Recensione
Suspiria: Luca Guadagnino oltre ogni aspettativa
I remake non sono mai facili e il rischio che si corre spesso in questi casi è lasciare lo spettatore deluso. Luca Guadagnino, invece, con il suo “Suspiria” ci lascia a bocca aperta e con il fiato sospeso per tutta la durata del film, con un finale da molti colpi di scena.
Suspiria: tra horror e thriller
Le vicende della celebre scuola di danza si svolgono nella cornice di una Berlino in preda ad attacchi terroristici e alla minaccia della RAF. Un sentimento d’ansia ricopre quasi tutti i cittadini e la polizia è impegnatissima a far calmare le acque nella capitale tedesca. Forse proprio per questo, nonostante gli sforzi del dottor Klemperer, nessuno si preoccupa delle strane vicende che avvengono nella compagnia di Madame Blanc.
Fino alla fine, lo spettatore non sa cosa aspettarsi e guarda queste stranissime vicende con un occhio vigile, tentando di capire fino in fondo cosa significhino ma, soprattutto, cosa succederà. Le vite di molte ragazze sono in pericolo e il volto angelico di Susie (interpretata da Dakota Johnson) ci accompagna nella storia, con dei primi piani che a volte assumono toni davvero macabri.
La bravura di Guadagnino sta nell’aver superato il genere horror e averlo mischiato con il thriller, rendendo la trama complessa e avvincente. Il tutto è poi arricchito da un montaggio incredibile, che tra flashback e una fotografia da opere d’arte ci rapisce e non ci permette di rilassarci nemmeno un momento. Ma non è tutto. La colonna sonora, composta da Thom Yorke (frontman dei Radiohead), ricopre ogni scena con un velo di perfezione e il singolo “Suspirium” è un vero e proprio capolavoro.
Tutto questo è poi condito da un cast stellare, tra cui spicca sicuramente la Johnson, che finalmente dà prova del suo talento e si spoglia definitivamente dei panni della protagonista della saga di “50 sfumature”. Non delude nemmeno Tilda Swinton, che interpreta il ruolo dal carattere più impenetrabile. Vi è poi la giovanissima Chloë Grace Moretz che incanta con la sua bravura fin dalla prima scena.
“Suspiria” supera davvero ogni aspettativa e Luca Guadagnino riuscirà ancora una volta, dopo l’incredibile successo di “Chiamami col suo nome“, a rendere il 2019 il suo anno.
Claudia Pulella
Trama
- Regia: Luca Guadagnino
- Cast: Chloë Grace Moretz, Dakota Johnson, Tilda Swinton, Mia Goth, Jessica Harper, Angela Winkler, Sylvie Testud, Renee’ Soutendijk, Ingrid Caven, Malgorzata Bela
- Genere: Horror, Thriller, colore
- Durata: 152 minuti
- Produzione: Italia, USA, 2018
- Distribuzione: Videa
- Data di uscita: 1 Gennaio 2019
“Suspiria” è il remake dell’omonimo film del 1977 diretto da Dario Argento. Nel cast figurano Dakota Johnson, Tilda Swinton, Chloë Grace Moretz, Mia Goth e Jessica Harper, che nella pellicola originale ha interpretato la protagonista, e che qui torna in un ruolo diverso.
Il film è in Concorso alla 75ª edizione della Mostra Internzionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
Suspiria: un omaggio al film originale
“Suspiria” è ambientato nel 1977, quando la ballerina americana Susie Bannion si trasferisce a Berlino, ed entra a far parte della prestigiosa Markos Tank Company.
Sotto la guida esperta di Madame Blanc, Susie perfeziona la sua arte e nel frattempo instaura una forte amicizia con Sara, con la quale nutre dei sospetti verso la direttrice della compagnia e sull’intera istituzione, in seguito a una serie di violenti omicidi.
Pian piano l’oscurità travolgerà tutti i personaggi, trasportandoli in un incubo, che inghiottirà alcuni di loro.
Luca Guadagnino ha annunciato durante il Festival di Venezia 2015, che avrebbe realizzato il remake di “Suspiria”, dichiarando che la pellicola non è esattamente un remake, ma che vuole essere un omaggio alle forti emozione che il film originale gli ha suscitato.
La sceneggiatura di “Suspiria” è stata affidata a David Kajganich, che aveva già lavorato con Luca Guadagnino in “A Bigger Splash” (2015), invece, le musiche sono di Thom Yorke.
Il primo lungometraggio di Guadagnino, “The Protagonists” del 1999, è stato presentato al Festival del Cinema di Venezia, con Tilda Swinton nei panni della protagonista.
Nel 2010 il regista è tornato al Festival di Venezia con “Io sono l’amore” nella sezione Orizzonti.
Il 2017 è stato un anno ricco di soddisfazioni per il regista che, grazie al suo “Chiamami col tuo nome” con protagonisti Timothée Chalamet e Armie Hammer, è stato apprezzato in vari festival tra cui il Sundance, Berlino e Toronto, fino a conquistare tre candidature ai Golden Globe e quattro nomination ai Premi Oscar, tra cui quella come Miglior Film.