“Cyberbunker: Nelle profondità del dark web” è un documentario tedesco che attraverso la storia vera di un gruppo di hacker racconta in maniera sobria e intrigante i pericoli che si nascondono dietro alla rete.
Indice
- Cyberbunker: Nelle profondità del dark web – tutte le informazioni
- Trama
- Crediti
- Giudizio conclusivo
- Trailer
Cyberbunker: Nelle profondità del dark web – tutte le informazioni
Trama
Questo documentario svela come un gruppo di hacker abbia alimentato i lati più oscuri di Internet da un bunker della Guerra fredda in una tranquilla cittadina turistica tedesca. Il documentario non mostra solo materiali d’archivio e interviste ad esperti, ma permette anche al principale imputato di dire la sua: Herman Johan Xennt, l’eccentrico leader del gruppo Darknet, lo commenta per la prima volta.
Crediti
- Tit. orig.: Cyberbunker: The Criminal Underworld
- Regia: Kilian Lieb, Max Rainer
- Sceneggiatura: Kilian LiebMax Rainer
- Musiche: Ziggy Has Ardeur, Konstantin Gropper
- Fotografia: Borris Kehl, Joseph Strauch
- Prodotto da: Stephan Arapovic, Vanessa Hömig, Philipp Kässbohrer, Teresa Messerschmidt, Yannick Moll, Matthias Murmann, Hannah Pasikowski
- Genere: Documentario
- Durata: 101 minuti
- Produzione: Germania, 2023
- Casa di produzione: Bildundtonfabrik
- Distribuzione: Netflix
- Data di uscita: mercoledi 8 novembre 2023
Recensione
Tratto da una storia vera, “Cyberbunker: nelle profondità del dark web” è un documentario che rivela come un gruppo di hacker abbia potuto setacciare i meandri più cupi di Internet agendo da un bunker dell’epoca della Guerra Fredda situato in una pacifica cittadina tedesca. E potremmo dire che buon parte del fascino del documentario diretto da Kilian Lieb e Max Rainer risieda proprio in questo: nel contrasto pazzesco fra la pacatezza del “borgo ameno” all’interno del quale ha sede l’hub per il crimine informatico e quanto di più inquietante succede dentro il bunker.
In effetti, sembra che quel che avviene nel mondo di sopra e in quello di sotto si stiano verificando durante due periodi totalmente diversi, in una sorta di scontro generazionale fra la bellezza del passato e le sinistre avvisaglie del futuro. E ciò spinge ad interessanti speculazioni su come la tecnologia possa condurci, nel tempo, e per certi versi anche tragicamente, a vivere proprio una vita altra. La filosofia del gruppo di bizzarri olandesi capeggiato da Xennt è quella di avere totale libertà e la possibilità di fare qualsiasi cosa in rete. Il manipolo di “pirati” ha creato il suo piccolo mondo ed ha realizzato online alcuni sotterfugi impressionanti, ma pericolosi e talvolta scellerati, ritrovandosi alla fine drammaticamente invischiato in una terribile guerra informatica.
Le interviste contenute in “Cyberbunker: nelle profondità del dark web” sono interessanti oltre che avvincenti da sentire e vedere: seguendo la consueta struttura dei documentari di Netflix espone la sua storia utilizzando una tonnellata di immagini e video originali della polizia e filmati d’archivio, le scene all’interno del reportage sono abilmente ricostruite così come le registrazioni delle telecamere di sorveglianza, e questo gli dona un’atmosfera da film d’azione perfettamente in grado di catturare uno spettatore. Il lavoro della coppia Lieb/Rainer è ottimamente coinvolgente, oltretutto la sua durata assieme a delle narrazioni brevi e scattanti non fanno che aumentarne sensibilmente la guardabilità.
Semplice ma debitamente informativo, “Cyberbunker: nelle profondità del dark web” racconta in definitiva una storia dissennata, quasi difficile da credere, ma che vale senz’altro la pena di conoscere.
Giudizio conclusivo
“Cyberbunker: nelle profondità del dark web” è un documentario abbastanza ben costruito che stimola alla comprensione dei legami occulti esistenti fra Internet e diverse tipologie di criminalità, compresi i rischi ai quali ogni navigatore del web utilizzando la rete inevitabilmente si espone.
Note di regia
Due mondi si scontrano nell’idilliaca Traben-Trarbach: un gruppo di misteriosi olandesi guidati dal loro eccentrico leader Xennt vogliono impossessarsi dell’ex bunker della NATO sotto il città. Xennt promette alla cittadina un futuro prospero e centinaia di posti di lavoro, ma alcuni residenti sono preoccupati: l’uomo carismatico dai lunghi capelli biondi e il cappotto di pelle nera è in realtà un criminale in fuga che ha trasformato il bunker in una roccaforte del bisogno? fare traffico di droga? Nonostante tutti gli avvertimenti, il bunker viene venduto e Xennt e i suoi seguaci si rintanano a centinaia di metri sotto terra. Chiamano la loro nuova casa Cyberbunker. Ciò che gli abitanti di Traben-Trarbach non sapevano ancora: sotto questo luogo tranquillo si apre un portale per gli inferi