Selena Gomez, la celebre attrice e cantante, ha recentemente fatto parlare di sé in merito al suo coinvolgimento nel film “Emilia Pérez”, un progetto che ha ricevuto ampi consensi durante l’ultimo Festival di Cannes. In questo contesto, Gomez ha voluto onorare le sue radici messicano-americane, un percorso che ha comportato un intenso lavoro sul suo spagnolo, lingua che ha cominciato a perdere con il trasferimento in California. Quest’articolo approfondisce il viaggio di preparazione dell’attrice e il suo legame con la cultura latina.
Il legame di Selena Gomez con le sue radici
Nata in Texas da genitori messicano-americani, Selena Gomez ha sempre avuto un forte legame con la lingua e la cultura spagnola. Tuttavia, nel corso degli anni, questo legame si è affievolito, specialmente dopo il suo trasferimento in California, dove ha iniziato a lavorare nel mondo dello spettacolo. In un’intervista rilasciata a “Fresh Air”, l’attrice ha raccontato il processo che l’ha portata a riconnettersi con le sue origini linguistiche. “Ho ottenuto il primo lavoro a 7 anni, e da quel momento in poi la maggior parte dei miei lavori era in inglese. Ho semplicemente perso il mio spagnolo – ha spiegato Gomez – È una cosa che capita a molte persone, specialmente a chi è messicano-americano.”
Per prepararsi al progetto cinematografico, Selena ha dedicato sei mesi allo studio della lingua spagnola. Ha cercato di colmare le lacune nel suo vocabolario ed ha analizzato le sfumature della lingua, per garantire una performance autentica e fedele al personaggio che interpreta nel film. Questo impegno non solo ha rappresentato una sfida professionale, ma anche un’opportunità per riconnettersi con la sua eredità culturale.
Il ruolo in Emilia Pérez: un’importante opportunità
In “Emilia Pérez”, prodotto da Netflix, Selena Gomez interpreta la moglie di un boss del cartello. Questo ruolo le ha permesso di esplorare tematiche complesse legate alla cultura latina e al contesto dei cartelli messicani. La preparazione per questo progetto non si è limitata allo studio della lingua, ma ha incluso anche un’intensa preparazione musicale, poiché il film presenta numeri musicali chiave per lo sviluppo della trama e dei personaggi.
Nel corso della preparazione, Gomez ha anche parlato dell’importanza di onorare la sua cultura, evidenziando la sua intenzione di pubblicare un album in spagnolo. “Vorrei soltanto sapere molto di più di quello che so. Ma penso che è per questo che cerco di onorare la mia cultura il più possibile”, ha dichiarato. La multiculturalità è quindi un fattore fondamentale nel suo lavoro, tanto in ambito musicale quanto in quello cinematografico.
L’esperienza di cantare e ballare in Bienvenida
Una delle esperienze più appassionanti per Gomez durante le riprese di “Emilia Pérez” è stata l’interpretazione della canzone “Bienvenida”. Questo numero musicale rappresenta una delle scene più significative del film, in cui il suo personaggio esprime frustrazioni e desideri. L’attrice ha rivelato che la sua audizione per il ruolo ha incluso proprio questa performance, un momento che le ha permesso di mostrare il proprio talento e la sua connessione emotiva con il ruolo.
Selena ha descritto la prova come un’esperienza travolgente: “L’ho fatta una volta e il regista mi ha chiesto di spingermi ancora oltre. Ero in piedi sui mobili, ho perso la cognizione del tempo ma stavo cantando con tutto il cuore e ballando come una pazza, come un’ubriaca, è stata un’esperienza davvero folle.” Questo racconto illustra il suo approccio autentico e appassionato alla recitazione e alla musica, evidenziando come la performance artistica possa diventare un vero e proprio viaggio di scoperta personale.
Verso un futuro musicale e culturale
Con l’uscita di “Emilia Pérez”, Selena Gomez non sta solo riaffermando la sua presenza nel panorama cinematografico, ma anche il suo impegno verso la cultura latina. L’attrice e cantante ha dimostrato quanto possa essere significativo rimanere in contatto con le proprie origini, utilizzando la propria voce sia per intrattenere sia per rappresentare una comunità.
Nel corso dei prossimi mesi e anni, ci si aspetta di vedere Gomez continuare a esplorare questa connessione con la sua cultura, sia attraverso progetti artistici che musicali. Il suo impegno nella preparazione per “Emilia Pérez” è un segno chiaro di come la cultura e le radici personali possano influenzare e arricchire il lavoro di un artista, creando opere che parlano non solo a un pubblico ma anche a una storia condivisa di identità e appartenenza.