Biografia
Cresciuto in una famiglia molto rigida, dalla stretta osservanza religiosa dall’orientamento calvinista, Paul Schrader è considerato il regista-moralista del cinema americano. Con un approccio molto intellettuale e filosofico, i suoi film sono principalmente incentrati sul tema della colpa e della solitudine, sensazioni che lo stesso regista racconta di aver vissuto in prima persona, periodi di depressione dovuti all’alcolismo, che hanno influenzato fortemente la sua scrittura e il suo approccio cinematografico alla regia.
Paul Schrader, ‘il motore creativo’ della nuova Hollywood
(Gran Rapids, 22 luglio 1946)
Paul Schrader è uno dei più grandi creativi che la settima arte possa vantare. Nato come sceneggiatore, è stato anche regista di molte delle sue pellicole. Il suo animo tormentato ha dato vita ad alcuni dei “loser” più famosi di sempre come i protagonisti di “American Gigolò”, “Toro scatenato” e “Taxi Driver”.
Nasce il 22 luglio 1946 a Grand Rapids, nel Michigan, da una famiglia calvinista. Vede a 18 anni il suo primo film dopo esser andato via di casa e capisce che quella è la sua strada. Dopo aver studiato cinema in California, inizia a lavorare come critico cinematografico per importanti testate del settore.
La sofferenza dietro la sceneggiatura di ”Taxi Driver” colpisce Scorsese
Nel 1974, firma lo script del film di Sidney Pollack “Yakuza”. Il film è un flop ma il suo talento viene subito in luce. E così, solo due anni dopo, arriva la sceneggiatura di “Taxi Driver” (1976), uno dei capolavori di Martin Scorsese in cui Robert De Niro interpreta uno dei ruoli più cult del cinema: Travis Bikle. Nel personaggio tormentato dell’ex marine, ora tassista, c’è tutta la sofferenza di Schrader, reduce a quei tempi da un periodo segnato dall’alcolismo.
Per Scorsese firmerà anche “Toro scatenato” (1980) e, più tardi, “L’ultima tentazione di Cristo” (1988) e “Al di là della vita” (1999).
Lavora anche per altri maestri, come Brian De Palma in “Obsession” nel 1976, continuando a creare personaggi ‘loser’, uomini alla deriva segnati dalla solitudine in un mondo dominato dal potere della corruzione.
Il debutto di Schrader alla regia con ”Tuta blu”, poi il successo di ”American Gigolò”
Il suo debutto alla regia è nel 1978 con “Tuta blu”, che vede nel cast un giovanissimo Harvey Keitel. Nel 1979 arriva “Hardcore”, da lui scritto e diretto, pellicola durissima sul mondo del porno in cui un padre disperato è alla ricerca della figlia coinvolta in “film snuff”.
Nel 1980 Paul incorona Richard Gere come sexy symbol di Hollywood, regalandogli il personaggio di Julian, gigolò di lusso a Los Angeles, coinvolto in un caso di omicidio. “American Gigolò” è un successo indiscusso e un ritratto a luci fosche degli scintillanti anni ’80.
La bellezza conturbante di Nastassja Kinski è invece al centro del suo remake de “Il bacio della pantera” del 1982.
Il film seguente, nel 1985, è un omaggio a Yukio Mishima, diviso in quattro parti. Segue nel 1987 il poco riuscito “La luce del giorno”, road movie con la star anni ’80 Michael J. Fox. Non va benissimo neanche il successivo “Patty – La vera storia di Patty Hearst” del 1988, girato a bassissimo budget.
Il sentimento di rivalsa sociale dei personaggi di Schrader
In “Cortesie degli ospiti” del 1990, per una volta, Paul Schrader lascia l’onore della sceneggiatura al drammaturgo Harold Pinter. Il cast stellare comprende star del calibro di Helen Mirren, Rupert Everett e Natasha Richardson e il film, presentato Fuori Concorso a Cannes, viene accolto benissimo dalla critica.
I temi dello script di “Taxi Driver” ritornano tutti nel film del 1992 “Lo spacciatore”. Il personaggio di Willem Dafoe (che da allora sarà una presenza costante nelle pellicole di Schrader) ricorda molto quello di De Niro. In una New York tutta notturna, un uomo in caduta libera cerca di ritrovare la sua rivalsa, anche grazie all’amore ritrovato da un lontanissimo passato.
