Il Festival di Sanremo 2025 ha offerto un ventaglio di retroscena e rivelazioni che hanno attirato l’attenzione di critica e pubblico. Il cantautore veronese Achille Lauro è diventato il protagonista indiscusso di una settimana seguita ininterrottamente dall’inviato di Le Iene, Nicolò De Devitiis, che ha documentato ogni fase della sua partecipazione. Durante questo evento, che ha visto illuminarsi anche il rapporto con il rapper Tony Effe, sono emerse storie di vecchie rivalità e di un percorso di riconciliazione, segnato da contrasti e intese inaspettate. Le vicende raccontate hanno vissuto il passaggio dalla tensione degli scontri giovanili a una sincera amicizia, grazie anche alle dichiarazioni schiette e talvolta provocatorie degli artisti. I dettagli raccolti durante le prove, i momenti di relax e le interazioni spontanee hanno permesso di analizzare non solo l’aspetto artistico della manifestazione, ma anche le dinamiche umane che si celano dietro il palcoscenico. L’approfondimento giornalistico ha evidenziato come le polemiche e gli episodi di backstage contribuiscano a creare un quadro complesso e autentico, in cui ogni parola e gesto assume un significato nel contesto di un Festival che continua a rinnovarsi e a sorprendere.
Achille Lauro a le iene
Durante l’intera settimana sanremese, Achille Lauro ha vissuto esperienze uniche che sono state al centro di un servizio esclusivo realizzato da Nicolò De Devitiis de Le Iene. L’artista veronese, noto per la sua originalità e per il modo in cui spesso rompe gli schemi convenzionali, ha mostrato aspetti della sua vita e della sua carriera raramente visibili al grande pubblico. I retroscena raccontati offrono uno sguardo approfondito sulle prove, sugli incontri spontanei e sui momenti di relax che hanno caratterizzato la sua partecipazione al Festival. In uno di questi momenti, mentre l’atmosfera era più disinvolta e informale, è intervenuto Tony Effe per condividere la sua personale esperienza. Il rapper ha confessato: “Ex nemici e adesso invece siamo diventati amici”, sottolineando come, nonostante il rapporto inizialmente caratterizzato da qualche attrito – “All’inizio tra noi c’erano un po’ di attriti, eravamo ragazzini. Poi già dalle prime scaramucce era quello che mi stava sul ca**o ma che comunque stimavo” –, il tempo e le esperienze condivise hanno permesso di superare ogni divergenza. Inoltre, Tony Effe ha ricordato con emozione il ricordo del primo concerto a cui aveva assistito, evidenziando come la performance di Achille Lauro abbia segnato un punto di svolta personale, affermando: “Il primo concerto a cui ho assistito in vita mia è stato proprio il suo, quello di Achille”. Il servizio de Le Iene si è distinto per la sua accuratezza nel ritagliare momenti autentici, fornendo un resoconto dettagliato che ha contribuito a far emergere la complessità di un artista in continua evoluzione, in grado di reinventarsi sia artisticamente che nei rapporti interpersonali.
La collana-gate
Un altro tema che ha animato la cronaca sanremese è stato quello della controversia nota come “collana-gate”. Nicolò De Devitiis ha posto questioni dirette a Tony Effe, il quale si trovava in gara alla kermesse con il brano “Damme ‘na mano”, interrogandolo sul celebre episodio avvenuto poco prima dell’esibizione. In un clima di ironia e disinvoltura, Tony Effe ha raccontato con tono beffardo: “Sono salito sul palco avvelenato perché mi hanno tolto la collana”. Il rapper non si è fermato a questo commento, aggiungendo un’altra battuta impertinente: “Gli ho detto ‘Allora leva l’abbronzatura a Carlo Conti e fallo salire sul palco’, vediamo se sale”. Le sue parole hanno suscitato diverse reazioni sia fra i commentatori che tra gli addetti ai lavori, contribuendo ad alimentare il dibattito mediatico intorno al tema. Parallelamente, anche Achille Lauro ha espresso il suo punto di vista in merito alla questione, cercando di chiarire la propria posizione. L’artista ha spiegato: “Conosco le regole della Rai e mi sembra che siano proibiti i loghi. Magari è stato frainteso? Magari c’era un logo? Onestamente non lo so e magari non sono la persona giusta per dirlo. A me nessuno ha detto nulla di quello che ho indossato”. Inoltre, ha aggiunto in maniera enigmatica: “Io non ho loghi, ma se anche ci fossero, troveremmo il modo di occultarli”. Queste dichiarazioni hanno contribuito a rendere l’episodio ancora più intrigante, mostrando come, dietro a questioni che possono sembrare di superficie, si celino dinamiche complesse legate alla libertà creativa e alle regole imposte dall’emittente. Tale controversia ha generato un vivace scambio di opinioni e ha sottolineato la capacità degli artisti di saper trasformare un potenziale ostacolo in un’occasione di comunicazione e di autoaffermazione nel contesto del Festival di Sanremo.