Biografia
Regista, sceneggiatore e critico cinematografico francese, Olivier Assayas ha una vena artistica ereditata dal padre, appassionato di cinema e impegnato nel settore; il cineasta francese svilupperà una poetica dal grande acume narrativo, in continua convivenza tra spiriti opposti, storie di vita dove i protagonisti sono spesso al centro di quel contrasto sociale inevitabile ai giorni nostri.
Olivier Assayas, il regista parigino “contro il destino”
(Parigi, 25 gennaio 1955)
Avvicinatosi al mestiere di regista grazie al padre, sin da piccolissimo dimostra uno spiccato interesse per la regia, con cui si esercita strutturando appunto dei cortometraggi.
Inizia nel 1979 con “Copyright”, associando questa passione a quella per la musica rock e l’oriente, in special modo per Hong Kong. I suoi interessi suscitano l’attenzione di alcune riviste specializzate che gli propongono una collaborazione, Rock & Folk e l’importante Cahiers du cinéma con cui collabora dal 1980 al 1985. Il 1986 è l’anno del suo primo film, debutta alla regia con il lungometraggio “Désordre – Disordine”, la storia di un gruppo di ragazzi appassionati di musica che cercano di rubare alcuni strumenti in un negozio, il cui proprietario resta ucciso.
L’accaduto segnerà le vite degli adolescenti, che nonostante tutto, cercheranno di realizzare lo stesso i loro sogni ed emanciparsi. Il film descrive, con una visione utopistica e moralista, la linea di confine che ognuno di noi attraversa quando passa dall’adolescenza all’età adulta. I suoi lavori successivi sono del 1989 “Il bambino d’inverno”, e del 1991 “Contro il destino”. Nel 1996, dopo “L’eau froide” (1994), gira “Irma Vep“, con protagonista l’attrice e modella cinese Maggie Cheung. Galeotto fu il set, Assayas e la bellissima attrice si innamorano ma il loro matrimonio durerà solamente dal 1998 al 2001.
Un regista segnato dal ‘destino’
Successivamente l’artista parigino si dedica ad una grossa produzione, il film romantico “Les destinées” (2000), che richiama un folto gruppo di importanti attori francesi tra cui Isabelle Huppert, Julie Depardieu ed Emmanuelle Béart.
Negli anni seguenti Olivier si divide tra lungometraggi e i cortometraggi, nel 2002 dirige “Demonlover” e nel 2004 “Clean – quando il rock ti scorre nelle vene”, che lo riporta alla sua antica passione per la musica. Tra gli interpreti del film troviamo l’americano Nick Nolte e l’ex moglie del regista Maggie Cheung. Il film viene presentato in concorso al 57° Festival di Cannes, e la Cheung vince il premio per la migliore interpretazione femminile.
Nel 2006 Assayas partecipa alla produzione internazionale “Paris, je t’aime”,dirigendo uno dei diciotto episodi dal titolo “Quartier des Enfants Rouges” dalla durata di cinque minuti. Tutti i piccoli cortometraggi che compongo il lavoro trattano i temi dell’amore e tutte le sue sfaccettature, ambientati ognuno in un diverso quartiere di Parigi.
Nel 2007 dirige Asia Argento in “Boarding Gate“, presentato fuori concorso al 60° Festival di Cannes. Partecipa inoltre al celebrativo “A ciascuno il suo cinema” (2007), dedicato alla manifestazione francese per festeggiarne la sessantesima edizione, “Chacun son cinéma ou Ce petit coup au coeur quand la lumière s’éteint et que le film commence” (“A ciascuno il suo cinema o Quel piccolo tuffo al cuore quando le luci si spengono e il film inizia”), prodotto da Gilles Jacob.
Olivier Assayas, il ‘benvenuto’ del Festival di Cannes
La pellicola è stata dedicata alla memoria di Federico Fellini, comprende trentatre cortometraggi di circa tre minuti l’uno, sulla tematica cinematografica. Assayas dà il suo contributo con l’episodio “Recrudescence”. Del 2008 è “L’Heure d’été”, un racconto corale che gira intorno ad una famiglia francese con protagonisti Juliette Binoche, Charles Berling e Jérémie Rénier. Nel 2010 dirige la miniserie televisiva “Carlos”.
Nel 2012 torna sul Lido per presentare il suo dramma ambientato nella Parigi del 1971, durante le manifestazioni studentesche, “Qualcosa nell’aria“, che gli vale il premio alla Miglior Sceneggiatura alla 69esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, mentre nel 2014 con “Sils Maria” partecipa in concorso alla 67ª edizione del Festival di Cannes.
Nel 2016 Olivier Assayas propone “Personal Shopper“. Interpretata da Kristen Stewart, la pellicola tratta la storia di una ragazza americana, Maureen, che lavora in qualità di consulente per gli acquisti in una boutique d’abbigliamento parigina. La ragazza, alla morte del fratello gemello, scopre di avare un dono: la possibilità di comunicare con le anime dei defunti.
Sonia Serafini
Filmografia
Olivier Assayas Filmografia – Cinema
- Copyright, (Cortometraggio) (1979)
- Rectangle, deux chansons de Jacno, (Cortometraggio) (1980)
- Laissé inachevé à Tokyo, (Cortometraggio) (1982)
- Winston Tong en studio, (Cortometraggio) (1984)
- Désordre – Disordine (1986)
- Il bambino d’inverno (1989)
- Contro il destino (1991)
- Nuova vita (1993)
- L’eau froide (1994)
- Irma Vep (1996)
- HHH un portrait de Hou Hsiao-Hsien (1997)
- Fin août, début septembre (1998)
- Les Destinées sentimentales (2001)
- Demonlover (2002)
- Clean – Quando il rock ti scorre nelle vene (2004)
- Paris, je t’aime, (Episodio Quartier des Enfants Rouges) (2005)
- Chacun son cinéma, (Episodio Recrudescence) (2007)
- Boarding Gate (2007)
- L’Heure d’été (2008)
- Carlos, (Miniserie TV) (2010)
- Qualcosa nell’aria, (2012)
- Sils Maria (Clouds of Sils Maria) (2014)
- Personal Shopper (2016)