Biografia
Il cinema non è fatto solo di star e registi. Dietro a una grande industria si celano personalità che, con passione e talento, contribuiscono al successo e alla memoria dei film. Pipolo rientra di diritto in questa categoria, considerato uno dei più importanti sceneggiatori che il cinema italiano abbia mai conosciuto.
Pipolo: storia di un cassiera che voleva diventare scrittore
(Viterbo, 24 giugno 1933 – Roma, 20 agosto 2006)
Pipolo è il nome d’arte di Giuseppe Moccia, nato a Viterbo il 24 giugno del 1933. Le esigenze economiche lo portano a lavorare come cassiere presso una banca ma non trascura la sua più grande passione: i fumetti. Comincia perciò ad inviare i suoi lavori alla rivista “Marc’Aurelio”, dove conoscerà alcuni grandi nomi del cinema italiano, tra cui Ettore Scola e Federico Fellini.
Un’esperienza che lo porta a stringere un’amicizia profonda con Francesco Castellano, la cui collaborazione perdurerà fino alla morte di quest’ultimo. Negli anni ’50 i due artisti lavorano insieme per la radio, fondando il programma “Operazione Rock and Roll” che finisce bruscamente a causa delle critiche ricevute.
Senza scoraggiarsi, i due continuano la collaborazione firmando programmi di successo per la televisione come “Canzonissima”( 1966-1971), per ben tre edizioni, “Studio uno” (1961-1966), “Scala reale” (1966) con Peppino De Filippo e “Partitissima”, andato in onda nel 1967. Programmi entrati nella storia della televisione italiana e che hanno contribuito al successo della Rai.
Pipolo: quel sodalizio con Celentano…
La televisione però comincia a stare stretta a Pipolo che decide di esordire come sceneggiatore cinematografico, sempre con Castellano, nel 1958 con “Marinai, donne e guai” di Giorgio Simonelli. Inizia l’ascesa nel mondo del cinema, vestendo anche i panni di registi in film come “I marziani hanno 12 mani” (1963) e “Zio Adolfo in arte Führer” (1978).
Nonostante tali opere non abbiano riscosso molto successo, lunga è lista delle personalità che vorrebbero lavorare con Pipolo e Castellano, primo fra tutti Celentano. Con quest’ultimo nasce un sodalizio che dura per tutti gli anni ’80, dando vita a commedie memorabili da loro dirette: “Mani di velluto” (1979), “Il bisbetico domato” (1980), “Innamorato pazzo” (1981), indimenticabile Celentano nei panni del conducente Cecchini accanto a Ornella Muti, “Segni particolari: bellissimo” e “Il burbero” (1986) ispirato a Goldoni.
Pipolo: la morte del caro amico Castellano
L’accoppiata Pipolo-Castellano è sinonimo di successo e la loro capacità di far ridere il popolo italiano sui suoi vizi attira numerosi comici italiani come Banfi, De Sica, Villaggio e Boldi, che saranno da loro diretti.
Nel 1999 la morte di Castellano è un duro colpo per Pipolo che lo porta a mettere la parola fine alla sua carriera. Questo gli permette di dedicarsi alla famiglia e al matrimonio con Luciana dalla cui unione sono nati tre figli, tra questi Federico Moccia, divenuto anch’egli scrittore.
Pipolo muore a Roma nell’agosto del 2006 in seguito a un’emorragia cerebrale.
Silvia D’Ambrosio
Filmografia
Pipolo Filmografia – Cinema
- I marziani hanno dodici mani (1964)
- Zio Adolfo in arte Führer (1979)
- Sabato, domenica e venerdì (Episodio “Venerdì”) (1979)
- Mani di velluto (1979)
- Il bisbetico domato (1980)
- Mia moglie è una strega (1981)
- Asso (1981)
- Innamorato pazzo (1981)
- Grand Hotel Excelsior (1982)
- Attila flagello di Dio (1982)
- Segni particolari: bellissimo (1983)
- Il ragazzo di campagna (1984)
- College (1984)
- È arrivato mio fratello (1985)
- Grandi magazzini (1986)
- Il burbero (1986)
- Mia moglie è una bestia (1988)
- Occhio alla perestrojka (1990)
- Saint Tropez – Saint Tropez (1992)
- Ci hai rotto papà (1993)
- Panarea (1996)