Settembre e ottobre 2024 hanno offerto un panorama interessante per il settore televisivo italiano, con Rai1 riconfermata come la rete più vista del periodo. I dati pubblicati rivelano una stretta competizione tra Rai1 e Canale 5, mostrando variazioni significative negli ascolti e nei vari segmenti orari. Di seguito, un’analisi dettagliata dei numeri e delle tendenze emersi negli ultimi due mesi.
Rai1: la rete leader con una performance eccellente
Nel periodo di riferimento, Rai1 ha registrato una media di ascolto del 17,98% di share, con 1.504.462 telespettatori. Questi risultati si consolidano rispetto ai mesi precedenti, con un incremento dello 0,22% di share rispetto ai due mesi di garanzia del 2023. Questo successo è attribuibile alle forti performance di programmi storici come “Affari Tuoi,” che hanno contribuito a mantenere alta l’attenzione del pubblico. L’aumento negli ascolti del mattino e del primo pomeriggio dimostra l’efficacia della programmazione proposta dalla rete. Tuttavia, si segnala una flessione nel preserale e nella famosa fascia del Tg1 delle 20:00, con un calo rispettivamente del 3,7% e dell’1,7%. Questo suggerisce che, nonostante la predominanza generale, ci sono aree in cui Rai1 deve confrontarsi con il sicuro avanzamento dei competitor.
Canale 5: un avversario agguerrito
Canale 5 si presenta come il principale rivale di Rai1, chiudendo il periodo con una media del 17,77% di share e 1.486.970 telespettatori. Anche la rete Mediaset ha mostrato segnali di crescita, guadagnando lo 0,29% di share rispetto ai dati registrati a settembre-ottobre 2023. La programmazione del mattino e del preserale ha giocato un ruolo cruciale in questo incremento, con il quiz “La Ruota della Fortuna” che ha attirato un pubblico considerevole. Nonostante le performance positive, Canale 5 ha visto delle flessioni rispetto ad altre fasce orarie, in particolare una diminuzione dell’1,6% nella fascia 12-14 e del 2,7% nella fascia 14-18:45. Questo porta a un’interessante considerazione sulla capacità della rete di attrarre e mantenere l’attenzione del pubblico durante l’intero palinsesto.
Le altre reti: un quadro variegato
Rai3 si è posizionata come la terza rete più vista, registrando un 6,52% di share, seguita da Italia1 con il 4,89%. Nel frattempo, Rete 4 ha chiuso a 4,72%, La7 a 4,51% e Rai2 a 4,33%. Le reti specializzate della Rai hanno visto una flessione allo 0,77%, ottenendo un 5,68% di share, mentre le reti Mediaset specializzate sono scese dell’0,88%, totalizzando il 10,86% di share. La7 ha visto la performance più significativa, con un aumento dell’0,87% di share, dimostrando una crescente attrattiva per il pubblico. Nonostante questo, Rai2 è stata l’unica rete a registrare un calo, segnalando una necessità di rinnovamento nella sua proposta.
Differenze nelle fasce orarie: Rai e Mediaset a confronto
Analizzando le diverse fasce orarie, emerge un quadro complesso che mostra come ciascuna rete si comporti in segmenti specifici. Rai1, per esempio, ha ottenuto una crescita nel prime time, raggiungendo un 20,9% di share, ma ha riscontrato cali nel preserale e nel Tg1. Canale 5 ha mostrato una prestazione solida con un incremento dell’0,3% di share al mattino e un notevole 3% nel preserale. D’altra parte, le altre reti come Italia1 e Rete 4 hanno visto un incremento, seppur leggero, in determinati orari, mentre altre, come Tv8 e Nove, hanno realizzato movimenti modesti. Questo scenario pone in evidenza le dinamiche competitive e le sfide che le reti affrontano nel tentativo di ottimizzare le own azioni durante il giorno e notte. Concludendo il periodo di osservazione, il settore televisivo in Italia si configura come un campo di battaglia in continua evoluzione, in cui gli ascolti delle diverse reti sono in costante fluttuazione.