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Sean Baker presenta Anora: scelta controversa sull’intimacy coordinator senza precedenti

La questione dell’intimacy coordinator ha suscitato ampi dibattiti nel mondo del cinema, specialmente dopo il movimento MeToo. Con la recente presentazione di “Anora” alla 68a edizione del BFI London Film Festival, il regista Sean Baker ha scelto di affrontare questo tema. La decisione di non includere un intimacy coordinator nelle riprese di questo film ha attirato l’attenzione, stimolando una riflessione sulla libertà creativa e la sicurezza degli attori in contesti delicati come le scene di sesso.

L’assenza dell’intimacy coordinator: una scelta ponderata?

Durante una conferenza stampa, Sean Baker ha spiegato il motivo della sua decisione. Nonostante la crescente popolarità della figura dell’intimacy coordinator a Hollywood, Baker ha ritenuto fondamentale dare agli attori la possibilità di scegliere se avvalersene o meno. “Non abbiamo utilizzato un intimacy coordinator. Credo che sia molto importante che gli attori abbiano l’opzione di scegliere. Abbiamo offerto questa possibilità sia a Mikey Madison che a Mark Eidelstein, e entrambi hanno deciso di non farne uso,” ha dichiarato il regista. Questa scelta ha sollevato interrogativi sul bilanciamento tra libertà artistica e sicurezza sul set.

Sean Baker presenta Anora: scelta controversa sull’intimacy coordinator senza precedenti

Baker ha anche condiviso la sua esperienza personale nel dirigere scene di sesso, affermando di sentirsi a proprio agio nel gestire queste sequenze. “In queste situazioni, la priorità è sempre la sicurezza e il comfort dei miei attori. Quando siamo arrivati alle riprese, tutti erano a proprio agio e tutto è stato affrontato in modo quasi clinico,” ha affermato, sottolineando che non c’era spazio per l’improvvisazione durante queste scene. Per Baker, il termine “inquadrature di sesso” è più appropriato rispetto a “scene di sesso”, poiché queste sequenze sono state rigorosamente bloccate e pianificate in ogni dettaglio.

La collaborazione tra regista e attori

Mikey Madison, protagonista del film e già conosciuta per il suo ruolo in “Scream” e in “C’era una volta a Hollywood”, ha confermato la soddisfazione per il processo collaborativo con Baker. “Abbiamo discutito a lungo su ogni scena e su come sarebbero state. Insieme a Sean e sua moglie, Samantha Quan, abbiamo scelto ogni singola inquadratura. È stato un processo molto aperto e rispettoso,” ha detto Madison.

Questa collaborazione ha dimostrato una nuova via di fare cinema, dove la comunicazione e il dialogo tra regista e attori sono stati elementi chiave per garantire un ambiente lavorativo rispettoso e produttivo. La preoccupazione principale è stata quella di trasmettere la storia in maniera authentica senza compromettere la sicurezza dei coinvolti.

L’aspettativa di Anora sul panorama cinematografico

Anora” si propone di essere un contendere significativo agli Oscar 2025 e il suo approccio alle scene di sesso non convenzionale potrebbe rappresentare un’ulteriore evoluzione nell’industria cinematografica. Con la crescente attenzione sulla rappresentazione e sulla sicurezza degli attori, la decisione di Baker offre spunti di riflessione sulla direzione futura delle produzioni cinematografiche.

La pellicola si attende con grande curiosità nel panorama cinematografico internazionale. La scelta di non utilizzare un intimacy coordinator può essere vista come un passo audace per alcuni e una causa di preoccupazione per altri, mentre continua a essere discussa nei circoli di critica e tra il pubblico in generale.

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