Recensione
Rock Dog – Recensione: un’avventura divertente che incita a inseguire i propri sogni
“Rock Dog” è un bel film di animazione, fresco e spumeggiante come il titolo promette. È la storia di Bodi, giovane mastino tibetano amante della musica, a cui il padre Khampa sogna di affidare la custodia del villaggio di campagna dove i due abitano.
La popolazione è composta quasi per intero da pecore, allegre ma non troppo furbe, che vivono costantemente nel pericolo di essere attaccate da un branco di lupi famelici comandati da Linnux, nemico giurato di Khampa.
Una radiolina caduta dal cielo è l’elemento che rompe l’equilibrio faticosamente raggiunto nella comunità e fa scoprire a Bodi la sua vera vocazione: il Rock. Bodi lascia il villaggio per intraprendere un avventuroso viaggio alla volta della vicina città, dove spera di riuscire a conoscere la rockstar Angus Scattergood, le cui canzoni imperversano nell’etere, per farsi insegnare a suonare la chitarra.
I personaggi sono simpatici, e le ingenue pecorelle sono uno spasso, sempre verde poi il conflitto generazionale tra genitori e figli, cui la cinematografia, animata e non, attinge spesso.
Tra colpi di scena, trovate divertenti e buoni sentimenti sparsi a piene mani, il film corre via veloce e con un buon ritmo. Il racconto incita a lottare per realizzare i propri sogni, anche quando sembra che tutto remi contro, ma anche a non fidarci di chi ci promette la luna a buon mercato. I disegni sono allegri e colorati, e naturalmente nel dipanarsi della narrazione un ruolo importante hanno le musiche, con brani di Beck, Foo Fighters e Radiohead; mentre i brani creati per la pellicola sono eseguiti nella versione italiana da Giò Sada, vincitore dell’edizione 2015 di ‘X Factor’.
Rock Dog: una coproduzione cinese e statunitense diretta da Ash Brannon
La pellicola, che si ispira alla Graphic Novel “Tibetan Rock Dog” dell’artista cinese Zheng Jun, è una coproduzione cinese (Huayi Brothers) e statunitense (Mandoo Pictures), diretta e in parte sceneggiata dall’ex Pixar Ash Brannon, già candidato all’Oscar per “Surf’s Up” e “Toy Story 2”.
Il risultato è un film dalla doppia anima, che cerca di conciliare magia e spiritualità orientali con tecnologia e pragmatismo occidentale, il risultato è un prodotto dignitoso e ben fatto, certamente non un capolavoro, comunque da consigliare per passare un ora e mezza di sano divertimento assieme ai più piccoli.
Daniele Battistoni
Trama
- Regia: Ash Brannon
- Cast: Luke Wilson, Eddie Izzard, J. K. Simmons, Lewis Black, Kenan Thompson, Mae Whitman, Jorge Garcia, Matt Dillon, Sam Elliott, Will Finn, Ash Brannon
- Genere: Animazione, Colore
- Durata: 80 minuti
- Produzione: Cina, USA, 2016
- Distribuzione: M2 Pictures
- Data di uscita: 1 Dicembre 2016
Bodi è un giovane mastino tibetano pieno di entusiasmo. Il suo destino è quello di diventare il prossimo guardiano di un gruppo di pecore che vivono in un piccolo villaggio di campagna.
Bodi non si sente all’altezza del compito per il quale è stato predestinato dal padre, Khampa, che lo ha preparato sin da piccolo. Tutto cambia nel momento in cui arriva una radio, letteralmente caduta dal cielo.
Bodi accende la radio e ascolta una canzone della leggenda del Rock Angus Scattergood, scoprendo così, il magico mondo della musica, a cui il cane si appassiona perdutamente.
In seguito, dopo che Bodi lascia il villaggio per inseguire il suo destino nella grande città, scopre di essere inseguito dell’acerrimo nemico di Khampa: Linnux, il capo branco dei lupi.
Linux è convinto che Bodi è l’anello debole della catena, colui che gli permetterà di entrare nel villaggio per far diventare le pecore, un pasto succulento.
Sarà compito di Bodi salvare la famiglia e i suoi amici dal pericolo, senza rinunciare ai propri sogni.
Trailer