“Summer Scars” è il Miglior Film della ventesima edizione di Alice nella Città 2022, tra gli altri premiato anche “Signs of Love” di Clarence Fuller.
Alice nella Città: l’arte del diventare grandi e infanzie che segnano una vita
La furia ha deciso, è l’opera prima “Summer Scars” di Simon Reith il miglior film della XX edizione di Alice nella Città 2022. Il film è una metafora sulla forza dei legami familiari e sulla profondità delle ferite dell’infanzia e delle loro disastrose conseguenze nell’età adulta. La giovane giuria composta da 35 ragazzi, provenienti da tutta Italia e di età compresa tra i 16 e i 19 anni, ha scelto il film “per la sua capacità di travolgere, catturare e destabilizzare lo spettatore”.
Una menzione speciale è andata a “Il Cerchio” di Sophie Chiarello. La regista per cinque anni, con la sua telecamera, ha seguito gli alunni di una classe elementare, in tutto il loro percorso. Il suo sguardo è sceso ad altezza di bambino in modo da catturare il loro punto di vista sul mondo. I giovani giurati lo hanno premiato per la delicatezza del racconto, “una storia universale e necessaria, da vedere in 3 fasi della vita: da bambino, da adolescente e da adulto”.
Il Premio Raffaella Fioretta 2022 per il miglior film del Panorama Italia va a “Primadonna” di Marta Savina, storia di Lia, giovane donna che nella Sicilia degli anni Sessanta fa ciò che nessuno si aspetterebbe mai: rifiuta il matrimonio riparatore e trascina in tribunale il ragazzo che ha abusato di lei e i suoi complici. “Con l’augurio, si legge nella motivazione, che in un momento storico così complesso qualunque atto di violenza sulle donne non venga più ignorato e che l’arte cinematografica, come in quest’opera, si faccia portavoce di un messaggio forte e incisivo che possa stimolare gli animi del pubblico”. Al film un riconoscimento di 3.000 euro suddiviso in parti uguali tra il regista e il produttore.
Gli altri premi della kermesse romana
Il Premio Do-Cine Rising Star Award per il miglior giovane interprete internazionale va alla giovane Mallory Manecque per la sua interpretazione nel film “Les Pires” di Lise Akoka e Romane Gueret. Giuseppe Pirozzi si aggiudica invece il Premio RB Casting per il miglior giovane interprete italiano per il film “Piano piano” di Nicola Prosatore. Menzione speciale a Lorenzo Richelmy per l’opera prima “L’uomo sulla strada” di Gianluca Mangiasciutti.
E a un’opera prima va il Premio Corbucci alla sua prima edizione: “Signs of Love” di Clarence Fuller. Il filmporta sullo schermo la complessità dei legami familiari, e solleva riflessioni sulla vita e sui possibili modi di stare al mondo di un adolescente che sta cercando di uscire da un ambiente tossico. Puzzle familiare dentro e fuori dallo schermo, interpretato dai due figli d’arte Dylan Penn e Hopper Penn e dalla coppia madre-figlia nella vita reale Rosanna Arquette e Zoë Bleu. Il premio consiste in un contratto di distribuzione per il mercato italiano con un P&A del valore di 50.000 euro.
Il premio per il Miglior Cortometraggio di Alice nella Città è andato a “Torto Marcio” di Prospero Pensa mentre una Menzione Speciale è stata attribuita a “File” di Sonia K. Hadad. Il Premio del pubblico di Alice nella Città per il Miglior Cortometraggio va a “Caramelle” di Matteo Panebarco.
Nella sezione Cortometraggi sono stati assegnati anche il Premio Premiere Film a “Torto marcio” di Prospero Pensa, il Premio Rai Cinema Extra a “Ossa” di Catrinel Marlon e Daniele Testi e il Premio Rai Cinema Channel a “Jamal Tosmal” di Martina Pasto.
Maria Grazia Bosu