Sauron è una figura centrale nell’universo di Tolkien, particolarmente evidenziata nella serie di Amazon “Gli Anelli del Potere“. Questo personaggio complesso ha assunto nel corso dei secoli numerose identità, rendendolo un simbolo di malvagità e inganno. La sua evoluzione, da un essere angelico a un signore oscuro, riflette una narrativa ricca di sfaccettature e significati profondi.
L’origine di Sauron: Mairon e la sua trasformazione
Sauron, originariamente conosciuto come Mairon, il cui significato è ‘l’ammirevole’, rappresenta una figura angelica che inizialmente serviva il Valar Aulë, il creatore della Terra di Mezzo. Questa fase della sua esistenza è caratterizzata da talento, straordinarie abilità artigianali e una bellezza senza pari. Mairon, infatti, era stimato e considerato uno dei più dotati servitori di Aulë. La sua abilità nel lavorare i metalli e il suo amore per l’arte rappresentavano un ideale di perfezione e creatività.
Tuttavia, la sua dedizione e le sue ambizioni vennero corrotte dall’oscuro Morgoth, il quale influenzò Mairon a distaccarsi dalla luce per abbracciare il male. Da allora, il nome Sauron, che significa ‘il crudele’, assunse un significato di potere malvagio. Questo passaggio segnò la sua trasfigurazione, non solo come servitore di Morgoth, ma anche come uno dei suoi più leali e spietati seguaci. I suoi primi passi nel mondo oscuro lo portarono a diventare un temuto nemico degli Elfi e degli Uomini della Prima Era, mentre il suo desiderio di dominio cresceva esponenzialmente.
Con il nome Gorthaur, che gli Elfi iniziarono ad utilizzare, Sauron venne ulteriormente identificato per la sua crudeltà inestinguibile e la sua fame di potere. Questo etichettarlo con un nome diverso riflette non solo la trasformazione del suo carattere, ma anche il modo in cui veniva percepito dagli altri. Gorthaur rappresenta quindi la crescente notorietà di Sauron come entità malvagia nella mitologia di Tolkien.
La strategia e la manipolazione di Sauron nell’era degli Anelli
Con l’arrivo della Seconda Era, la strategia di Sauron evolse. Si presentò come Annatar, un nome che significa “Signore dei Doni”. In questa veste, il signore oscuro raggiunse gli Elfi con l’intento di influenzarli nel forgiare gli Anelli del Potere. Questo alias è emblematico della sua natura manipolativa: Sauron mascherava il suo vero obiettivo sotto l’illusione di benevolenza e generosità.
Il periodo dell’arte della forgia segnò un momento cruciale per Sauron, che si mostrò astuto e calcolatore, guadagnando la fiducia degli Elfi per poi tradirli. Annatar non solo esemplificava la sua capacità di travestirsi da alleato, ma metteva in evidenza anche la sua intelligenza nel manovrare rivalità e ambizioni personali. La sua influenza sull’arte della creazione degli Anelli non si limitò a una semplice manipolazione; egli posizionò il Potere stesso come una seduzione mortale, attuando un complotto per dominare tutte le razze della Terra di Mezzo.
L’arte della manipolazione e l’inganno continuarono a caratterizzare gli approcci di Sauron nelle ere successive. Egli si servì di una pluralità di identità e nomi, espandendo la sua essenza oscura e garantendo il suo dominio. Il suo approccio cambia con il passare delle ere, ma il suo scopo rimane sempre lo stesso: il totale controllo.
Sauron nella serie di Amazon: Halbrand e Zigûr
Nella recente serie Amazon “Gli Anelli del Potere“, Sauron assume l’identità di Halbrand, un nome che evidenzierebbe la sua discendenza regale e le sue aspirazioni titaniche. Sebbene l’etimologia di Halbrand non sia completamente decifrata, sembra incarnare il principio di grandezza e potere che il signore oscuro persegue incessantemente. Questa nuova rappresentazione, che si distacca dalle versioni precedenti, cerca di costruire un legame emotivo con il pubblico, mostrando un lato più complesso di Sauron.
In un ulteriore capitolo della storia, Sauron adotta il nome di Zigûr, il cui significato è “il Mago”. Questo soprannome sottolinea ulteriormente la sua astuzia e la capacità di manipolare la volontà degli altri. Nella sua fase a Númenor, Sauron utilizza il potere magico non solo per influenzare, ma anche per esercitare un controllo coercitivo. Il titolo di Necromante, adottato durante la sua permanenza a Dol Guldur, rappresenta un ulteriore passo nella costruzione della sua mitologia, suggerendo la capacità di sollevare i morti e dominare le menti dei vivi.
Ancora una volta, l’identità cambia in funzione degli obiettivi da raggiungere. Sauron, con i suoi molteplici volti, continua a rimanere una figura inquietante e seducente, complicità di una narrativa che sfida la dualità tra bene e male. Con il suo apice come l’Occhio, simbolo ultimo della sua potenza e controllo, Sauron riassume tutti i nomi e le identità nel suo tentativo di dominare la Terra di Mezzo e tutti i suoi abitanti.