“A casa tutti bene” arriva su Sky Atlantic con la seconda stagione. Tra new entry nel cast e personaggi che tornano nei loro ruoli, in questo nuovo capitolo tutto sta cambiando: equilibri che si spezzano, coppie che si lasciano e altri personaggi che si avvicinano tra loro, mentre nuovi segreti causano panico e tensione.
Indice
A casa tutti bene – Tutte le informazioni
Trama
L’incidente e il destino di Ginevra aprono il secondo capitolo di “A casa tutti bene”, mentre la famiglia Ristuccia fa i conti con un segreto che scatena ire e delusioni nei confronti di Alba, vista come unica responsabile di un crimine che coinvolge tutti anche a distanza di molti anni. Un ellissi temporale ci porta a una situazione completamente nuova, con divorzi imminenti, personaggi che ritornano, nuovi scontri e nuovi amori. Anche la situazione lavorativa del ristorante è cambiata e c’è bisogno di un rinnovo completo. Alcuni dei nemici più marginali della prima stagione diventano così i principali antagonisti: i criminali che minacciavano Riccardo tornano pronti a una vendetta che coinvolgerà inaspettatamente più personaggi e che metterà i protagonisti di fronte a una scelta, dovendo affrontare la verità una volta per tutte. Mentre si ristabiliscono priorità e gli affetti superano gli affari, forse l’aspettativa di una vita diversa, con le persone giuste accanto, sembra l’unica cosa che conta.
Crediti
- Regia: Gabriele Muccino
- Cast: Laura Morante, Francesco Scianna, Silvia D’Amico, Simone Liberati, Alessio Moneta, Paola Sotgiu, Milena Mancini, Valerio Aprea, Emma Marrone, Antonio Folletto, Laura Adriani, Euridice Axen, Sveva Mariani, Federico Ielapi, Eugenia Costantini, Camilla Semino Favro, Tom Leeb, Maria Chiara Centorami, Mariana Falace, Marco Rossetti
- Genere: family drama
- Stagioni: 2
- Episodi: 8
- Durata: 60 min
- Produzione: Italia, 2022
- Distribuzione: Sky Atlantic
Recensione
Equilibri spezzati per sempre
La seconda stagione di “A casa tutti bene” riprende da dove si era concluso il primo capitolo, e cioè da quel terribile incidente che aveva coinvolto il personaggio di Ginevra, unica a sapere cosa nascondevano Alba e Maria, a parte i membri della famiglia e quindi i 3 figli di Alba, e il figlio di Maria. Un segreto che porta a una frattura che non investe solo la famiglia Ristuccia, ma anche i loro rapporti con gli altri. Questo nuovo capitolo calca la mano sulle scene che più si avvicinano ai tipici prodotti alla Muccino, tra liti furiose, divorzi improvvisi e amori improbabili.
Sono proprio le sequenze più concitate e, si può dire, esagitate, a funzionare maggiormente. Per quanto la serie contenga in sé una matrice thriller che si rivela poi il motore della storia, “A casa tutti bene” è fondamentalmente uno show sui rapporti interpersonali, principalmente amorosi, insieme al collegato tema del matrimonio, della separazione e della famiglia. Gli scontri in questo secondo capitolo infatti non mancheranno, rendendo la trama un crescendo di tensione, senza però comunque lasciare mai da parte il tono più leggero della serie.
“A casa tutti bene”: un family drama velato di crime
Non è chiaro se questa seconda stagione volesse maggiormente puntare sul dramma, lasciando da parte il genere della commedia, perché ciò che viene da pensare puntata dopo puntata è che “alla famiglia Ristuccia capita davvero di tutto” e ognuno dei mali che loro sembrano quasi attirare con estrema forza, ha sempre conseguenze ancora più devastanti di quanto potesse sembrare all’inizio. Come l’ultimo episodio della prima stagione aveva lasciato perplessi sulle modalità che portavano alla rivelazione di quel segreto tanto inconfessabile, anche il percorso e i passaggi che portano a un secondo evento principale e tragico della seconda stagione, sfiorano l’inverosimile. Una sospensione dell’incredulità resa accettabile dalla cornice della serie.
Non si può dire che “A casa tutti bene” non funzioni: l’interpretazione è impeccabile e regia e fotografia ritraggono alla perfezione l’animo e il tono italiano, quello di Roma e dei dintorni: tra un accento, più marcato della periferia romano e quello più raffinato dei Ristuccia, di stampo alto borghese. La stessa colonna sonora ben accompagna ogni momento della storia, per non parlare dell’intro, diventato identificativo di uno show corale dove relazioni, intrighi e segreti condizionano le vite di ogni personaggio. Anche alcune scene, che riguardano appunto i rapporti interpersonali, sono coinvolgenti e ben realizzate. Nulla da dire neanche sulla successione degli eventi che ben appassiona lo spettatore.
La seconda stagione di “A casa tutti bene” potrebbe essere l’ultima
L’empatia in “A casa tutti bene” non manca, considerando che ci si chieda sempre di più quanto ancora personaggi principali e secondari siano disposti a sopportare prima di crollare sotto i colpi di un destino e di una casualità che non accenna a fare sconti. La serie diretta da Gabriele Muccino si conferma un ottimo prodotto italiano, con un grande cast e una trama sempre avvincente, per quanto a volte possa apparire forzata. Non è ancora chiaro se ci sarà o no un terzo capitolo, che potrebbe concentrarsi su alcuni scenari lasciati aperti, ma che sono anche definibili una possibile conclusione. Alcune scene finali appaiono proprio come una chiusura, come un saluto, un addio a questa famiglia che è forse vittima di una storia che si ripete.