Dal 5 marzo 2025 Netflix ha presentato la propria rivisitazione del capolavoro letterario di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Il Gattopardo, affrontando la sfida di confrontarsi con il celebre film del 1963 di Luchino Visconti, vincitore della Palma d’Oro a Cannes. In questo contesto, RaiPlay si presenta come paladino dell’originale, evidenziando la disponibilità della versione classica sulla sua piattaforma e alimentando un acceso confronto tra tradizione e innovazione.
Rivalità Tra RaiPlay e Netflix
Un post sui social ha visto RaiPlay ribadire con fermezza la superiorità del film di Visconti. Il messaggio, contenente la celebre frase “Se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi” e l’affermazione “Il Gattopardo rimane sempre lo stesso: Visconti, Lancaster, Delon, Cardinale”, sottolinea come il vero capolavoro si trovi esclusivamente su RaiPlay. La scelta di puntare sul cinema classico si pone in netto contrasto con l’interpretazione moderna proposta da Netflix.
Interpretazioni Moderne e Reazioni del Pubblico
La miniserie di Netflix si caratterizza per una rilettura contemporanea del romanzo, che mette in evidenza le relazioni tra i personaggi e si rivolge a un pubblico più giovane. Sebbene le visualizzazioni abbiano registrato un buon riscontro, la critica si è mostrata più fredda, salvata in parte dalla fotografia di Nicolaj Brüel e dalle scenografie suggestive. Il dibattito resta aperto: mentre RaiPlay insiste sulla storicità e sull’inalterabilità del capolavoro, Netflix scommette su un approccio innovativo che, nonostante le critiche, offre nuovi spunti di riflessione nel panorama dello streaming.
