“Spectre – 007”: Sam Mendes ha confermato che ha finito di dirigere film di James Bond durante una lunga intervista con Deadline.
“Spectre – 007”: l’ultimo di Sam Mendes
“Spectre – 007” è appena uscito in Italia (ieri) e in America (oggi): Sam Mendes, premio Oscar per “American Beauty” e regista degli ultimi due capitoli della saga di James Bond, ha appena affermato che non dirigerà altri film su 007.
Se così fosse, la MGM perderebbe una grande risorsa, dato che “Skyfall” si è rivelato come il più grande successo della saga con i suoi 1,108,561,013 dollari di incasso, mentre “Spectre – 007” ha persino l’ambizione di superare al botteghino il capitolo precedente. Il film sembra essere infatti una chiusura per il Bond “ruvido” interpretato da Daniel Craig, qui molto ammorbidito e più simile ai suoi predecessori.
“Spectre – 007”: intervista fiume per Sam Mendes
Mendes ha rilasciato una lunga intervista a Deadline, parlando del suo addio alla spia inglese e azzardando un paragone tra James Bond e un’altra icona inglese: Doctor Who.
“Doctor Who” è una serie tv di stampo fantascientifico, britannica proprio come Sam Mendes e James Bond. La messa in onda della prima puntata del serial risale al novembre 1963, un anno dopo la distribuzione di “Agente 007 – Licenza di uccidere” e due anni prima della nascita del regista di “Spectre – 007”. Non stupisce dunque che la Spia inglese e il Dottore che viaggia nel tempo siano punti di riferimento del premio Oscar.
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«Sono cresciuto con Doctor Who e i suoi concetti di rigenerazione. Le persone dicono: “Beh, una volta che hai sdoganato il passare del tempo nella serie, l’invecchiamento di Bond e la morte di personaggi chiave, come continui la saga?” E la risposta è che ti rigeneri, e lo fai con coraggio, come quando i produttori hanno ingaggiato Daniel.
Devono muoversi in una direzione del tutto differente, devono rigenerare la mitologia. Potrebbero ingaggiare un nuovo attore e trovare un nuovo regista, fare qualcosa di completamente nuovo. Posso suggerire così, su due piedi, tre o quattro idee sulle direzioni da intraprendere. Sono tutte ardite e forti.
I miei nemici sono la ripetizione e la pigrizia, e il pericolo più grande è quello di non sfidare ciò che è già stato stabilito precedentemente. Questi sono i miei due capitoli del mito di Bond. Qualcun altro scriverà il capitolo 10 o il 50, dato che Bond è abbastanza forte per arrivarci, e perché c’è molto materiale con cui giocare.»
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Anche dopo l’uscita di “Skyfall” sembrava che Mendes non volesse tornare in cabina di regia, e viene quindi il sospetto che il regista stia semplicemente trattando con i produttori attraverso la stampa, ma stavolta sembra fare sul serio.
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«[In “Spectre – 007”] c’è un senso di completezza che era assente alla fine di “Skyfall”, e questo mi fa sentire in un modo differente. Sento che c’è come un senso di adeguatezza, sento che ho concluso un viaggio.
Non sto parlando di Daniel perché potrebbe cambiare idea in sei mesi e sentirsi rinnovare le energie. O potrebbe dire il contrario. Se è tanto ragionevole quanto credo, ha bisogno di allontanarsi, prendersi un po’ di tempo per pensare e fare un lavoro molto diverso, proprio come sta facendo ora con il suo “Otello”»
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“Spectre – 007” è uscito il 5 novembre nei cinema di tutta Italia. Diretto da Sam Mendes, vede nel suo cast Daniel Craig, Léa Seydoux, Ralph Fiennes, Ben Whishaw, Naomie Harris, Dave Bautista, Christoph Waltz, Monica Bellucci, Andrew Scott, Rory Kinnear e Jesper Christensen.
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Jacopo Angelini
06/11/15