Ryan Coogler, il regista noto per il suo lavoro in “Black Panther”, ha recentemente condiviso un curioso retroscena riguardante il suo nuovo film “I peccatori”, in uscita il 17 aprile. Durante un episodio del podcast “Straw Hat Goofy’s Movies”, Coogler ha rivelato che il personaggio della Morte, rappresentato come un Lupo nel film d’animazione “Il gatto con gli stivali 2”, ha influenzato la creazione del villain del suo thriller horror. Questa rivelazione ha sorpreso molti, poiché i due film appartengono a generi completamente diversi, ma dimostra come l’ispirazione possa provenire da fonti inaspettate.
La trama di “I peccatori” e il contesto storico
“I peccatori” è un thriller horror ambientato negli anni Trenta nel sud degli Stati Uniti. La storia segue i gemelli Elijah e Elias Smoke, entrambi interpretati da Michael B. Jordan, che tornano nella loro città natale solo per scoprire la presenza di un male ancestrale. Questo contesto storico e inquietante si discosta notevolmente dall’atmosfera leggera di un film d’animazione, ma Coogler ha trovato un modo per collegare i due mondi attraverso il design del suo antagonista.
La scelta di ambientare il film in un periodo storico così ricco di tensioni sociali e culturali offre un’ulteriore dimensione alla narrazione. I gemelli Smoke si trovano a confrontarsi non solo con il male soprannaturale, ma anche con le ingiustizie e le paure del loro tempo. Questo mix di elementi rende “I peccatori” un’opera complessa e stratificata, capace di attrarre un pubblico variegato.
Il villain ispirato dal Lupo de “Il gatto con gli stivali 2”
Coogler ha specificato che il look e la presenza del villain di “I peccatori”, interpretato da Jack O’Connell, sono stati influenzati dal Lupo del film d’animazione. In particolare, ha menzionato gli occhi rossi e l’atteggiamento provocatorio del personaggio, elementi che contribuiscono a creare un’atmosfera di tensione e inquietudine nel film. Questa scelta di design non è casuale, ma riflette una volontà di esplorare il lato oscuro e affascinante del male.
Il regista ha anche sottolineato l’importanza del suo team creativo, in particolare del principale artista degli storyboard, Louis Gonzalez, che ha un’esperienza significativa nel mondo dell’animazione. Gonzalez ha lavorato per vent’anni alla Pixar, contribuendo a progetti iconici come “Il Gigante di Ferro” e “Wakanda Forever”. La sua esperienza ha permesso di integrare elementi visivi accattivanti e suggestivi nel film, rendendo il villain ancora più memorabile.
L’importanza dell’ispirazione nel processo creativo
L’ammissibilità di Coogler di trarre ispirazione da un film d’animazione per un’opera di genere horror dimostra come le barriere tra i generi possano essere superate. L’arte, in tutte le sue forme, è interconnessa e può influenzarsi reciprocamente. Questa visione amplia le possibilità creative e incoraggia i cineasti a esplorare nuove idee e concetti, indipendentemente dal contesto in cui si trovano.
In un’epoca in cui il pubblico è sempre più esigente e alla ricerca di storie originali, la capacità di attingere a diverse fonti di ispirazione diventa fondamentale. Coogler, con la sua esperienza e il suo talento, riesce a mescolare elementi di diversi generi, creando un’opera che promette di essere sia avvincente che innovativa. “I peccatori” si preannuncia come un film che sfida le aspettative e invita gli spettatori a riflettere sulle proprie paure e desideri.
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