Biografia
Regista, sceneggiatore, attore, animatore, scrittore, produttore cinematografico e scenografo statunitense naturalizzato britannico: è Terry Gilliam, una carriera costruita sulla versatilità, l’entusiasmo, l’estro artistico e la grande passione per i fumetti.
Terry Gilliam, il regista ‘che voleva ingannare il diavolo’
(Medicine Lake, Minnesota, 22 novembre 1940)
Terry Gilliam, nato a Medicine Lake, in Minnesota, il 22 novembre 1940, oltre ad essere uno dei membri del celebre gruppo comico Monty Python è anche un raffinato e intellettuale regista e sceneggiatore. Gilliam nasce da una famiglia della piccola borghesia americana nel Mid-West, l’America profonda.
Negli anni ’50 la famiglia si trasferisce in California dove il giovane Terence, Terry per gli amici, si diploma a pieni voti. È in questo periodo che il futuro regista diventa un avido lettore di “Mad”, rivista cult dell’umorismo demenziale che influenzerà molto il suo stile. All’università si laurea in scienze politiche, ma contemporaneamente lavora nel campo della pubblicità e della grafica, diventando anche un animatore molto apprezzato. Nel 1964 conosce il comico John Cleese che è in tournée negli USA e lo invita in Europa. Un anno più tardi il giovane Gilliam vagabonda fra la Germania, l’Italia e la Francia.
I primi lavori nella televisine americana come produttore d’animazioni e testi
Tornato negli USA, Gilliam vede crescere la protesta contro la società americana del tempo. Stanco della tensione sociale e dei continui scontri con la polizia, decide di cambiare aria e si trasferisce a Londra nel 1967. Qui ritrova il vecchio amico John Cleese che lo presenta ad alcuni producer della BBC. Negli anni successivi Gilliam lavora per la TV producendo animazioni e testi per la serie “The Marty Feldman’s Comic Machine”. Nel 1969, Cleese e Gilliam decidono di mettersi in proprio e insieme a Eric Idle, Terry Jones e Michael Palin fondano il mitico gruppo dei Monty Python, fra i quali Gilliam è l’unico a non essere nato in Gran Bretagna.
Il successo delle loro trasmissioni televisive è epocale. Il loro mix di tormentoni, humour demenziale e feroce satira sociale cambia per sempre il modo di fare comicità in televisione, riflettendosi successivamente anche negli altri paesi del mondo. Nel 1974 Gilliam e Jones firmano la regia di “Monty Python e il Sacro Graal”, parodia delle avventure di Re Artù, ancora considerato un culto nei paesi di lingua inglese. In questo film, grazie alla sua esperienza sui set pubblicitari, Gilliam si occupa soprattutto della fotografia e dei movimenti di macchina, mentre Jones dirige la recitazione degli attori. Successivamente Gilliam si cimenta da solo, girando “Jabberwocky” (1976), basato sul poema fantastico di Lewis Carroll. Nello stesso periodo scrive la sceneggiatura di “Brian di Nazareth” (1979), poi girato da Terry Jones e assurto nel tempo allo status di cult movie persino in Italia.
Terry Gilliam, un regista visionario
L’inizio degli anni ’80 vede la fine dell’avventura dei Python che decidono di sciogliersi, mentre Gilliam, sempre più interessato dalla regia, gira “I banditi del tempo” (1981) la storia fantastica di alcuni nanetti e di un bambino che viaggiano magicamente indietro nel tempo in cerca di avventure. Il piccolo lavoro si fa notare per l’inattesa presenza di Sean Connery, ammiratore di Gilliam e dimostra le grandi capacità visionarie del regista. Dopo aver collaborato a qualche scena del conclusivo “Monty Python – Il senso della vita” (1983), Gilliam si dedica a scrivere una sceneggiatura insieme al drammaturgo Tom Stoppard. Nasce “Brazil” (1985) che mescola Kafka, Orwell in un universo visivo ricchissimo, interpretato da un ottimo Jonathan Pryce con la partecipazione di star come Robert De Niro, Bob Hoskins e Ian Holm.
