Il nuovo progetto dal titolo «Oltrelarte» si propone di esplorare e dare voce all’esperienza creativa delle persone con disabilità. Ideato dal regista e produttore di docufilm Alberto Nacci, l’iniziativa è stata presentata il 30 novembre presso lo Schermo Bianco di via Daste e Spalenga. Attraverso la valorizzazione del linguaggio artistico, il progetto intende dimostrare che l’espressione creativa non ha confini, sia fisici che intellettivi, e che ogni individuo ha il diritto e la capacità di comunicare le proprie emozioni e speranze attraverso l’arte.
Le origini del progetto Oltrelarte
«Oltrelarte» si sviluppa come una naturale evoluzione delle ricerche effettuate da Alberto Nacci dal 2019, durante la realizzazione di vari docufilm. Inizialmente, Nacci ha esaminato l’arte e le storie di otto artisti bergamaschi nel suo lavoro «Voci d’artista». Successivamente, ha ampliato la sua indagine nell’ambito artistico con «Volti della memoria», che ha coinvolto undici artisti provenienti dalla Permanente di Milano. Da lì è emerso «Bergamo Volti d’artista», un progetto che ha riunito ben cento artisti legati alla città, suddivisi equamente tra uomini e donne.
Queste iniziative hanno creato una solida base per il progetto attuale, che si concentra sull’inclusione delle persone con disabilità nel contesto artistico. Per realizzare «Oltrelarte», Nacci ha collaborato con Lianne Schreuder, artista e arteterapeuta, la quale ha introdotto sei dei suoi allievi nel programma. Questi artisti saranno intervistati in studio, e le loro esperienze si trasformeranno in un docufilm che racconta il loro percorso creativo.
Obiettivi e significato del progetto
Fabio Sannino, presidente dell’Associazione Terre di Artisti e sostenitore del progetto, ha dettagliato i molteplici obiettivi di «Oltrelarte». Il primo scopo è quello di esplorare il linguaggio creativo delle persone con disabilità attraverso la verbalizzazione del loro pensiero. Tale esplorazione permetterà non solo di raccogliere testimonianze preziose, ma anche di rompere le barriere culturali e sociali legate all’arte e alla disabilità.
Il progetto ambisce a dimostrare che l’espressione creativa non conosce limiti, sottolineando l’importanza dell’arte come mezzo per comunicare, per costruire relazioni e per esprimere una visione unica e originale del mondo. In questo contesto, Nacci si propone di offrire una piattaforma attraverso la quale il pubblico potrà conoscere e apprezzare una produzione artistica autentica, capace di superare stereotipi e pregiudizi. Il racconto delle esperienze di vita e delle emozioni di questi artisti rappresenterà una testimonianza potente e significativa dell’impatto dell’arte nel favorire inclusione e connessione.
Un messaggio di inclusione e valorizzazione
«Oltrelarte» rappresenta un’importante opportunità per riflettere sul ruolo dell’arte nella società contemporanea, specialmente per quanto riguarda le persone con disabilità. Questo progetto non solo mira a promuovere l’espressione individuale, ma intende anche sensibilizzare un pubblico più ampio sull’importanza dell’inclusione e della diversità nel mondo artistico. L’arte, attraverso le sue molteplici forme, si configura come un linguaggio universale capace di avvicinare le persone, di costruire ponti e di creare una comunità più coesa.
Il lavoro di Nacci e del suo team offre una nuova prospettiva sull’arte come strumento di cambiamento e di consapevolezza sociale. La realizzazione di questo docufilm sarà un momento cruciale per evidenziare come i progetti artistici inclusivi possano contribuire a modificare le narrazioni esistenti e a promuovere una cultura più aperta e accogliente. L’arte non deve essere vista come un’esclusiva riservata a pochi, ma come un diritto di tutti, capaci di creare un dialogo significativo in uno spazio condiviso.