“Taxi Driver”, capolavoro diretto da Martin Scorsese, del 1976, è ritenuto da pubblico e critica uno dei migliori film del regista e della Storia del Cinema. Lodata ed elogiata all’unanimità l’interpretazione di De Niro, ancora agli inizi della sua straordinaria carriera, nei panni dell’insonne tassista e successivamente giustiziere di New York. Nel film è presente anche una giovanissima Jodie Foster che, per il ruolo, vince a 13 anni il BAFTA come Miglior attrice esordiente. Il film, nonostante l’accoglienza successiva alla presentazione al 29º Festival di Cannes, dove vinse la Palma d’oro, fu candidato a 4 premi Oscar senza vincerne nessuno. Inserito tra i 100 film migliori di tutti i tempi, è stato considerato il primo film capace di raccontare indirettamente l’impatto che la guerra del Vietnam ha avuto sugli uomini, così come il disturbo da stress post traumatico, all’epoca ancora poco noto al grande pubblico, e oggi riproposto in molte pellicole.
10 curiosità su “Taxi Driver”
1. Robert De Niro lavorò come tassista
Per immedesimarsi al meglio nel ruolo del protagonista di “Taxi Driver”, Travis, Robert De Niro lavorò come tassista per 2 mesi guidando per le strade di New York. Si trattava di un vero e proprio impiego, con licenza regolare, che De Niro svolse a volte per ben 12 ore al giorno. L’attore raccontò in seguito che venne riconosciuto solo una volta, nonostante fosse l’iconico volto di Vito Corleone nel secondo capitolo di “Il Padrino”, parte per la quale vinse l’Oscar.
2. Il cameo di Martin Scorsese
Il nevrotico e inquietante cliente con istinti omicidi che compare nel retro della macchina di Travis in una scena del film è Martin Scorsese. Il giorno delle riprese l’attore scelto per la parte dovette disdire all’ultimo a causa di un infortunio sul set di un altro film. Il regista decise quindi che, invece di trovare un sostituto, avrebbe interpretato lui il personaggio e fu De Niro a dargli alcune dritte.
3. La popolarità di De Niro
Nonostante la vincita dell’Academy Award per “Il padrino – Parte II” e altre importanti interpretazioni, all’epoca di T”axi Driver”, Robert De Niro non era ancora un volto noto del cinema. Scorsese pensò infatti inizialmente ad Al Pacino e Dustin Hoffman, ma entrambi rifiutarono, in particolare Dustin Hoffman, rivelò successivamente, credeva che Martin Scorsese fosse un “pazzo”. L’attore raccontò che il regista si presentò senza sceneggiatura parlandogli velocemente del progetto, ma dichiarò anche di essersi successivamente pentito del rifiuto. Quando Schrader scrisse il film pensò invece a Jeff Bridges come attore. Ma la parte finì poi per andare a De Niro.
4. Il ruolo di Jodie Foster
Anche il ruolo della tredicenne Iris, interpretata da Jodie Foster, andò all’attrice dopo molte altre scelte. Alle audizioni sostennero il provino infatti Carrie Fisher, Bo Derek, Rosanna Arquette, Kim Basinger, Geena Davis, Debra Winger e Michelle Pfeiffer. Per il ruolo venne poi scelta Melanie Griffith che però alla fine rifiutò. In alcune scene la Foster si fece sostituire dalla sorella maggiore Connie, di 8 anni più grande. Per la parte l’attrice dovette tenere un colloquio con uno psichiatra e durante le riprese fu obbligatorio che venisse seguita da un’assistente sociale, per assicurarsi che il ruolo non le avrebbe potuto procurare danni psicologici.
5. L’attentato cinque anni dopo
Il 30 marzo del 1981 John Hinckley Jr. sparò a Ronald Reagan, allora Presidente degli Stati Uniti d’America, ferendo anche altre 3 persone. Hinckley motivò il suo gesto come la volontà di attirare l’attenzione di Jodie Foster, dal quale era ossessionato dopo averla vista in “Taxi Driver”. Alcune dichiarazioni stesse dell’attentatore suggerirono inoltre che si fosse ispirato al personaggio di Travis Bickle e dalle sue ragioni contro il senatore Charles Palantine nel film.
6. Harvey Keitel e la preparazione per il ruolo di Sport
Harvey Keitel sostenne l’audizione per il ruolo di Tom che andrò poi ad Albert Brooks, fu lui stesso infatti a proporsi per la parte di Sport. Prima delle riprese, per calarsi al meglio nei panni del personaggio chiese consiglio a un vero protettore di Manhattan, che lavorava a Hell’s Kitchen. L’uomo acconsentì alla richiesta di Keitel di andare insieme all’Actors Studio dove provarono le battute del personaggio.
7. La straordinaria improvvisazione di De Niro
“È la cosa migliore del film e non l’ho scritta io“, ammise in seguito lo sceneggiatore Paul Schrader, riferendosi alla scena più iconica nella Storia del Cinema. Robert De Niro che di fronte allo specchio parla da solo, pronunciando la battuta “ehi, dici a me?“, fu una scena totalmente improvvisata dall’attore. In sceneggiatura era semplicemente scritto “Travis parla a sé stesso allo specchio“, tutto il resto, dai gesti, alle battute al folle sguardo di De Niro, sono frutto dell’improvvisazione dell’attore.
8. L’accoglienza al Festival di Cannes
Nonostante la vincita della Palma d’oro al Festival di Cannes, durante la proiezione “Taxi Driver” venne più volte fischiato dal pubblico a causa dell’eccessiva carica violenta.
9. Gli effetti speciali del film
La cresta, o capigliatura Mohawk di De Niro erano il risultato di una protesi che faceva sembrare l’attore rasato, e sulla quale vennero poi applicati e attaccati dei crini di cavallo. Martin Scorsese lottò duramente contro la scelta della Motion Picture Association e della Columbia Pictures per evitare che il film venisse vietato ai minori di 18 anni. In particolare a scatenare questa diatriba, che divenne una vera e propria leggenda, l’ultima cruenta scena del film. Scorsese decise quindi di sfumare il colore del sangue, che risultava essere troppo accesso e quindi troppo violento; così il regista riuscì a ottenere la possibilità di vietare il film solo a minori non accompagnati.
10. I genitori del personaggio di Iris
I genitori del personaggio di iris, che compaiono nel film solamente in una foto della giovane, raffigurano i genitori del regista Martin Scorsese, Charles e Catherine Scorsese.
Giorgia Terranova