Biografia
Scoperto dalla televisione, Robin Williams esplode letteralmente sul grande schermo, lasciando un segno indelebile con tutte le sue interpretazioni fuori dagli schemi. Un padre e un maestro per una generazione oggi orfana.
Robin Williams, l’attore ‘bicentenario’
(Chicago, 21 luglio 1952 – Tiburon, 11 agosto 2014)
Vedendo Robin Williams da piccolo nessuno avrebbe mai pensato che sarebbe diventato l’attore brillante che conosciamo tutti. E già perché lui, nato a Chicago il 21 luglio 1954, da madre modella e padre manager, da ragazzo era un solitario che collezionava soldatini e non aveva amici.
Dopo la scuola si iscrive all’università per abbandonarla subito per l’Istituto Juliards di New York dove incontra l’attore Christopher Reeve che sarà per tutta la vita suo grande amico. Nel 1976 supera il suo primo provino e appare al “Richard Pryor Show”.
E’ del 1978 la serie televisiva “Mork & Mindy”, dove lo ricordiamo come il simpatico alieno caduto per errore sulla terra, apparso per un solo episodio in “Happy Days”.
Con “Na-no Na-no” il nostro Robin approda al grande cinema e si guadagna il suo primo Golden Globe, la prima parte importante è in “Popeye – Braccio di ferro” di Robert Altman nel 1980 non accolto benissimo dalla critica. Nel 1982, accanto a Glenn Close ne “Il mondo secondo Garp”, Williams inizia a dimostrare il suo talento.
Dal 1983 al 1987 gira diversi film prima di ottenere la sua prima nomination agli Oscar con “Good Morning Vietnam” (1987) di Barry Levinson. La sua interpretazione piacevolmente delirante di un dj militare anticonformista gli varrà il suo secondo Globen Globe. Con lo stralunato regista Terry Gilliam ne “Le avventure del Barone di Munchausen” (1988) è il Re della Luna, poi sempre con l’ex Monty Pyton girerà nel 1991 “La leggenda del re pescatore” accanto a Jeff Bridges.
Il maestro di migliaia e migliaia di spettatori, coglie il successo e scala i botteghini
Il film cult arriva nel 1989: assolutamente indimenticabile il personaggio di Williams ne “L’attimo Fuggente” di Peter Weir. In un’austera scuola inglese un professore insegna ai suoi allievi cosa vuol dire vivere fuori dagli schemi al grido di “Capitano, mio capitano!”.
Insieme a De Niro, nel 1990 Williams lavora in “Risvegli” di Penny Marshall, interpretazione premiata con un’onorificenza speciale del National Board of Review.
L’anno successivo in “Hook – Capitan Uncino” di Steven Spielberg è un perfetto Peter Pan, cresciuto suo malgrado, mentre in “Toys” è il proprietario di una fabbrica di giocattoli. Nel 1993, nei panni del mammo perfetto, l’ex bambino solitario sbanca letteralmente i botteghini con “Mrs Doubtfire” di Chris Columbus con cui girerà anche “Nine Months” (1995) nei panni di uno stravagante ginecologo, e “L’uomo bicentenario” (1999).
Accanto a Nathan Lane è in “Piume di Struzzo” (1996) la macchietta gay del remake americano de “Il Vizietto”, nel personaggio che era stato di Ugo Tognazzi. Molto meno riuscito il ruolo di “Jack” (1996), diretto da un Coppola troppo incline al patetico e al botteghino. Il nevrotico Woody Allen disegna per Robin Williams un cammeo volutamente “fuori fuoco” nel 1997 con “Harry a pezzi”.
Poi l’Oscar tanto atteso arriva finalmente con “Will Hunting – Genio ribelle” (1997) di Gus Van Sant. Seppur Attore Non Protagonista, lo psicologo interpretato da Williams è assolutamente in parte.
