Basato sull’omonimo romanzetto stile “Harmony” di Anna Szczypczynska e diretto dal polacco Robert Wichrowski, “Stanotte stiamo insieme” è un futile dramma romantico che utilizza per la milionesima volta la formula consunta del lui-lei-l’altro, in un modo che peggio non si sarebbe potuto fare. Da skippare prima di subito. Il film è una produzione originale Netflix.
Indice
Stanotte stiamo insieme – tutte le informazioni
Trama
Nina (Roma Gasiorowska) è una valente giornalista e madre di due bimbe, intrappolata suo malgrado in un matrimonio che la rende profondamente infelice. Suo marito Maciek (Wojciech Zielinski) è totalmente assente, sempre troppo impegnato con il suo lavoro per badare alla moglie e alle figlie. Improvvisamente, nella vita già abbastanza complicata di Nina riappare Janek (Maciej Musial), un ragazzo molto più giovane di lei con il quale la donna ebbe un flirt ai tempi del liceo. Nina a questo punto si vedrà costretta a decidere se abbandonarsi nuovamente alla passione che prova per Janek o se invece far di tutto per tenere unita la sua famiglia sacrificando in questo modo per sempre la sua felicità.
Crediti
- Tit. orig.: Tonight You’re Sleeping with Me
- Regia: Robert Wichrowski
- Cast: Roma Gasiorowska, Wojciech Zielinski, Maciej Musial, Jacek Koman, Wiktoria Krazek, Marta Król, Filip Lipiecki, Malgorzata Mikolajczak, Karolina Porcari, Ewa Wencel, Wojciech Zielinski, Jadwiga Zurawska
- Genere: drammatico
- Durata: 92 minuti
- Produzione: Polonia, 2023
- Casa di produzione: Netflix
- Distribuzione: Netflix
- Data di uscita: mercoledì 1 marzo 2023
“Stanotte stiamo insieme” è stato girato in Polonia e Islanda. Le riprese principali del film sono iniziate alla fine di maggio 2022 e si sono concluse dopo circa un mese, alla fine di giugno dello stesso anno.
Recensione
Se si pensa di aver visto tutto in fatto di drammi romantici banali e stantii, probabilmente non ci si è ancora imbattuti in questo inutile film targato Netflix e diretto in modo sorprendentemente infelice dal regista polacco Robert Wichrowski. La difficoltà principale nell’affrontare “Stanotte stiamo insieme” si presenta fin da subito, ovvero nell’istante in cui si deve approcciarne la premessa quantomeno rutinaria: meglio per la protagonista Nina ri-gettarsi nelle braccia del giovane e gagliardo ex che come un fulmine a ciel (non proprio) sereno ripiomba nella sua vita, oppure turarsi il naso e cercare di tenersi stretto il consorte nonostante il rischio concreto di rimanere infelice per tutta la sua esistenza?
Fin da subito si evince quindi come l’originalità non sia certo il fattore trainante del film. Ma a ben guardare, nemmeno dal lato sentimentale né tantomeno da quello più prettamente erotistico si può dire che questa tragedia “rosa” contenga qualche cosa che si riesca a definire anche solo minimamente interessante. Complici oltretutto delle interpretazioni terrificanti, non è possibile, emozionalmente parlando, di sentirsi in alcuna maniera trascinati con il sufficiente grado di coinvolgimento nel vortice della drammaturgia personale di Nina. E non va meglio, appunto, neppure sul versante di un’esplicitezza sessuale completamente assente (e invece imprescindibile in film di questo tipo), contenendo la pellicola rare sequenze di convivio carnale, e nessunissima che faccia scaturire delle eccitazioni particolarmente sostanziose. Se poi, come dicevamo, in extrema ratio una parvenza di fascino la si volesse ricercare all’interno delle prestazioni attoriali, beh, le cose non andrebbero affatto meglio, anzi. L’unica performance che si possa considerare appena tollerabile è quella di Roma Gasiorowska nel ruolo centrale, la quale dimostra se non altro di avere abbastanza presenti perlomeno i principi base di una recitazione cinematografica.
É un lavoro, quello di Wichrowski, che non ha da mostrare non solo niente di nuovo, dal momento che ricalca in una modalità fin quasi imbarazzante lo stereotipo trito del dramma sentimentale; ma neppure qualcosa che consenta di arrivare con un minimo sindacale di entusiasmo al disvelamento finale, ossia: Nina sceglierà il ragazzotto pimpante o il vecchio reticente? Proprio vedere chi dei due uomini sceglierà Nina è l’unico elemento che potrebbe semmai suscitare curiosità (forse); malgrado questa attenuante la pellicola non ha in buona sostanza colpevolmente nulla da raccontare. Non vi è alcunché nello scenario, nello svilupparsi della vicenda ma nemmeno nei personaggi da risultare anche soltanto un po’ stuzzicante, ma finisce per liquefarsi tutto in un magma semplicistico e ovvio.
“Stanotte stiamo insieme” potrà anche inavvertitamente condurre a una riflessione “all’incirca” su amore, desiderio, passione, realizzazione personale, legami famigliari, ebbrezza del proibito, tradimento, concezione del corpo eccetera eccetera. Potrebbe agli occhi di un pubblico pochissimo esigente assomigliare addirittura a un diversivo innocuo per una serata davanti alla tivù. Tuttavia esso deve fare i conti con un ritmo affaticato, dei personaggi irritanti, dialoghi di una scontatezza atroce, tutte caratteristiche che lo rendono senz’altro un film privo totalmente di qualsiasi emozione reale diversa dalla depressione.