La terza serata di Sanremo 2025 ha visto la partecipazione internazionale dei Duran Duran, che dopo quarant’anni sono tornati sul palco dell’Ariston per regalare uno spettacolo unico. La band, in compagnia di Victoria De Angelis dei Måneskin, ha attirato l’attenzione per la sua esibizione e per una serie di eventi inaspettati avvenuti anche fuori dal palco. Il festival è stato protagonista di episodi che hanno diviso l’attenzione tra la performance musicale e retroscena curiosi, come quelli raccontati durante il Dopofestival. Il racconto dei fatti, stilato con rigore cronachistico da Davide Cantire, offre uno sguardo completo su una serata ricca di energia, ironia e momenti di grande impatto mediatico, in cui il mondo della musica internazionale si è fuso con la tradizione italiana.
La serata dei Duran Duran a Sanremo
Durante la serata, il celebre gruppo Duran Duran ha infiammato il palco dell’Ariston con una performance che ha riunito passato e presente. La band, giunta in veste di ospiti internazionali, ha eseguito uno dei due brani proposti in una performance che ha lasciato il segno, confermando il proprio status di icona degli anni ’80. L’apparizione dei Duran Duran ha rappresentato un ponte tra generazioni, richiamando l’attenzione di fan storici e nuovi spettatori, soprattutto grazie alla sinergia con la giovane Victoria De Angelis, bassista dei Måneskin, il cui contributo ha aggiunto freschezza e dinamismo alla serata. Nel corso dello spettacolo, Simon Le Bon ha catturato l’attenzione non solo per la sua presenza scenica ma anche per le sfumature che hanno caratterizzato l’evento, amalgamando la tradizione rock con innovazioni volte a mantenere alto l’interesse del pubblico. Gli effetti scenici e le luci hanno contribuito a creare un’atmosfera coinvolgente, dove la musica e il ritmo hanno fatto da protagonisti, confermando come Sanremo rimanga un palcoscenico privilegiato per incontri musicali di rilevanza internazionale. La scelta di proporre un brano inedito ha sottolineato il rinnovamento del festival, che si impegna a rimanere al passo con le evoluzioni del panorama musicale, pur mantenendo vive le radici della tradizione. L’eclettica combinazione di vecchio e nuovo ha fatto da cornice a una serata di grande impatto, rendendo l’evento un punto di riferimento per gli appassionati e per una platea sempre in attesa di esperienze innovative.
Le reazioni al Dopofestival tra ospiti e artisti
Le vicende legate alla serata hanno preso una piega inaspettata durante il Dopofestival, quando alcuni episodi relativi alla permanenza in albergo dei Duran Duran sono venuti alla luce, suscitando reazioni contrastanti tra ospiti e giornalisti. In un aneddoto particolarmente memorabile, Alessandro Cattelan ha scherzato durante il Dopofestival insinuando: “Se stasera dovesse andare benissimo e dovessi andare in camera di Simon Le Bon, se quando entri trovi per terra un fogliettino di carta, strappalo subito perché lo ha lasciato Selvaggia Lucarelli oggi, perché i Duran Duran facevano troppo rumore. Gli ha lasciato un bigliettino con scritto ‘Shut the f*** up'”. Queste parole hanno suscitato l’ilarità di Selvaggia Lucarelli, che ha risposto divertita: “Il mio fidanzato ha lasciato un messaggio in inglese con scritto ‘Basta fare casino’. Vent’anni fa avrei lasciato un altro tipo di biglietto, adesso gli dico di farmi dormire”. L’episodio evidenzia come la tensione e il fermento degli ambienti alberghieri possano dare luogo a scenari inaspettati, dove l’ironia si mescola a comportamenti spontanei. Un ulteriore dettaglio è stato riportato dal giornalista Andrea Laffranchi, che ha descritto la procedura seguita dalla band al momento dell’arrivo in hotel: “Quando sono arrivati in albergo, Simon è stato portato a vedere la camera. L’ha guardata, non l’ha ritenuta all’altezza e ha detto ‘Questa no’. Il direttore lo ha portato in un’altra camera al secondo piano. Non gli piaceva neanche quella. Lo hanno portato al quarto piano. In tutto questo trambusto, a un certo punto esce Lucio Corsi, apre la porta e dice: ‘Che è tutto sto casino?'”. A queste parole, Selvaggia Lucarelli ha replicato con tono schietto: “Lo vedi che non vivo di fantasie?”. Questi episodi, seppur leggeri, hanno permesso di mettere in evidenza le dinamiche che si instaurano dietro le quinte di un evento di tale portata, mostrando come anche i momenti privati possano diventare parte integrante della narrazione di una serata che ha segnato il panorama musicale e mediatico. Il racconto dei fatti ha contribuito a dare un ulteriore strato di realtà a un evento dove la musica e i retroscena si intrecciano in maniera sorprendente.