Presentato Fuori Concorso all’80ª Mostra del Cinema di Venezia, “L’ordine del tempo” diretto da Liliana Cavani non riesce ad arrivare al cuore dello spettatore, presentando una tematica di forte impatto, ma senza una vera emotività.
Indice
“L’ordine del tempo” – Tutte le informazioni
Trama
Coppie di amici di vecchia data, alcune in crisi ormai da anni, ma ancora indispensabili l’uno per l’altra, si ritrovano, per festeggiare il 50º compleanno di una di loro, nella villa della donna che compie gli anni. All’inizio l’atmosfera è tranquilla e serena, mentre col passare del tempo riaffiorano tensioni passate e arrivano visite inaspettate. Tutto cambia improvvisamente quando Enrico, fisico teorico, rivela la sua più grande preoccupazione, che lo tormenta da giorni: un meteorite capace di distruggere la Terra viaggia a folle velocità verso di loro. Poco dopo la notizia passa anche in televisione, ma non sembra si tratti di una situazione allarmante. Ma Enrico, che studiava il meteorite da tempo, sa esattamente cosa sta per accadere. Tra segreti svelati, amori mai dichiarati e vecchie ferite ancora aperte, ognuno di loro cerca di affrontare come può quel pericolo imminente, cercando, più di tutto, di non lasciarsi andare.
Crediti
- Regia: Liliana Cavani
- Cast: Edoardo Leo, Claudia Gerini, Alessandro Gassman, Valentina Cervi, Kseniya Rappoport, Fabrizio Rongione, Richard Sammel, Francesca Inaudi, Angela Molina, Mariana Tamayo, Angeliqa Devi, Alida Calabria
- Genere: drammatico
- Durata: 112 min
- Produzione: Italia, 2023
- Distribuzione: Vision Distribution
- Data d’uscita:
Recensione
“L’ordine del tempo” aveva tutti i presupposti per essere un ottimo prodotto
Basato sul saggio dal titolo omonimo scritto da Carlo Rovelli e presentato Fuori Concorso all’80ª Mostra del Cinema di Venezia, “L’ordine del tempo” partiva da una premessa interessante e coinvolgente, sulla scia di “Perfetti sconosciuti” e “Carnage”, scegliendo un’unica ambientazione e una situazione distesa e rilassata che si trasforma ben presto in un inferno. Se l’inizio può convincere nel mostrare un momento di equilibrio, una giornata come tante, anche l’incidente scatenante funziona e in generale la fine del mondo è sempre un tema avvincente. I personaggi sono però solo parzialmente preoccupati dal meteorite che potrebbe ucciderli; cercano di risolvere i propri problemi personali e privati prima ancora di sapere che quello è forse il loro ultimo giorno sulla Terra, come se quella notizia non cambiasse realmente il corso degli eventi.
Nonostante gli ottimi attori italiani che compongono il cast, anche la recitazione in “L’ordine del tempo” risulta approssimativa. Il film non indaga le reali difficoltà, le incertezze e i dubbi che fanno parte della quotidianità di ogni essere umano. Neanche l’imminente distruttivo meteorite provoca dei reali sconvolgimenti, né porta a galla verità destabilizzanti, che invece dovrebbero stupire, affascinare o appassionare. Ogni protagonista, essendo senza dubbio “L’ordine del tempo” un film corale, non è abbastanza caratterizzato: non si sa realmente nulla di nessuno di loro e questo non suscita empatia né immedesimazione. La premessa chiara alla base di “L’ordine del tempo” aveva forse bisogno di un maggiore sviluppo di ogni individuo, dove interiorità, rapporti interpersonali e soprattuto background avrebbe resi i personaggi più veri, tridimensionali, rendendo il racconto fortemente introspettivo.
Anche la tecnica risente della poca profondità del film
La sceneggiatura, estremamente semplice, sfiora il banale e spesso manca di un significato e un sottotesto più profondo, che ci si aspetterebbe da un film del genere. Ciò che rivelano i protagonisti è strettamente legato all’ambito sentimentale, che sicuramente, citando “Perfetti sconosciuti”, era anche in quel caso il focus centrale del racconto, ma i temi che esplorava partendo dalle crisi di coppia aumentavano, moltiplicandosi. Nessuna vera sorpresa, nessun colpo di scena, nessuna vera evoluzione dei personaggi: in parte “L’ordine del tempo” dà l’idea di non avere nessuna trama. L’intento di rappresentare una situazione e una visione della vita si scontra comunque con l’immobilità del film, con un messaggio che non viene trasmesso e un punto di vista che appare rimanere sempre troppo in superficie.
“L’ordine del tempo”: Giudizio e valutazione
Il film “L’ordine del tempo” nel complesso non funziona né convince; non analizza la psicologia dei personaggi né le loro relazioni interpersonali. La riflessione a cui punta la pellicola di Liliana Cavani è senza dubbio: come ci comporteremo se venissimo a sapere che un meteorite sta per distruggere la Terra? Un tema forte che viene però qui espresso senza pathos, senza alcun coinvolgimento né intensità emotiva. La stessa ambientazione, scelta per dare un’idea di contrasto tra bellezza della natura e incombente devastazione non rende quel senso di minaccia opprimente, del non poter fuggire, del dover soltanto aspettare e attendere che una forza invisibile cancelli per sempre l’umanità.