei loro mariti. David, Rachid, Chao e Charles per diversi motivi si vedono infatti costretti a lasciare la Francia, ma i Verneuil, che non concepiscono la loro vita senza la vicinanza delle loro amate figlie, inizieranno subito a mettere in atto un esilarante piano per non lasciarli andare.
Non sposate le mie figlie 2: l’amore ai tempi del melting pot
Philippe de Chauveron torna a parlare delle divertenti vicissitudini della poliedrica famiglia Verneuil. Dopo il successo della commedia “Non sposate le mie figlie” del 2015, il tema dell’integrazione e dell’interazione fra culture continua a essere centrale nella cinematografia francese. La Francia è infatti uno dei principali approdi per i flussi migratori, che ormai occupano le prime pagine di ogni giornale.
La convivenza tra culture agli antipodi, la scoperta di nuove tradizioni e mentalità sono tematiche che dividono l’opinione pubblica, ma che non possono fare a meno di essere affrontate, e le numerose produzioni cinematografiche dimostrano di sapere trattare questi importanti temi sociali con leggerezza, ma mai con superficialità.
Lontani da ogni qualsivoglia lotta politica, i registi e gli attori francesi raccontano il lato umano e personale di ogni incontro fra culture, sottolineando come alla fine le differenze che ci separino siano più frutto della nostra mente che dalla realtà dei fatti.
Trailer
Non sposate le mie figlie 2: Trailer italiano
Non sposate le mie figlie 2: Trailer originale