“Babbo Natale amore mio” è una simpatica commedia romantica messicana a tema natalizio diretta da José Sierra che racconta una originale storia d’amore fra una mamma single e… Babbo Natale! Dall’8 dicembre su Prime Video.
Indice
Babbo Natale amore mio – tutte le informazioni
Trama
Lucía è una mamma single talmente devota a sua figlia Leo, ossessionata dal Natale, che si è del tutto chiusa all’idea dell’amore. Quando accetta di andare a un appuntamento al buio con l’attraente chef Sergio, però, l’attrazione è innegabile. Decisi a ottenere l’approvazione dell’adorabile e schietta Leo, la coppia decide di convincerla che Sergio è in realtà il suo idolo, ovvero Babbo Natale.
Crediti
- Tit. orig.: Santa mi amor
- Tit. internazionale: Dating Santa
- Regia: José Sierra
- Sceneggiatura: Fernanda EguiarteLucero Sánchez Novaro
- Cast: Ana Serradilla, David Chocarro, Olivia Duflos, Adriana Llabres, Jerónimo Best, Boris Duflos, Evangelina Martínez, Guadalupe Martínez, Celia Marcué, Erick de la Luz, Sadaly Francesca, Natalia Mercado, André Nicolás Martínez, Carlos Ferrer, Luisa Baldo, Amor Flores, Gloria Elena, Jose Sierra, José Antonio Casillas
- Produzione: Messico, 2023
- Produttori: Erica Sánchez Su, Alejandro Lozano, Billy Rovzar, Fernando Rovzar
- Distribuzione: Prime Video
- Data di uscita: venerdi 8 dicembre 2023
Recensione
Il romanticismo natalizio non è cosa sorpassata nemmeno nel 2023. Basta scorrere i titoli presenti sulle piattaforme o in sala e leggervi sotto rapidamente le sinossi per rendersi conto del bailamme zuccheroso circolante in questo periodo. Con “Babbo Natale amore mio” ci troviamo invece – dobbiamo dire – in presenza di una pellicola ben gestita che racconta una storia non scontata, dimostrando come la levità soporifera dei film natalizi non sia una costante poi così globale.
Lucía, mamma single con una vita sentimentale inesistente, con riluttanza partecipa a un appuntamento al buio. Lì incontrerà il suo amore, un amore molto peculiare. La storia è semplice ed allestita con tatto, senza eccessive sdolcinature né manierismi di genere. Per giunta, oltre a dei begli attori primari completamente appassionati, una sceneggiatura schietta, agile e dai valori non esasperatamente conservatori fa sì che non ci si possa sentire soverchiati dalla consueta retorica buonista, quasi inevitabile quando si ha a che fare con pellicole di questa tipologia.
“Babbo Natale amore mio” è destinato a rappresentare dunque tutt’altro che un fiasco festivo, ma semmai un filmetto gustoso che potrebbe essere in grado di scaldare il cuore anche del Grinch.
Giudizio conclusivo
“Babbo Natale amore mio” è un film semplice ma ben realizzato, che sa intrecciare perfettamente l’amore, la famiglia e la magia del Natale in un arazzo gradevole e commovente.
Note
[Ana Serradilla] Abbiamo messo tutte le nostre energie per far emergere il bambino che è in noi e rendere le riprese un gioco. Anche se ci sono state delle avversità, come in tutte le riprese, (la presenza di Olivia) ci ha fatto arrivare ogni giorno con energia e uno slancio di gioco molto bello. È stato qualcosa di molto bello
[David Chocarro] Mi sembra che questo film sia pieno di questi (messaggi) oltre a intrattenere, cercare questo obiettivo, che le persone finiscono con una sensazione migliore di quella iniziale del film. Penso che ci siano molti argomenti di apprendimento e di riflessione e sicuramente nel modo in cui Sergio si comporta in questa situazione. Questa storia, sicuramente, è una di quelle opportunità che bisogna avere il coraggio di cogliere nella vita. Non lasciare che la paura ti fermi, non ti paralizzi. Nel caso di questi due personaggi che provengono da mondi diversi e che difficilmente credono nell’amore, attraverso lo spirito natalizio e il Natale, e il personaggio di Oli (Leo), finisce per realizzarsi questa famiglia, questa storia d’amore che non è un una storia di coppia, è una storia d’amore familiare
[José Sierra] Il Natale è un linguaggio universale. Tutti si collegano al Natale. Dato che esiste, è un momento in cui tutti si collegano dalla parte familiare, alla parte sociale, alla parte visiva… La storia del mondo è stata costruita attraverso l’immaginario collettivo del Natale. Penso che ci sia un mezzo molto semplice, come punto di partenza, per entrare in contatto con il pubblico e questo è il Natale. Il Natale sarà sempre un buon veicolo per raccontare qualsiasi storia. Mi sono sempre circondato di un universo, non voglio dire infantile, ma con un’estetica tutta mia che mi porta a relazionarmi maggiormente con l’infanzia; Come se avessi molti ricordi della mia infanzia che catturo sempre nelle immagini. La sfida di questo film è trasmettere quel punto di vista, cioè che il suo punto di vista sia il più onesto e puro dai tempi di una bambina di sei anni