Trama
- Regia: Hamish Grieve
- Cast: Fred Melamed, Will Arnett, Terry Crews, Geraldine Viswanathan, Ben Schwartz, Tony Danza, Jimmy Tatro, Stephen A. Smith, Roman Reigns
- Genere: Animazione, colore
- Durata: n/d
- Produzione: USA, 2021
- Distribuzione: Universal Pictures
- Data di uscita: n/d
“Rumble” è un film d’animazione realizzato attraverso la CGI, diretto da Hamish Grieve e targato Universal Pictures.
Rumble: wrestling mostruoso
La pellicola è ambientata in fantasioso e colorato mondo in cui umani ed enormi mostri convivono pacificamente, senza alcuna ostilità. Anzi, spesso gli umani diventano grandissimi fans di alcuni mostri e uno degli sport più popolari sembra essere proprio il wrestling formato gigante.
Il campione assoluto è un mostro blu con il volto da squalo feroce il cui nome d’arte è Tentacular, a causa delle proprie braccia e gambe che sono in realtà tentacoli raggruppati. Sembra che nessuno possa sconfiggerlo sul ring, soprattutto il protagonista della vicenda.
Se Tentacular è forte e muscoloso, il simpatico e ingenuo mostro che dà il nome al film sembra essere fuori allenamento e, soprattutto, molto abbattuto. A cercare di farne un vero campione e ridargli la fiducia in se stesso è la giovane Winnie, che sogna di diventare una manager di successo come un tempo lo era suo padre.
Cast e produzione
“Rumble” è il debutto nel campo della direzione dei lungometraggi per Hamish Grieve, che ha alle spalle un corto, “Hello Charles”, realizzato nel 2016. Grieve però è comunque un esperto dell’animazione, avendo ricoperto ruoli di rilievo nella produzione di pellicole per tutta la famiglia come “Capitan Mutanda” (2017), “Le cinque leggende” (2012) e “Mostri contro alieni” (2009).
All’interno del cast figura l’esperto doppiatore Will Arnett (“The LEGO Movie 2”, 2019; “Teen Titans Go! Il Film”, 2018; “Show Dogs – Entriamo in scena”, 2018) oltre a altri interpreti importanti nel panorama cinematografico come Ben Schwartz (“Sonic – Il film”, 2020; “Space Force”, 2019) e Terry Crews (“Sorry to Bother You”, 2018; “Sandy Wexler”, 2017).