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Reinhold Messner e la Controversia del K2: Un Documentario che Riscopre la Storia dell’Alpinismo

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Un nuovo documentario di Reinhold Messner, icona dell’alpinismo, affronta la storica controversia legata alla conquista del K2 da parte di una spedizione italiana negli anni ’50. Presentato al Trento Film Festival, il film non solo esplora la montagna, ma si immerge anche nelle complessità e nei drammi umani che circondano questa impresa epica.

La figura di Reinhold Messner e il suo legame con il K2

Reinhold Messner, alpinista di fama mondiale, ha dedicato gran parte della sua vita non solo alla scalata delle montagne, ma anche alla narrazione delle esperienze vissute in alta quota. Oggi, a 80 anni, Messner si trova a riflettere su eventi storici che hanno segnato l’alpinismo, in particolare sulla spedizione italiana del 1954 che ha portato alla prima ascensione del K2. Questo documentario, intitolato “K2 la grande controversia“, si propone di esaminare non solo l’impresa, ma anche le polemiche che ne sono derivate, rendendo omaggio a un’epoca in cui ogni conquista in montagna era vista come un trionfo nazionale, soprattutto dopo le devastazioni della Seconda guerra mondiale.

Messner utilizza il suo linguaggio madre, il tedesco, per esprimere con precisione le sue riflessioni e per raccontare in modo autentico le avventure di montagna. Le immagini di repertorio, scelte con cura, accompagnano il racconto, permettendo di rivivere le emozioni e le tensioni di quegli anni. La narrazione si concentra sulla versione ufficiale della conquista del K2, ma non si ferma qui: Messner si addentra nelle ombre di un successo che, a distanza di anni, ha rivelato conflitti e rivalità tra i membri della spedizione.

La storia di Walter Bonatti e le polemiche del 1954

Uno degli aspetti più intriganti del documentario è la figura di Walter Bonatti, un alpinista che, pur essendo stato parte della spedizione, è stato oggetto di controversie e accuse da parte dei suoi compagni. Messner mette in luce come la solidarietà tra alpinisti possa rapidamente trasformarsi in inganno e tradimento. Bonatti, considerato uno dei migliori alpinisti del suo tempo, ha subito un lungo processo di diffamazione che ha oscurato il suo contributo alla storica ascensione. Solo nel 2008, dopo anni di battaglie per la verità, Bonatti è stato riabilitato.

Nel documentario, Messner non esita a definire Bonatti come “il miglior alpinista di tutti“, nonostante la sua giovane età rispetto a Lino Lacedelli e Achille Compagnoni, i due alpinisti che hanno raggiunto ufficialmente la vetta. Questa affermazione, pronunciata con fermezza, sottolinea l’importanza della figura di Bonatti e il suo ruolo cruciale nella storia dell’alpinismo. Messner, con la sua autorità, offre un’analisi profonda delle dinamiche umane che si celano dietro le conquiste in montagna, rendendo il documentario un’opera significativa per chiunque sia interessato alla storia dell’alpinismo.

Il Trento Film Festival e l’eredità dell’alpinismo

La 73a edizione del Trento Film Festival continua a celebrare l’alpinismo attraverso storie di grandi scalatori, sia del passato che del presente. Il festival è un’importante piattaforma per raccontare le avventure di alpinisti come Cesare Maestri, Seàn Villanueva O’Driscoll, Maurizio Giordani e, naturalmente, Walter Bonatti. Il documentario di Messner, “K2 – Der Grosse Streit“, si inserisce perfettamente in questo contesto, offrendo un’analisi critica e storica della conquista del K2.

Messner, nel suo percorso di riflessione, ricorda come nel 1971 Bonatti lo avesse designato come suo legittimo erede nel libro “I giorni grandi“. Oggi, Messner attende ancora qualcuno che possa raccogliere il testimone, sottolineando l’importanza di saper raccontare le esperienze di montagna. Secondo lui, non basta essere fisicamente preparati; è fondamentale anche riflettere sulla montagna e darle un significato profondo. In questo contesto, Messner cita Wojciech Kurtyka come un alpinista completo, capace di unire abilità fisiche e narrazione.

Il documentario di Messner non è solo un omaggio al passato, ma anche un invito a riflettere sul futuro dell’alpinismo e sulla necessità di preservare la memoria storica di queste imprese straordinarie.

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Giulia Barone

Giulia Barone

Sono Giulia Barone, un'appassionata di cinema che ama esplorare il mondo del grande schermo. Condivido recensioni, curiosità e riflessioni sui film che mi hanno emozionata, dai classici intramontabili alle ultime novità. Seguo con grande interesse i programmi tv e il gossip.

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