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Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma 3D – Recensione

A tredici anni di distanza dall’uscita originale, torna in sala in 3D il primo prequel della saga di “Star Wars”

(Star Wars Episode I: The Phantom Menace 3D) Regia: George Lucas – Cast: Liam Neeson, Ewan McGregor, Natalie Portman, Jake Lloyd, Ian McDiarmid, Samuel L. Jackson – Genere: Fantascienza, colore, 133 minuti – Produzione: USA, 1999 – Distribuzione: 20th Century Fox – Data di uscita: 10 febbraio 2012.

starwarsepisodio1laminacciafantasmaDal suo Skywalker ranch in California, George Lucas, l’inventore degli Jedi, della Forza e soprattutto di una delle più grandi trovate della storia del cinema ovvero le spade laser, si dedica ormai da anni alla viticoltura e tra una vendemmia e l’altra, pensa a come spremere fino all’ultima goccia la saga che gli ha dato l’eterna gloria.

Dopo il lancio del cofanetto dei film in blu-ray della saga di “Star Wars”, Lucas si è infatti dedicato alla conversione in 3D dei suoi sei gioielli, operazione che lo vedrà occupato per i prossimi cinque anni, visto che è stato annunciato che i sei film, ora in tre dimensioni, torneranno sugli schermi cinematografici uno ogni anno.

Si comincia quindi dal primo film “Star Wars Episodio I: La minaccia fantasma” (per i profani: sì è vero, è il quarto film prodotto, ma il primo in ordine cronologico) che vede protagonista un giovanissimo Anakin Skywalker, schiavo confinato sul piccolo pianeta Tatooine, con un talento incredibile per la tecnologia e la guida di astronavi, futuro cavaliere Jedi e prescelto dalla Forza.

“Episodio I” è forse il film più discusso della saga, quello più atteso e che ha più infervorato gli animi dei fans. All’uscita del film, tredici anni fa, milioni di appassionati affollarono le sale di mezzo mondo facendo file interminabili ai botteghini per poter vedere finalmente un nuovo episodio di “Star Wars”. L’ attesa per molti fu mal ripagata: a Lucas si è rimproverato di aver scritto una sceneggiatura macchinosa, di aver caratterizzato poco il cattivo Darth Maul, perfetto nell’estetica ma fiacco nella psicologia, e soprattutto di aver dato tanto rilievo ad un personaggio sgradevole e fondamentalmente inutile come Jar Jar Binks (che nella versione italiana parla un dialetto imbarazzante, a metà tra lo spagnolo e il veneziano, con punte ridicole inarrivabili come “hola pischellos”).

Isterismi dei fanatici a parte, “La minaccia fantasma” ha anche i suoi pregi: un cast eccellente, l’aumentata spettacolarità delle scene nello spazio grazie alle migliori tecnologie a disposizione, e alcune scene memorabili come la gara di sgusci e il triello finale tra Qui-Gon Jinn, il giovane Obi-Wan Kenobi e Darth Maul.

Questa nuova versione è però sostanzialmente un’operazione commerciale: il film è lo stesso e l’aggiunta del 3D non porta nuova vitalità alla pellicola. Il lavoro fatto è buono, visto il materiale di partenza non concepito per la terza dimensione, ma non porta nulla di nuovo alla visione.

Rivedere al cinema la scritta bianca su sfondo nero sulle note del mitico tema composto da John Williams è però sempre un’emozione indescrivibile per ogni fan della saga e appassionato di cinema.

Valentina Ariete

Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma 3D – Recensione

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