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Roberto Angelini e Pier Cortese: Un tour di emozioni e amicizia si chiude al Monk

L’arte musicale italiana continua a vibrante a Roma, e in particolare nel cuore pulsante della città, dove i cantautori Roberto Angelini e Pier Cortese stanno per concludere un tour che ha risvegliato i colori della scena musicale. Il loro ultimo album “Ero“, pubblicato a settembre, ha visto un’inaspettata ma felice evoluzione: l’inserimento dell’amico Niccolò Fabi. Un’opportunità unica per unire forze e talento che porterà il trio sul palcoscenico del Monk per una serata di festeggiamenti e condivisione, suggellando un viaggio affrontato insieme in giro per l’Italia.

L’ultima fermata del tour

Domani sera, il Monk di Roma ospiterà il concerto di chiusura del tour di presentazione dell’album “Ero“. Questo evento si preannuncia come una vera e propria festa di fine tour, durante la quale Angelini e Cortese inviteranno sul palco amici e colleghi della prolifica scena musicale romana, dando vita a un evento ricco di emozioni e spettacolo. Non è solo un momento di celebrazione, ma anche un’opportunità per mostrare la ricchezza di collaborazioni artistiche che hanno caratterizzato il percorso dei due cantautori.

Roberto Angelini e Pier Cortese: Un tour di emozioni e amicizia si chiude al Monk

L’album “Ero” ha rappresentato un ritorno alle origini per Angelini e Cortese, che nel 2011 hanno deciso di unire le forze per dare vita al progetto Discoverland. Dopo aver experimentato con diverse sonorità attraverso cover di brani iconici, la scelta di scrivere canzoni originali ha rappresentato una tappa fondamentale nel loro cammino artistico. La presenza di Niccolò Fabi, che ha prestato la sua voce in tre brani del disco, testimonia la loro capacità di attrarre e collaborare con artisti di spessore, rendendo il concerto di domani una sinfonia di talenti.

Riscoprire l’energia della musica dal vivo

Angelini e Cortese hanno parlato della loro visione per la musica dal vivo, esprimendo nostalgia per il periodo pre-pandemia, quando i giovani musicisti facevano nuovamente vibrare i locali di tutta Italia. “La pandemia ha frenato la scena, che stava rinascendo”, affermano Angelini e Cortese, sottolineando l’importanza di riportare l’energia positiva nei piccoli spazi di musica dal vivo. Questo passaggio è cruciale non solo per la loro carriera, ma anche per la vitalità dell’intero circuito musicale.

Il disco “Ero” è arricchito dalla partecipazione di talentuosi musicisti, come il tastierista Andrea “Fish” Pesce e il polistrumentista Leo Pari, che ha co-prodotto l’album nel suo studio Jedi Sound Studio. Il lavoro di squadra ha dato vita a un catalogo di brani che esplorano temi unici e coinvolgenti, amplificando il messaggio del progetto Discoverland e rendendo artificiale la loro nuova visione musicale.

La bellezza della gavetta

Provenienti dalla gavetta, Angelini e Cortese hanno fatto del loro percorso creativo una sorta di missione: mantenere vivo il legame con la realtà di cui sono parte. “Anche se da turnista puoi finire a suonare nei palasport o negli stadi, non dovresti mai perdere il contatto con la realtà. I locali sono dimensioni che ti tengono ancorato alla realtà”, afferma Cortese. Questa filosofia rende la loro musica autentica e radicata, capace di risuonare con le esperienze quotidiane di chi vive e respira la musica nella sua forma più pura.

Domani, al Monk di Roma, Angelini e Cortese porteranno il loro viaggio alla conclusione di un capitolo, ma con l’intento di continuare a costruire nuove esperienze e a intrecciare ulteriori collaborazioni. Il concerto di domani sarà quindi non solo un’ultima data di un tour, ma anche un nuovo inizio per il progetto Discoverland, che si prepara ad ampliare i propri orizzonti e a scrivere nuovi capitoli della sua storia musicale.

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