Mille volti, nel pubblico e nel privato
I film che seguono deviano verso un diverso registro. Girato nel 1999 “Jacob il bugiardo” di Peter Kassovitz è una rilettura in chiave semiseria dell’Olocausto ma si rivela un flop. Bravissimo il Robin Williams protagonista nel 2002 di “One Hour Photo”, ritratto della solitudine metropolitana contemporanea. In un inedito ruolo di assassino ancora nel 2002 Williams è accanto ad Al Pacino in “Insomnia” di Christopher Nolan.
Le pellicole girate negli anni successivi non appaiono particolarmente degne di nota, a parte forse “L’uomo dell’anno” (2006) in cui l’attore interpreta un anchor man che quasi per gioco decide di correre per la Casa Bianca e “August Rush – La musica nel cuore” (2007).
Per ciò che riguarda la vita privata è noto alle cronache che a dispetto dell’immagine tranquilla che l’attore dà di sè, nella vita ha avuto più di un problema. Basti pensare che già negli anni ’80 faceva uso di cocaina ed era con John Belushi, suo grande amico, la notte in cui quest’ultimo morì per overdose.
Nel 2006 ha trascorso un periodo in una clinica di riabilitazione per cercare di risolvere la sua dipendenza dall’alcool. Sposato due volte, nel 2008 ha divorziato dalla seconda moglie Marsha Graces.
Nel 2009 oltre a partecipare a “Una notte al museo 2 – La fuga” e “Daddy Sitter”, ha fatto tremare i suoi fans a causa di un malore che lo ha portato a dover essere operato per sostituire una valvova aortica. Successivamente appare come doppiatore è in “Happy Feet 2” (2011), regia di George Miller.
Ultime apparizioni e l’inaspettata morte
Nel 2013 è Padre Monaghan in “The Big Wedding”, mentre in “The Butler” (2013) veste i panni del presidente americano Dwight Eisenhower. Nonostante tutti i suoi problemi Robin Williams è ancora una volta pronto a ritornare in scena e resta per tutti noi il professore, il medico e la tata che ognuno ha sognato e vorrebbe avere. Nel 2013 è il protagonista della serie TV “The Crazy Ones” in cui interpreta Simon Roberts, un famoso pubblicitario e padre del personaggio di Sarah Michelle Gellar.
Abbandona i suoi fan e il mondo della recitazione nell’agosto del 2014, togliendosi la vita. Il gesto inaspettato e la commossa reazione di tutto il mondo ricorda ancora una volta quanto fosse speciale il rapporto costruito con ogni spettatore che abbia mai incrociato il suo sguardo.
Ivana Faranda
Filmografia
Robin Williams Filmografia – Cinema
- Il film più pazzo del mondo, regia di I. Robert Levy (1977)
- Popeye – Braccio di ferro, regia di Robert Altman (1980)
- Il mondo secondo Garp, regia di George Roy Hill (1982)
- Come ti ammazzo un killer, regia di Michael Ritchie (1983)
- Mosca a New York, regia di Paul Mazursky (1984)
- Tempi migliori, regia di Roger Spottiswoode (1986)
- Club Paradise, regia di Harold Ramis (1986)
- Good Morning, Vietnam, regia di Barry Levinson (1987)
- Portrait of a White Marriage (1988)
- Le avventure del barone di Münchausen, regia di Terry Gilliam (1988)
- L’attimo fuggente, regia di Peter Weir (1989)
- Cadillac man, Mister occasionissima, regia di Roger Donaldson (1990)
- Risvegli, regia di Penny Marshall (1990)
- L’altro delitto, regia di Kenneth Branagh (1991)
- La leggenda del re pescatore, regia di Terry Gilliam (1991)
