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“Ritorno a Seoul”: il viaggio alla ricerca delle proprie radici

Il regista franco-cambogiano Davy Chou torna al cinema con il suo secondo film, “Ritorno a Seoul“. Presentato in selezione ufficiale al Festival di Cannes e in anteprima italiana al Torino Film Festival, il film trae ispirazione dalla storia personale dell’autore e segue le vicende di Freddie, una giovane adoptee che torna in Corea del Sud alla ricerca delle proprie radici.

“Ritorno a Seoul”: il viaggio alla ricerca delle proprie radici

La trama di “Ritorno a Seoul”

Freddie, interpretata dalla talentuosa attore-rapper franco-coreana K-pop Luna, torna in Corea del Sud per la prima volta da quando, appena nata, è stata adottata da una coppia francese. 

La ragazza inizia a cercare i genitori biologici che l’hanno abbandonata, ma la ricerca si rivela più difficile del previsto. Tra incontri, nuove amicizie e l’ombra di una madre biologica che non vuole farsi rintracciare, Freddie si immerge in una cultura molto diversa dalla sua e intraprende un viaggio nel viaggio che la porterà in direzioni del tutto inaspettate.

La musica come linguaggio universale

Durante il film, la musica diventa il denominatore linguistico che unifica e supera gli ostacoli attraverso un ritmo comune che va oltre il francese, il coreano, l’inglese e che avvicina le diverse anime del film. La ricerca dell’identità e la scoperta delle proprie radici sono il fulcro attorno a cui ruota tutta la ricerca del regista.

Il cast e la produzione di “Ritorno a Seoul”

Il film è prodotto da Aurora Films e coprodotto da Vandertastic Films e Frakas Productions. La protagonista, Luna, è una giovane talento franco-coreana che ha già fatto parlare di sé nel mondo del cinema e della musica.

Il regista, Davy Chou, ha già dimostrato le sue capacità con il suo primo film, “Diamond”, che ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti.

Opinioni

Ritorno a Seoul” è un film toccante e intenso, che affronta temi universali come la ricerca dell’identità e delle proprie radici. 

La musica diventa il linguaggio universale che unisce le diverse anime del film, mentre la protagonista Freddie intraprende un viaggio alla scoperta di sé stessa e del proprio passato. Il film è un’opera d’arte che merita di essere vista e apprezzata, sia per la sua regia che per la performance straordinaria di Luna.

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Alessandro Molina

Alessandro Molina

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