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Shook (2021)

Recensione

Shook: Mai fermarsi alle apparenze

Shook Recensione

Mentre la sorella Nicole (Emily Goss), gravemente ammalata di una rara sindrome degenerativa, si allontana da casa per effettuare degli esami medici, la star dei social media Mia (Daisye Tutor) si prende cura del suo cane Chico. A partire da quel momento Mia diventa l’obiettivo di una campagna di terrore online, apparentemente opera del vicino Kellan (Grant Rosenmeyer). Le prime immagini fanno pensare al solito filmetto di denuncia ipocrita sul mondo social, ma dopo neanche quattro minuti, ci casca come un mattone in testa una scena di efferato omicidio di “Argentiana” memoria che ci mette subito in riga e ci smentisce i dubbi iniziali.

Shook (2021)

Una grande occasione sprecata

Da una storia di Alesia Glidewell, Jennifer Harrington con già all’attivo una prima opera (Housekeeping, 2015) torna a dirigere un divertente thriller, ispirata fortemente da “Saw” (James Wan, 2004), con in più le buone intenzioni di mettere in rilievo le derive (“Black Mirror” Docet) della tecnologia, che si insinua come l’alcool nel nostro quotidiano senza che nemmeno possiamo accorgercene. Purtroppo Sarebbe stato perfetto se il film fosse durato 60 minuti esatti. Allo scoccare dell’ora si esaurisce il turbinio di eventi che si scatena una volta che il misterioso stalker si rivela, dando il via a 20- 30 minuti francamente “telefonati”, per noi che guardiamo e per la nostra martoriata protagonista che dimostra un discreto talento action alla Sandra Bullock, tanto cara ai “Boomers” degli anni 90.

La talentuosa regista ci mette del suo con trovate di composing effettivamente geniali e un montaggio che regala un ritmo strepitoso e scene intense e lisergiche. Purtroppo come sempre o spesso accade nelle produzioni USA, che siano di seria a, b, o c, da un soggetto ininteressante non si riesce a chiudere il cerchio, sbrodolando quindi il tutto, nella seconda parte, in dialoghi infantili, intrisi di narcisismo tipicamente americano.

Nondimeno ci viene sbattuta in faccia con supponenza, la solita inevitabile concezione americana di una qualsiasi forma di malattia mentale come una stranezza assoluta e assurda che significa solo follia omicida che nemmeno un incrocio tra un Freddy Kruger, Alien e la bambina dell’esorcista messi insieme. Si spera che la Harrington nel prossimo film faccia un po’ di “pulizia” in modo da ottenere un vero gioiellino.
Non che sia obbligatorio, ma con un’opera “seconda”, o quando si è nelle condizioni di poter dare tutto senza troppi vincoli o pressioni è sempre bene puntare in alto, al massimo… Costi quel che costi.

Shook: menzioni speciali

Oltre al talento della regista Jennifer Harrington, che aveva già esordito 6 anni fa con l’inquietante e quasi introvabile “Housekeeping” ,merita plauso la colonna sonora eccezionale della Label “Italians do it better” che costituisce un elemento portante della pellicola e il recente (fondato nel 2015) Shudder, semisconosciuto servizio streaming on demand con focus sul genere Horror e Thriller, che siamo certi, farà parlare di sé. Cara Netflix, credo che avrai presto compagnia. Alla fine viviamo in un mondo social… no?

Amerigo Biadaioli

Trama

  • Regia: Jennifer Harrington
  • Cast: Daisye Tutor, Emily Goss, Nicola Posener, Octavius J. Johnson, Stephanie Simbari, Grant Rosenmeyer, Genelle Seldon
  • Genere: horror, colore
  • Durata: 93 minuti
  • Distribuzione: Shudder
  • Produzione: USA, 2021

Shook poster“Shook” è un thriller della giovane piattaforma Shudder, ambientato tra quattro mura con insistente, invadente e persistente presenza di componenti elettronici: smartphone, laptop, desktop e altri sofisticati apparecchi in grado di operare con Intelligenza Artificiale.

Shook: la trama

Mia (Daisye Tutor), una social media make-up artist, si presta nella casa di famiglia, a fare da dog-sitter per sua sorella maggiore Nicole (Emily Goss), in trasferta per delle visite mediche. La protagonista stellina del web, entrerà in un vero e proprio incubo quando un misterioso stalker, inizierà a coinvolgerla con messaggi e videochiamate, in un sadico gioco, la cui posta sarà la sopravvivenza stessa degli affetti più cari.

Trailer

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