- Hook – Capitan Uncino, regia di Steven Spielberg (1991)
- Shakes the Clown (1992)
- Toys – Giocattoli, regia di Barry Levinson (1992)
- Le cinque vite di Hector, regia di Bill Forsyth (1993)
- Mrs. Doubtfire – Mammo per sempre, regia di Chris Columbus (1993)
- Nine Months – Imprevisti d’amore, regia di Chris Columbus (1995)
- A Wong Foo, grazie di tutto! Julie Newmar, regia di Beeban Kidron (1995)
- Jumanji, regia di Joe Johnston (1995)
- Piume di struzzo, regia di Mike Nichols (1996)
- Jack, regia di Francis Ford Coppola (1996)
- L’agente segreto, regia di Christopher Hampton (1996)
- Hamlet, regia di Kenneth Branagh (1996)
- Due padri di troppo, regia di Ivan Reitman (1997)
- Harry a pezzi, regia di Woody Allen (1997)
- Flubber – Un professore tra le nuvole, regia di Les Mayfield (1997)
- Will Hunting – Genio ribelle, regia di Gus Van Sant (1997)
- Al di là dei sogni, regia di Vincent Ward (1998)
- Patch Adams, regia di Tom Shadyac (1998)
- Jakob il bugiardo, regia di Peter Kassovitz (1999)
- L’uomo bicentenario, regia di Chris Columbus (1999)
- One Hour Photo, regia di Mark Romanek (2002)
- Eliminate Smoochy, regia di Danny DeVito (2002)
- Insomnia, regia di Christopher Nolan (2002)
- The Final Cut, regia di Omar Naim (2004)
- House of D, regia di David Duchovny (2004)
- Un amore sotto l’albero, regia di Chazz Palminteri (2004)
- The Big White, regia di Mark Mylod (2005)
- Vita da camper, regia di Barry Sonnenfeld (2006)
- Una voce nella notte, regia di Patrick Stettner (2006)
- Una notte al museo, regia di Shawn Levy (2006)
- L’uomo dell’anno, regia di Barry Levinson (2006)
- La musica nel cuore – August Rush, regia di Kirsten Sheridan (2007)
- Licenza di matrimonio, regia di Ken Kwapis (2007)
- Il papà migliore del mondo, regia di Bobcat Goldthwait (2009)
- Una notte al museo 2 – La fuga, regia di Shawn Levy (2009)
- Shrink, regia di Jonas Pate (2009)
- Daddy Sitter, regia di Walt Becker (2009)
- Big Wedding, regia di Justin Zackham (2013)
- The Butler – Un maggiordomo alla Casa Bianca, regia di Lee Daniels (2013)
- The Face of Love, regia di Arie Posin (2013)
- The Angriest Man in Brooklyn, regia di Phil Alden Robinson (2014)
- Boulevard, regia di Dito Montiel (2014)
- 90 minuti a New York, regia di Phil Alden Robinson (2014)
- Natale con i tuoi, regia di Tristram Shapeero (2014)
- Notte al museo – Il segreto del faraone, regia di Shawn Levy (2014)
Robin Williams Filmografia – Televisione
- Laugh-In (Serie TV) (1978)
- Mork & Mindy (Serie TV) (1978-1982)
- Jonathan Winters: On the Ledge (Film TV) (1987)
- Homicide (Serie TV) (1993)
- In Search of Dr. Seuss (Film TV) (1994)
- Friends (Serie TV) (1997)
- Law & Order – Unità vittime speciali (Serie TV) (2007)
- Wilfred (Serie TV) (2012)
- Louie (Serie TV) (2012)
- The Crazy Ones (Serie TV) (2013-2014)
Robin Williams Filmografia – Doppiatore
- A Wish for Wings That Work (1991)
- Ferngully le avventure di Zak e Crysta (1992)
- From Time to Time (1992)
- Aladdin (1992)
- Aladdin e il re dei ladri (1996)
- A.I. – Intelligenza Artificiale (2001)
- Robots (2005)
- Happy Feet (2006)
- Piccolo grande eroe (2006)
- Happy Feet 2 (2011)
- Un’occasione da Dio (2015)
Robin Williams Filmografia – Regista
- Mork & Mindy (Serie TV, episodio 4×22) (1982)
- Comic Relief (Special TV) (1986)