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Sanremo 2025 prima serata: Jovanotti accende l’Ariston con una performance energica e coinvolgente

Sanremo 2025 ha acceso i riflettori sul Teatro Ariston con una serata inaugurale ricca di emozioni e performance indimenticabili. Carlo Conti ha aperto ufficialmente la kermesse, omaggiando il defunto compositore Ezio Bosso, mentre il festival celebrava la sua 75ª edizione con esibizioni di artisti noti e nuovi talenti. In una notte costellata di volti celebri come Gerry Scotti, Jovanotti, Noemi, Rkomi e tanti altri, il palcoscenico si è trasformato in un palinsesto di musica, moda e sentimento. Tra standing ovation, cambi d’abito e tributi commoventi, la sala stampa ha affidato le prime valutazioni dando spazio a una classifica provvisoria che ha visto emergere nomi come Brunori Sas, Giorgia, Lucio Corsi, Simone Cristicchi e Achille Lauro. Gli artisti hanno proposto canzoni che spaziano dal medley dei successi di Jovanotti a performance in lingue differenti, dimostrando una grande varietà stilistica e un impegno emotivo che ha coinvolto il pubblico.

Sanremo 2025 prima serata: Jovanotti accende l'Ariston con una performance energica e coinvolgente

Il debutto della serata a Sanremo

La serata inaugurale del Festival di Sanremo 2025 ha avuto inizio con l’approdo trionfale di Carlo Conti, che ha introdotto i festeggiamenti con il giusto equilibrio di spirito e rispetto. Sul palco, il conduttore ha innanzitutto reso omaggio a Ezio Bosso, omaggio che ha segnato l’inizio di una manifestazione destinata a rimanere impressa nella memoria collettiva. Dopo i tradizionali saluti e ringraziamenti rivolti al pubblico presente, il presentatore ha annunciato l’ingresso della prima grande esibizione della serata che ha visto Gaia accompagnata da quattro ballerini mentre interpretava “Chiamo io chiami tu”. Non solo, il festival ha subito preso forma anche grazie alla presenza di Francesco Gabbani, il cui elegante brano “Viva la vita” ha fatto da contraltare alla performance iniziale. Tra il sorriso degli spettatori e l’entusiasmo che si respirava in sala, Carlo Conti ha poi introdotto il co-conduttore Gerry Scotti, il quale ha manifestato gratitudine dichiarando: “Grazie perché con la tua persona e con tutto il personale di Sanremo e della Rai mi avete fatto sentire importante”. Quest’episodio ha aperto la strada a un susseguirsi di interventi studiati nei minimi dettagli, capaci di valorizzare la tradizione del Festival e allo stesso tempo di dare spazio a innovazioni sceniche e musicali. Il debutto ha così segnato un perfetto equilibrio fra rispetto per la storia della kermesse e la volontà di rinnovare il format artistico, preparando il terreno per una serata ricca di sorprese e momenti d’intensa emozione, con il pubblico presente che non ha mancato di rispondere a più riprese con ovazioni sincere e applausi scroscianti.

Durante questa fase di apertura, il conduttore ha saputo creare un’atmosfera di intimità e condivisione, in cui il passato e il presente si sono fusi per dare inizio a una serata spettacolare. La scelta dei brani e l’allestimento scenico sono stati studiati con cura per trasmettere un messaggio di speranza, memoria e innovazione. Il ricordo di figure importanti, come quella di Ezio Bosso, ha aggiunto una nota di solennità all’evento, rendendo omaggio a un talento indiscusso che continua a influenzare il panorama musicale italiano. La serata, dunque, si è aperta con una carica emotiva tale da preparare il pubblico a una successione di performance che promettevano di emozionare e far riflettere, sotto lo sguardo attento di una giuria composta da esperti della sala stampa, TV e web.

Le esibizioni memorabili dei big

La seconda parte della serata ha visto sul palco le performance di svariate personalità, la cui presenza ha conferito al Festival una valenza moderna e al contempo profondamente radicata nella tradizione musicale italiana. Dopo l’introduzione ufficiale, la manifestazione ha proseguito con l’apparizione di Rkomi, presentato da Gerry Scotti in maniera originale, mentre Noemi, in un abito nero contrapposto a un lungo strascico bianco, ha incantato il pubblico con “Se t’innamori muori”, brano concepito da Mahmood e Blanco. Queste esibizioni si sono affiancate a quelle di altri artisti di grande rilievo come Irama, che con “Lentamente” ha sorpreso per il cambio di look a metà performance, passando da un cappotto a un gilet bianco. I momenti clou hanno incluso anche l’arrivo di coppie di artisti e neo sposi, come i Coma_Cose, che hanno portato in scena “Cuoricini”, evidenziando scelte stilistiche audaci e performance energiche. Anche Simone Cristicchi, con la sua intensa interpretazione di “Quando sarai piccola”, ha ottenuto una meritata standing ovation, mentre Marcella Bella ha replicato il successo di sempre esibendosi per la nona volta con “Pelle diamante”, supportata da quattro ballerine che hanno valorizzato la coreografia.

