Recensione
Red Zone – 22 miglia di fuoco – Recensione: incipit interessante per un action movie poco convincente
Scortare un prezioso informatore per 22 miglia, poco più di 35 chilometri, dal centro di una città in un immaginario paese ostile alla pista dell’aeroporto più vicino, per portarlo poi in salvo negli Stati Uniti. Questa è la missione, in apparenza non proprio irresistibile, di cui viene incaricato uno speciale team di ex militari guidati da James Silva (ben interpretato da Mark Wahlberg).
La squadra in questione ha però una singolare caratteristica, viene protetta e in taluni casi persino radioguidata, da uno specialissimo gruppo di combattenti da tastiera, la Red Zone alla quale si riferisce il titolo, che tramite una copertura satellitare pressoché totale e connettendosi a tutte le telecamere presenti sul campo di battaglia urbano, riesce (quasi) sempre in tempo reale a indicare ai combattenti le possibili vie di fuga o i nemici, col trascorrere del tempo sempre di più e sempre più agguerriti, in avvicinamento.
Red Zone: 22 miglia di fuoco: Peter Berg dirige per la quarta volta Mark Wahlberg
Queste le premesse per “Red Zone – 22 miglia di fuoco”, un onesto film di genere, dove l’azione naturalmente la fa da padrona e la verosimiglianza deve cedere il passo all’effetto speciale. Il regista Peter Berg, dopo tre action movie tratti da storie vere, tutti con Wahlberg a interpretare il ruolo del protagonista, si riaffida per la quarta volta al suo attore feticcio per girare stavolta un’opera di fantasia, tratta da uno script della scrittrice Lea Carpenter, qui anche all’esordio come sceneggiatrice.
A dividere il set con Wahlberg in “Red Zone” figurano Lauren Cohan (già nota ai fan di “The Walking Dead”) nei panni di Alice, collega di Silva e mamma tormentata e piena di sensi di colpa della piccola India, e Iko Uwais che dà anima e corpo, soprattutto quest’ultimo, all’informatore Li Noor. La pellicola è l’occasione per far conoscere al pubblico occidentale l’attore indonesiano, già noto in patria per le sue performance in film dove poter sfoggiare la sua bravura nelle arti marziali.
Red Zone: 22 miglia di fuoco: film pirotecnico fine a se stesso che non trova una sua completezza
Anche se l’adrenalina non manca, e i 90 minuti del film passano veloci, grazie anche a una fotografia che, giocando sui chiaroscuri, rende “Red Zone – 22 miglia di fuoco” un’opera dal grande impatto visivo, non possiamo esimerci dal notare una certa verbosità nei dialoghi, ulteriormente sottolineata dalle continue considerazioni pseudo filosofiche con cui Silva, seduto a una scrivania e in un momento spazio-temporale estraneo a quello dell’azione, scandisce le varie fasi dell’operazione.
Inutili accenti da tragedia shakespeariana e ingenuità francamente evitabili, come le firme apposte alle dimissioni dal servizio ufficiale prima di intraprendere la missione come privati cittadini, liberi perciò di compiere qualsiasi nefandezza sgravando il governo americano da qualsiasi responsabilità, propendono per posizionare idealmente il film nella colonna delle occasioni perdute. Se lo spunto iniziale poteva essere valido, il voler infarcire un action movie di troppi significati ne rallenta il ritmo e lascia allo spettatore in bocca il sapore dell’incompiuto.
Daniele Battistoni
Trama
- Regia: Peter Berg
- Cast: Mark Wahlberg, Lauren Cohan, Iko Uwais, John Malkovich, Ronda Rousey, Terry Kinney, Sala Baker, Poorna Jagannathan, Alexandra Vino, Lauren Mary Kim John Malkovich
- Genere: Azione, colore
- Durata: 100 minuti
- Produzione: USA, 2018
- Distribuzione: Lucky Red
- Data di uscita: 15 novembre 2018
Il regista newyorchese Peter Berg, porta nelle sale il film d’azione “Red Zone – 22 Miglia di Fuoco”, incentrato sul rapporto tra un agente della CIA e un informatore compromesso indonesiano, obbligati a lavorare insieme mentre affrontando un caso di estrema corruzione politica.
Red Zone – 22 Miglia di Fuoco: azione tra America e Indonesia
Mark Wahlberg interpreta James Silva, agente della CIA stanziato in Indonesia che ha il compito di trasportare (assieme agli agenti Samantha Snow e William Douglas III), un informatore e agente delle forze speciali locali (Iko Uwais), la cui identità però è stata svelata.
Il piano di fuga parte dalla città fino ad arrivare a un aeroporto che si trova appunto a 22 miglia di distanza. Durante il viaggio il duo dovrà scontrarsi con diverse minacce, tra cui poliziotti corrotti, criminali e gli abitanti del posto, tutti armati e pronti ad ucciderli prima che raggiungano la meta.
Red Zone – 22 Miglia di Fuoco: il cast e la produzione
L’attore americano Mark Wahlberg ha già lavorato con il regista Peter Berg in vari film: la prima volta in “Lone Survivor” del 2013, tre anni dopo in “Deepwater: Inferno sull’oceano” e successivamente “Boston: Caccia all’uomo” del 2017.
Nel già citato “Deepwater: Inferno sull’oceano”, troviamo un altro membro importante del cast di “Red Zone” oltre a Berg e Wahlberg; si tratta del navigato attore statunitense John Malkovich. Tra i lavori più recenti e noti dell’attore, troviamo “Transformers 3” del regista Michael Bay e”Matrimonio con l’ex”, (2017) con la regia di Damian Harris.
Le riprese di “Mile 22” si sono svolte tra la fine del 2017 e l’inizio del 2018, coinvolgendo varie città statunitensi – fino ad arrivare a Bogotà, capitale colombiana.
Trailer