La narrazione di una storia d’amore che si trasforma in un incubo: questo è ciò che emerge dagli atti, recentemente resi noti dal quotidiano La Repubblica, riguardanti la relazione tra Sophie Codegoni e Alessandro Basciano. Un racconto che affonda le radici nella primavera del 2022 e che ha visto la nascita della loro figlia, Celine Blug, nel maggio 2023. Tuttavia, appena debutti narrativi di felicità iniziano a svanire, purtroppo, a spuntare ci sono comportamenti violenti e persecutori. Gli atti di denuncia confermano un quadro preoccupante di minacce e atti di stalking, che culminano nell’arresto di Basciano a dicembre 2023.
I primi segnali di inquietudine nella relazione
La relazione tra Sophie Codegoni e Alessandro Basciano inizia nel 2022 con l’apparente promessa di un amore duraturo. Nonostante la gioia per la nascita della loro figlia, nel luglio 2023, solo pochi mesi dopo la nascita, iniziano a sorgere i primi segnali di difficoltà. Secondo le informazioni rivelate, Basciano inizia a manifestare comportamenti di controllo e aggressività verbale. Le liti quotidiane, che riguardano la gestione della piccola Celine, si fanno sempre più frequenti. Da quel momento, la situazione degenera rapidamente e, stando a quanto riportato, molti atti di prevaricazione si rivelano quotidiani.
Un passaggio critico avviene il 9 dicembre 2023, quando Sophie decide di denunciare il compagno ai carabinieri di Porta Garibaldi. Sono riportati “oltre un anno di minacce, insulti e presenze inquietanti” da parte di Basciano, che costringono Codegoni a rinunciare alla sua libertà personale. Diventano sempre più evidenti i sintomi della paura che Basciano le instilla, rendendo difficile perfino incontrare amici o concedersi il lusso di postare sui social media. L’ansia la accompagna in ogni spostamento, segnando profondamente la sua vita.
Controllo, gelosia e aggressione: la spirale della violenza
Il report continua descrivendo come la gelosia di Basciano sfoci in un controllo ossessivo durante le trasferte lavorative di Sophie a Palma di Maiorca e a Mykonos. In questi contesti, il dj evidenzia comportamenti che destano allarmismo, come il divieto per la compagna di frequentare determinati luoghi senza la sua presenza. Questo atteggiamento porta a episodi di aggressione che non rimangono isolati: un certificato di escalation nella violenza con agguati nei momenti più inaspettati.
La situazione culmina con l’aggressione al manager di Sophie, un evento che segna un punto di non ritorno. Basciano, in preda a un accesso di gelosia, accusa il manager di avere un rapporto troppo stretto con Codegoni. L’aggressione fisica si evolve riportando episodi di violenza domestica, dove Sophie si ritrova colpita. Questi eventi danno inizio a un periodo di ambivalenza da parte di Basciano: dopo atti di violenza, si dimostra più presente, avviando una fase di apparente tranquillità che non dura.
La denuncia e le conseguenze legali
L’intreccio della loro storia raggiunge un culmine critico quando Sophie decide di affidarsi alle autorità. La denuncia, consegnata alle forze dell’ordine, racconta di un incontro che si trasforma in un vero e proprio dramma durante la Fashion Week di Milano, dove Basciano si presenta in maniera inaspettata e intimidatoria. L’episodio, caratterizzato da insulti pubblici e da atti violenti, segna un momento decisivo. La determinazione di Sophie di rompere il silenzio e di affrontare il suo persecutore viene vista come un passo fondamentale nella lotta contro la violenza domestica.
Dopo la scoperta di un tradimento, la reazione di Basciano si manifesta in maniera assurda, portandolo a inseguirla fino a casa e in diversi altri contesti, tra cui un vagone del treno per Roma. In questo clima di paura e ansia, Sophie sente di non avere altri strumenti se non quello di appellarsi ai carabinieri, che la assistono per cercare di porre fine a un incubo che dura da troppo tempo. Nonostante la determinazione nel denunciare, Sophie racconta di un clima di costante ansia e paura, che le ha cambiato radicalmente le abitudini quotidiane.
La rincorsa di una vita normale viene interrotta dall’ombra della gelosia e dalla manipolazione emotiva, e il racconto di questa storia rappresenta un campanello d’allarme per tutte le vittime di simili situazioni, invitandole a trovare la forza di affrontare e denunciare chi cerca di privarle della libertà e della serenità.