Recensione
Spaccaossa: un’opera prima che lascia il segno
É diretta da Vincenzo Pirrotta, regista teatrale siciliano al suo primo lungometraggio, “Spaccaossa” con il meglio del cinema giovane siciliano da Luigi Lo Cascio, Aurora Quattrocchi, Ninni Bruschetta, Selene Caramazza e lo stesso Pirrotta nei panni del protagonista, un piccolo delinquente palermitano che sfrutta la povera gente, frantumando loro gli arti con il loro consenso per incassare i premi dell’assicurazione.
Si tratta purtroppo di una storia vera scoperta dalla polizia, e il regista la racconta senza filtri mostrandone tutto l’orrore. Una scena parla per tutte: un vecchio magazzino con il pavimento sporco di sangue, che una donna sta cercando di pulire con fatica.
Il cuore del film sono Vincenzo Pirrotta e Selene Caramamazza /aka Vincenzo e Luisa, persi nei loro demoni eppure uniti da un legame che potrebbe salvare entrambi. Attorno a loro, solo lo squallore rappresentato da Michele (Giovanni Calcagno) il colletto bianco delle assicurazioni e Francesco (Ninni Bruschetta) il trade union tra i due. In mezzo le vittime che si vendono per pochi spiccioli: Machinetta (Luigi Lo Cascio) e Mimmo (Filippo Luna) il povero venditore di sale ambulante.
Uno spaccato impietoso dell’umanità e della criminalità siciliana
Il film di Pirrotta parte piano, per svelare a poco a poco a poco il cuore di tenebra di Palermo. Vincenzo appare quasi bonario e gentile con la madre anziana Giovanna (Aurora Quattrocchi), uno dei personaggi più cattivi di tutta l’opera) e con la tossica Luisa di cui è palesemente innamorato. Tutto precipita molto velocemente, e lui stesso diventa una marionetta nelle mani di Michele e Francesco. Dal bar dove Machinetta si gioca i soldi al capannone e alla villetta degli orrori il passaggio è repentino.
Sono dettagli crudi, pochi ma giusti, come un trolley pieno di pesi e blocchi di ghiaccio a raccontare il tutto, anche grazie a personaggi apparentemente minori come Fasulina (Maziar Firouzi), un pesce piccolo che prenderà il posto di Vincenzo.
“Spaccaosse” è crudo, forte e arriva allo spettatore come un pugno nello stomaco. Ed è questa la sua forza, insieme ad un cast perfetto e una sceneggiatura in siciliano stretto scritta da Ficarra & Picone, che rivelano un talento nascosto sino ad ora.
Il cast è eccellente e tra questi spiccano la giovanissima Selene Caramazza in un ruolo durissimo e Aurora Quattrocchi nei panni della crudele madre di Vincenzo Pirrotta, che cura egregiamente la regia. Ninni Bruschetta, abbandona per una volta il suo volto bonario, ed è eccellente in un ruolo da villain. Nel cast anche Maziar Firouzi, un giovane attore italo iraniano attivo nel cinema ma anche nel teatro e in diverse performances artistiche d’avanguardia molto amato in Francia. Firma la fotografia con il suo stile inconfondibile Daniele Ciprì, la ciliegina sulla torta per un film da non perdere.
Ivana Faranda
Trama
- Regia: Vincenzo Pirrotta
- Cast: Vincenzo Pirrotta, Selene Caramazza, Antonino Bruschetta, Giovanni Calcagno, Filippo Luna, Aurora Quattrocchi, Simona Malato, Luigi Lo Cascio
- Genere: Drammatico
- Durata: 105 minuti
- Produzione: Italia, 2022
- Distribuzione: Cinecittà Luce
“Spaccaossa” è un film di Vincenzo Pirrotta, presentato alle Giornate degli Autori della 79ª Mostra del Cinema di Venezia.
Spaccaossa: la trama
Nella periferia di Palermo, all’interno di un magazzino, si svolge un vero e proprio business, messo in piedi da un’organizzazione criminale improvvisata. Il guadagno deriva dal rompere con una valigia piena di pesi gli arti di persone consenzienti, che una volta ferite irrimediabilmente a gambe o braccia, chiede del denaro in risarcimento allo Stato, fingendo di aver subito un incidente.