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Riapertura degli allevamenti di animali: la proposta di Fratelli d’Italia solleva un forte dibattito

La proposta di ripristinare gli allevamenti di cani, gatti e primati per la vivisezione in Italia ha destato preoccupazione e indignazione. Presentata dal deputato Luciano Ciocchetti, l’iniziativa del partito Fratelli d’Italia potrebbe invece riportare nel nostro Paese pratiche già interdette dal 2014. Tra i più attivi nel contestare questa proposta emerge la figura di Elisabetta Canalis, nota per il suo impegno a favore dei diritti degli animali.

La proposta di legge e il suo significato

Il deputato Luciano Ciocchetti ha presentato un emendamento al decreto-legge Salva infrazioni, attualmente sotto esame nelle commissioni Giustizia e Finanze, con l’intento di eliminare il divieto che dal 2014 ha bloccato l’allevamento di animali destinati a fini di vivisezione. Questo emendamento rappresenta una mossa contro la normativa vigente, che è stata creata in risposta a scandali come Green Hill, dove migliaia di beagle furono liberati da condizioni di vita atroci.

Riapertura degli allevamenti di animali: la proposta di Fratelli d’Italia solleva un forte dibattito

Il rischio che questa legge possa essere approvata ha immediatamente sollevato un acceso dibattito pubblico. Gli allevamenti, definiti dalla stessa Canalis “allevamenti della morte”, sono luoghi dove gli animali sono sottoposti a tortura e sofferenza in nome della ricerca scientifica. La possibile riapertura di questi centri ha sollevato allarmi tra attivisti, associazioni animaliste e opinione pubblica, intolleranti all’idea che si possano nuovamente sacrificare vite innocenti nel nome di pratiche pseudoscientifiche.

La reazione di Elisabetta Canalis

La risposta dell’attrice e attivista Elisabetta Canalis è stata tempestiva e appassionata. La 46enne, conosciuta per il suo amore verso gli animali, ha utilizzato i social per esprimere il suo disapprovazione nei confronti della proposta. In un video pubblicato online, ha esordito citando le preoccupazioni emerse tra i suoi follower riguardo la proposta del deputato Ciocchetti. Ha ricordato la storica liberazione dei beagle da Green Hill, una battaglia che ha segnato la coscienza collettiva in Italia.

“L’Italia aveva fatto una legge. Vi ricordate Green Hill? Niente, lui vorrebbe ripristinare questi allevamenti della morte”, ha spiegato nel suo messaggio. Canalis ha espresso un chiaro invito a non limitarsi a lasciare commenti sui social, ma a intraprendere azioni concrete affinché proposte come quella di Ciocchetti non vengano portate avanti. Ha fatto un appello ai politici affinché si uniscano nella lotta per la protezione degli animali, richiamando coloro che hanno già ottenuto successi in questo ambito.

Le reazioni del pubblico

La proposta del deputato Ciocchetti ha generato un’ondata di reazioni sul web, con moltissimi utenti che si sono detti indignati all’idea della riapertura degli allevamenti. Commenti come “una vergogna” e “una schifezza” sono stati alcuni dei più ricorrenti, evidenziando la forte opposizione pubblica a questa proposta legislativa. Molti utenti hanno inneggiato all’amore verso gli animali, sottolineando che essi meriterebbero solo rispetto e cura.

Canalis ha anche condiviso alcuni di questi commenti, dimostrando quanto il tema sia sentito nel pubblico. Tra le risposte critiche, è emersa una riflessione sul trattamento degli animali, ribaltando l’idea che queste pratiche siano accettabili in una società moderna. Il dibattito che si sta generando su questa issue è un segno di quanto forte sia, in Italia, la sensibilità verso la causa animale e la necessità di impegnarsi per proteggere le creature vulnerabili.

La lotta continua per i diritti degli animali

Elisabetta Canalis non è nuova a campagne di sensibilizzazione a favore degli animali. Nel corso degli anni, ha dedicato tempo ed energie per promuovere il rispetto dei diritti degli animali, utilizzando sia i social che eventi pubblici come palcoscenico per la sua voce. La sua posizione in questa nuova controversia è chiara: il ripristino di pratiche crudeli sarebbe un gravissimo passo indietro per una società che si è evoluta verso una maggiore coscienza etica riguardante la vita degli animali.

Martedì scorso, la questione è stata di nuovo al centro delle cronache, con vari quotidiani che hanno messo in evidenza l’indignazione degli utenti e la posizione ferma di attivisti e celebrità, che chiedono che il governo faccia un passo indietro e protegga le leggi vigenti sul benessere degli animali. La battaglia per salvaguardare questi diritti è più viva che mai e proseguirà con l’obiettivo di tutelare gli animali da qualsiasi forma di sfruttamento o sofferenza.

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