Nel 1988 si basa sull’omonimo romanzo di Russell Banks per scrivere e dirigere “Affliction”, pellicola che varrà a Nick Nolte la nomination agli Oscar come Miglior Attore Protagonista e a James Coburn l’ambita statuetta come Miglior Attore Non Protagonista.
La potenza visiva e psicologica delle pellicole del regista, che colpiscono lo spettatore
Nel 2004, Paul si dedica per la prima volta nella sua carriera al genere horror per il prequel del cult movie di William Friedkin “L’esorcista”. Ma la lavorazione di “Dominion: Prequel to the Exorxcist” è veramente difficile. Il progetto passa di mano da Paul a Renny Harlin e la versione del nostro arriverà nelle sale solo nei festival e in seguito in DVD.
È potentissimo sia a livello visivo che psicologico “Adam Resurrected”, del 2008, senz’altro uno dei lavori più belli di Paul. La caduta negli inferi a livello individuale del clown tedesco Adam Stein/alias Willem Dafoe, sopravvissuto al nazismo, s’incrocia con le drammatiche vicende dell’Olocausto. Girato in bianco e nero alternato al colore è intriso di un profondo cattolicesimo e omaggia apertamente “Il ragazzo selvaggio” di Truffault.
Per cinque lunghi anni, dopo questo film, il regista si tira fuori dallo showbiz. Molto critico sul cinema contemporaneo americano, torna nel 2013 a presentare a Venezia Fuori Concorso “The Canyons” che vede nel cast, accanto a Lindsay Lohan, il pornodivo James Deen. Brett Easton Ellis, ex enfant prodige della letteratura americana contemporanea, è l’autore della sceneggiatura, ma anche produttore insieme alla Lohan e al regista.
Nel 2014 propon un thriller drammatico spionistico con protagonisti Nicolas Cage e Anton Yelchin, “Il nemico invisibile”. Del 2016 è invece l’action poliziesco “Dog Eat Dog“, sempre con Nicolas Cage, affiancato da Willem Dafoe e Reynaldo Gallegos.
Ivana Faranda
Filmografia
Paul Schrader Filmografia – Regista
- Tuta blu (1978)
- Hardcore (1978)
- American Gigolò (1980)
- Il bacio della pantera (1982)
- Mishima: una vita in quattro capitoli (1985)
- La luce del giorno (1987)
- Patty – La vera storia di Patty Hearst (1988)
- Cortesie per gli ospiti (1990)
- Lo spacciatore (1992)
- Witch Hunt – Caccia alle streghe (1994)
- Touch (1997)
- Affliction (1997)
- Le due verità (1999)
- Auto Focus (2002)
- Dominion: Prequel to the Exorcist (2005)
- The Walker (2007)
- Adam Resurrected (2008)
- The Canyons (2013)
- Il nemico invisibile (2014)
- Dog Eat Dog (2016)
Paul Schrader Filmografia – Sceneggiatore
- Yakuza, regia di Sidney Pollack (1974)
- Taxi Driver, regia di Martin Scorsese (1976)
- Obsession – Complesso di colpa, regia di Brian De Palma (1976)
- Rolling Thunder, regia di John Flynn (1977)
- Tuta blu (1978)
- Hardcore (1979)
- Il compagno di scuola, regia di Joan Tewkesbury (1979)
- American Gigolò (1980)
- Toro scatenato, regia di Martin Scorsese (1980)
- Il bacio della pantera (1982)
- Mishima: una vita in quattro capitoli (1985)
- Mosquito Coast, regia di Peter Weir (1986)
- La luce del giorno (1987)
- L’ultima tentazione di Cristo, regia di Martin Scorsese (1987)
- Lo spacciatore (1992)
- City Hall, regia di Harold Becker (1996)
- Touch (1997)
- Affliction (1997)
- Forever Mine (1999)
- Al di là della vita, regia di Martin Scorsese (1999)
- The Walker (2007)
- Il nemico invisibile (2014)
- Dog Eat Dog (2016)