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Salvatore Esposito: Tra il Calcio e la Recitazione, Impegnato in “Piedone – Uno Sbirro a Napoli”

Salvatore Esposito, noto per il suo ruolo da protagonista nella serie cult “Gomorra“, si prepara a debuttare nella nuova serie “Piedone – Uno Sbirro a Napoli“. Oltre alla sua attività di attore, il 38enne napoletano è anche scrittore, avendo recentemente pubblicato una trilogia con Sperling&Kupfer. Una figura poliedrica, Esposito non dimentica le sue radici e il suo amore per il Napoli, in vista della sfida contro la Roma al Maradona.

La nuova avventura di Salvatore Esposito in “Piedone”

Dal 2 dicembre, Salvatore Esposito sarà visibile su Sky nel ruolo dell’ispettore Vincenzo Palmieri, un personaggio ispirato al mitico commissario Rizzo interpretato da Bud Spencer. La serie “Piedone – Uno Sbirro a Napoli” è attesa con grande interesse dai fan della televisione italiana. La trama si concentra sulla lotta dell’ispettore per difendere i diritti dei più deboli, muovendosi tra scelte difficili e rivelazioni inattese. Questo nuovo progetto conferma la versatilità di Esposito come attore e il suo impegno nel ritrarre figure che incarnano valori di giustizia e correttezza.

Salvatore Esposito: Tra il Calcio e la Recitazione, Impegnato in “Piedone – Uno Sbirro a Napoli”

Non solo attore, ma anche scrittore, Esposito ha recentemente fatto il suo ingresso nel panorama letterario con una trilogia di successo che racconta le avventure di Christian Costa, un profiler in grado di indagare anche l’occulto. Con titoli come “Lo Sciamano“, “Eclissi di Sangue” e “Le Streghe di Lourdes“, il pubblico ha avuto modo di conoscere un altro lato dell’attore. La sua passione per la scrittura è evidente, e i libri stanno ricevendo feedback positivi da lettori e critici.

Il legame tra Salvatore Esposito e il Calcio

Oltre alla recitazione e alla scrittura, Salvatore Esposito è un grande appassionato di calcio. In particolare, la sua fede calcistica è rivolta al Napoli, la sua squadra del cuore. Con l’imminente incontro contro la Roma, Esposito ha condiviso le sue aspettative, sottolineando che la squadra partenopea, priva di impegni europei, è concentrata su un grande obiettivo: la vittoria nel campionato di Serie A.

Esposito ha commentato, con un certo ottimismo, le sfide che aspetteranno il Napoli, specialmente ora che il club ha cambiato tecnico. Secondo l’attore, l’arrivo di Antonio Conte rappresenta una boccata d’aria fresca per la squadra, con la speranza che possa riscoprire quanto prima il potenziale inespresso dell’ultimo campionato. Il suo entusiasmo per i giocatori del Napoli è palpabile, in particolare nei confronti di Di Lorenzo, descritto come una risorsa fondamentale per la squadra.

I ricordi di Maradona e il Calcio a Napoli

Salvatore Esposito porta con sé i ricordi del glorioso passato calcistico del Napoli, in particolare il legame con Diego Armando Maradona. Nato poco dopo il primo scudetto vinto dalla squadra, Esposito ha avuto la fortuna di incontrare il campione argentino. Le sue parole rivelano il profondo rispetto e l’ammirazione che nutre nei suoi confronti, raccontando aneddoti che rendono omaggio alla leggenda del calcio.

Esposito ha anche dedicato un podcast a Maradona, intitolato “Gli Ultimi Giorni di Maradona“, dove narra la vita del calciatore, le sue gesta in campo e l’impatto che ha avuto sulla città di Napoli e sul mondo del calcio. L’idea è di mantenere vive le memorie di un’epoca indimenticabile per tutti i napoletani e gli appassionati di calcio.

La rivalità tra Napoli e Roma: una questione di cuore

Discutendo della rivalità storica tra Napoli e Roma, Esposito non ha nascosto la sua preoccupazione per il crescente clima di tensione che ha caratterizzato gli incontri tra le due tifoserie. Un episodio tragico, il decesso di Ciro Esposito, ha segnato un punto di non ritorno, trasformando una semplice rivalità sportiva in un evento carico di rabbia e conflitti.

L’attore esprime una nettezza di intenti: la rivalità dovrebbe basarsi sull’amore per il calcio e non su sentimenti negativi. Esposito auspica un ritorno a un clima di festa e amicizia tra i tifosi, sottolineando l’importanza dello sport come unione e celebrazione di passione.

In questo contesto, l’auspicio di Esposito è che i tifosi riacquistino la gioia di vivere il calcio come un momento di incontro piuttosto che di scontro, riuscendo a separare la competizione sportiva dalle rivalità che possono sfociare in atti estremi. La sua proposta di farsi garante di un ritorno alla pace tra le tifoserie denota un genuino desiderio di armonia.

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