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Su Netflix c’è un dramma carcerario da non perdere, un film cult che ha commosso il mondo

Vuoi vedere, o rivedere, un film drammatico campione di incassi divenuto iconico alla fine degli anni Novanta? Su Netflix c’è un dramma carcerario tratto da un bestseller che ha commosso il mondo. Si tratta de Il miglio verde e la trama è ispirata a una storia vera.

su Netflix il dramma carcerario Il miglio verde

Su Netflix un dramma carcerario che ha commosso il mondo

Il miglio verde (The Green Mile) è un film del 1999 prodotto, scritto e diretto da Frank Darabont, con protagonisti Tom Hanks e Michael Clarke Duncan. La pellicola è tratta dal romanzo omonimo di Stephen King, pubblicato nel 1996.

Su Netflix c’è un dramma carcerario da non perdere, un film cult che ha commosso il mondo

Il film, prodotto con un budget di 60 milioni di dollari, ne ha incassati in tutto il mondo quasi 230 milioni. Il pubblico continua a premiarlo guardandolo e riguardandolo in streaming. Stephen King si è ispirato a un fatto realmente accaduto negli anni Quaranta, la condanna a morte ingiusta ai danni di un ragazzino di colore di soli 14 anni.

Nel cast del film su Netflix spicca Tom Hanks, in una delle sue interpretazioni più amate. Con lui Michael Clarke Duncan (Armageddon – Giudizio finale, Sin City) nel ruolo della vittima.

La trama del film Il miglio verde

La storia parte nella Lousiana del 1999: l’anziano Paul Edgecombe scoppia a piangere guardando un vecchio film e inizia a raccontare la storia di John Coffey. Nel 1935, Coffey è stato arrestato perché trovato sul luogo del delitto dove erano state violentate e uccise due bambine. Teneva i loro corpi tra le braccia.

Paul all’epoca era il capo delle guardie carcerarie di Cold Mountain. La sua sezione era proprio quella del miglio verde, ovvero il colore del pavimento che porta alla sedia elettrica. Condannato a morte, in realtà Coffey, gentile e timido, ha il comportamento di un bambino, al punto di arrivare a comunicare con un topolino.

Sofferente per un’infezione alle vie urinarie, un giorno Paul viene chiamato proprio da Coffey che, toccandolo nel punto dell’infiammazione, gliela cura in modo miracoloso. Sconvolto dall’accaduto, la guardia carceraria si rifiuta di credere che un uomo dotato di questo potere e di questa bontà possa aver ucciso due bambine. Scopre allora che l’avvocato di Coffey, un razzista, ha fatto di tutto per non aiutarlo. L’uomo allora tenta qualsiasi cosa per trovare le prove della sua innocenza.

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Federica Lirini

Federica Lirini

Appassionata di cinema e teatro, ama la lettura, è giornalista pubblicista

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