Il festival ha continuato il suo percorso con una serie di esibizioni che hanno saputo mescolare tradizione e sperimentazione. Achille Lauro ha presentato “Incoscienti giovani” indossando uno smoking particolare, mentre Noa e Mira Awad hanno offerto un momento toccante, preparato per un inno alla pace, subito dopo un videomessaggio particolarmente significativo recitato da Papa Francesco che ha dichiarato: “La musica è bellezza, è strumento di pace, una lingua che tutti i popoli parlano. La musica può aiutare la convivenza. Penso a tanti bambini che non possono cantare la vita, che piangono e soffrono per le tante ingiustizie nel mondo. Per via delle tante guerre. Non dimentichiamo mai che la guerra sempre è una sconfitta. La musica può aprire il cuore all’armonia, alla gioia dello stare insieme, con un linguaggio comune e di comprensione.” Queste dichiarazioni hanno enfatizzato il valore universale della musica, trasmettendo un messaggio di unità e armonia che ha fatto da filo conduttore per tutta la serata. Il ritmo e l’energia delle esibizioni hanno catturato l’attenzione del pubblico, che ha risposto con entusiasmo ad ogni intervento, testimoniando la capacità degli artisti di reinventarsi e di proporre spettacoli di elevato impatto emotivo e visivo.

La varietà degli stili musicali e delle proposte scenografiche ha impresso nella memoria del pubblico un’esperienza unica, capace di spaziare dalla delicatezza delle ballate alla potenza dei medley energici. I protagonisti della serata hanno messo in luce la propria versatilità, alternando momenti di intimità a performance corali, in cui la luce e la musica si sono fuse per creare suggestioni indimenticabili. La presenza di numerosi artisti di spicco, accompagnati da scenografie innovative e un pubblico sempre partecipativo, ha fatto del Festival un palcoscenico aperto alla sperimentazione e all’incontro tra generazioni diverse, in cui ogni performance ha contribuito a scrivere una nuova pagina nella storia della kermesse.

La classifica e i momenti finali della serata

Il culmine della serata è stato caratterizzato dalla definizione della classifica provvisoria, frutto del voto esclusivo della giuria della sala stampa, TV e web, che ha raccolto le opinioni dei critici in maniera attenta e scrupolosa. Prima della conclusione dell’evento, Carlo Conti ha svelato i risultati delle votazioni, annunciando i nomi dei primi cinque big in ordine casuale: Brunori Sas, Giorgia, Lucio Corsi, Simone Cristicchi e Achille Lauro. Questo riepilogo, che ha suscitato reazioni entusiaste dal pubblico, ha sancito una serata intensa e ricca di colpi di scena. Tra le esibizioni finali, spicca il medley presentato da Jovanotti, la cui performance ha fatto scatenare l’Ariston, anche grazie all’intervento speciale dell’atleta Gianmarco Tamberi che ha condiviso alcuni versi sul palco, contribuendo a un momento di vera e propria festa musicale. L’energia sul palco è rimasta alta fino agli ultimi istanti, con il pubblico che ha risposto agli interventi con forti ovazioni e applausi prolungati.

Il percorso dell’evento, scandito da alternanze di momenti tecnici e ispirati, ha visto anche un cambio di look spettacolare da parte di Antonella Clerici, passata da un elegante abito argento a uno dorato, simbolo di un’evoluzione stilistica che ha saputo sorprendere e affascinare gli spettatori. Altri atti, come quelli di Olly e di Elodie, hanno rappresentato le nuove proposte del Festival, aggiungendo un tocco di modernità alla tradizione. Inoltre, Shablo insieme a Guè, Joshua e Tormento ha presentato “La mia parola”, accompagnato da un coro gospel che ha arricchito la performance di un senso di comunità e di unione. Massimo Ranieri ha fatto il suo ritorno con “Tra le mani un cuore”, mentre Raf ha richiamato l’attenzione esibendosi in “Self Control”, dimostrando come il tempo possa riallacciare vite e carriere nell’ambito musicale. Con interventi studiati e gesti che hanno saputo mixare il lirismo con la modernità, il Festival di Sanremo 2025 ha chiuso la sua prima serata lasciando al pubblico e agli addetti ai lavori un ricordo indelebile di una notte fatta di musica, spettacolo e intense emozioni.

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Luigi Gigli

Luigi Gigli

Sono Luigi Gigli, critico d'arte, scenografo e amante del mondo dello spettacolo. Mi appassiona tutto ciò che ruota intorno a gossip, serie TV, film e programmi televisivi. Con il mio background in video editing e scenografia, analizzo e racconto con uno sguardo unico le tendenze e i dietro le quinte di questo affascinante universo.

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