Ritorno al futuro è un film del 1985 diretto da Robert Zemeckis e interpretato da Michael J. Fox e Christopher Lloyd. La pellicola è considerata un’icona del cinema degli anni ottanta e ha riscosso un enorme successo a livello internazionale, inoltre ha ricevuto il premio Oscar al miglior montaggio sonoro. Il film è stato un ottimo successo al botteghino, incassando 383 milioni di dollari in tutto il mondo. Nel 2007 Ritorno al futuro è stato scelto per essere conservato nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.
Ritorno al futuro, la trama
Doc invita Marty a raggiungerlo al parcheggio di un grande centro commerciale per aiutarlo a filmare un esperimento. Una volta giunto lì, Marty scopre che l’esperimento è in realtà una macchina del tempo, costruita all’interno di una DeLorean modificata. Lo scienziato rivela che la macchina è alimentata a plutonio e confessa di aver rubato il prezioso elemento ai terroristi libici.
Nel tentativo di spiegare a Marty il funzionamento della macchina, Doc seleziona il 5 Novembre 1955 come data di viaggio. Proprio in quel momento, sopraggiungono inaspettatamente i terroristi, i quali sparano allo scienziato. Marty si rifugia dentro la DeLorean e inavvertitamente ne attiva i comandi, e così viaggia indietro nel tempo, fino al 1955. Qui il ragazzo scopre di non avere plutonio a sufficienza per tornare indietro. Così si mette alla ricerca del giovane Doc, l’unico che possa aiutarlo.
La famosa scena del film
Uno dei pugni più famosi della storia del cinema. Biff, desideroso di vendetta verso Marty e George per i recenti episodi, sopraggiunge con i suoi amici e tenta di costringere Lorraine ad avere un rapporto con lui, mentre i suoi amici chiudono Marty nel bagagliaio di un’auto. Quando George sopraggiunge, deciso a recitare la parte che aveva concordato con Marty, si trova invece davanti Biff, che vorrebbe quindi pestarlo: grazie ai consigli di Marty, tuttavia, George trova il coraggio di reagire e con un pugno mette al tappeto Biff, riscattandosi definitivamente. Qui di seguito la famosa scena del film.