Si è tenuta oggi, presso il Cinema Adriano di Roma, la conferenza stampa di presentazione del film “Poli Opposti”. Presenti in sala, oltre ai due protagonisti Luca Argentero e Sara Felberbaum, quasi tutti gli interpreti principali, il regista Max Croci e uno dei due Produttori, Marco Poccioni.
Il regista Max Croci ha dichiarato che realizzare questo film ha fatto di lui un “bambino felice”
Nel suo primo lungometraggio il regista ha voluto rendere omaggio a un genere che ha dichiaratamente amato da sempre, la commedia sentimentale hollywoodiana degli anni ’50 e ’60. In “Poli opposti” ritroviamo infatti tutti i temi classici delle commedie americane del passato, la lotta tra i sessi, i battibecchi amorosi e numerose sono le citazioni disseminate nel film, riportate però ai giorni nostri.
Nel suo film d’esordio Max Croci ha voluto nella sua squadra alcune persone con cui si era creato un affiatamento particolare nel passato, lavorando per pubblicità e cortometraggi, quali la costumista, Alessandra Robbiati, e l’autore della colonna sonora, Alessandro Faro.
Eleganza stilistica e romanticismo sono il filo conduttore del film, che caratterizzano non solo i costumi ma anche le relazioni interpersonali
Il protagonista, Luca Argentero ha dichiarato di essersi trovato molto a suo agio nell’interpetare il suo personaggio, dato che i modi garbati di quest’ultimo gli sono congeniali e il romanticismo è qualcosa che deriva dall’educazione ricevuta e che tende a replicare nella quotidianità, anche se nel nostro tempo si è un po’ perso.
Dichiara di non sentirsi un sex symbol, ma il fatto di avere un ‘fisique du role’ gli fa immensamente piacere, perché fare l’eroe della commedia romantica offre l’opportunità di lavorare su un set piacevole, che trasmette energia positiva.
In tutto il film c’è una grande ricerca di eleganza stilistica, e la protagonista, Sara Felberbaum, ha dichiarato che la cura nel look e il gusto raffinato e particolare dei costumi sono stati di grande aiuto per interpretare un personaggio un po’ lontano dal suo modo di essere, soprannominata “la iena” per tutto il film, a cui si chiedeva di essere sempre più cinica, arrogante e algida. Il look caratterizza così bene i personaggi al punto d’aver facilitato l’immedesimazione da parte degli attori.
Sara Felberbhaum e Luca Argentero, i “Poli Opposti” di Max Croci
Interviene anche il più giovane dei protagonisti, il bambino Riccardo Russo, con una riflessione sul suo personaggio e sul bullismo di cui è vittima. Riccardo dichiara che il bullo è una persona ferita che si difende con l’armatura dell’aggressività.
Questo meccanismo di compensazione, che consente di difendere un io fragile e ferito sotto una maschera aggressiva, si ritrova in altri personaggi del film: nella stessa protagonista e in altri ruoli femminili.
Ha preso poi la parola Argentero, il quale, rispondendo alla domanda se sarebbe disposto a imbruttirsi per recitare ruoli diversi, ha dichiarato che un attore non sceglie, ma viene scelto ed è quindi facile che si cada in certi stereotipi o si rimanga legati a una certa immagine, perché la tendenza è quella di cercare attori che somiglino già ai personaggi, invece di provare a cambiarli.
A questo proposito è intervenuto anche il Produttore Marco Poccioni, e la conferenza si è conclusa con una riflessione sull’industria cinematografica italiana, più povera rispetto ad altre, in cui spesso si preferisce non rischiare, scegliendo attori già testati nei ruoli, e questo non è un bene per il cinema, perché riduce il ventaglio delle possibilità di espressione offerte agli interpreti, che rimangono così ancorati a certi personaggi.
Isabella Gasparutti
05/10/15