La storia racconta le vicende di un impiegatuccio incastrato nel suo ruolo in un’immaginaria società dittatoriale che continua a sognare una donna misteriosa. Il film riceve due nomination agli Oscar e lancia definitivamente la carriera di Gilliam come regista. Il film successivo però, un visionario adattamento da “Il barone di Münchausen” (1989) rischia quasi di distruggere la carriera del neo-regista. Continui sforamenti di budget e incidenti nella lavorazione rendono la qualità dell’opera irregolare e contribuiscono all’insuccesso della pellicola, che pure contiene delle scene molto affascinanti.
La trilogia americana, tra ‘re pescatore’ ed ‘eserciti di scimmie’
Dopo una pausa di riflessione, il regista torna dietro la macchina da presa con “La leggenda del Re Pescatore” (1991), sfruttando il meccanismo ben oliato della coppia Jeff Bridges-Robin Williams. Bridges è un cinico DJ che causa involontariamente la rovina e la follia di Williams e cerca successivamente di ridargli speranza nella vita. Il film vince diversi premi, fra i quali un Oscar, un Golden Globe per Robin Williams e il Leone d’Argento a Venezia, rilanciando il nome del regista a livello internazionale.
I due lungometraggi successivi completano una sorta di “Trilogia americana”. “L’esercito delle 12 scimmie” (1995) è una scorribanda fantascientifica nell’apocalisse del futuro con Bruce Willis e Brad Pitt, mentre “Paura e delirio a Las Vegas” (1998), è un’avventura picaresca e psichedelica di due assurdi giornalisti, con Benicio del Toro e Johnny Depp.
Una cinematografia all’insegna della fervida immaginazione
Gilliam a questo punto si imbarca nel complesso progetto di un film su Don Chisciotte, che doveva essere interpretato da Johnny Depp e dall’attore francese Jean Rochefort. La lavorazione viene funestata da guai e incidenti di ogni genere, come mostra il documentario “Lost in La Mancha” (2003) girato da due ammiratori del regista. Alla fine Gilliam è costretto a lasciar perdere il progetto e riesce a tornare dietro la macchina da presa solo nel 2005, a ben sette anni di distanza dalla sua ultima pellicola.
Non c’è da stupirsi che il regista giri addirittura due film: “I fratelli Grimm e l’incantevole strega” con Matt Damon e Heath Ledger, una riflessione sul rapporto fra favola e storia che ricostruisce la vita di due truffatori e “Tidelands – Il mondo capovolto” con Jeff Bridges, storia in bilico fra cupezza e immaginazione che si incentra sui rapporti di una bambina con i folli adulti che la circondano. Nessuno dei due film si può dire un completo successo, ma la stima degli attori per Gilliam continua ad essere alta.
‘L’uomo che voleva ingannare il diavolo’
Durante il suo ultimo film, il fantastico “Parnassus – L’uomo che voleva ingannare il diavolo” (2009), uno dei protagonisti, Heath Ledger, muore improvvisamente. Accorrono a sostituirlo Johnny Depp, Jude Law e Colin Farrell che si dividono le scene che avrebbero dovuto essere interpretate dal defunto collega, salvando così il lavoro che si rivela un buon successo. Gilliam, tornato in piena attività, cerca di far ripartire il suo progetto di sempre: il film su Don Chisciotte che gli è costato sette anni di inattività.
Nel 2011 l’eclettico regista omaggia la città di Napoli con il cortometraggio “The Wholly Family”, mentre nel 2013 dirige una pellicola di fantascienza “The Zero Theorem” con Matt Damon e Christoph Waltz.
Nel 2014 partecipa alla realizzazione di “Monty Python Live (più o meno)” in occasione del ricongiungimento dei Pythons dopo 31 anni dal loro ultimo film.
Nel 2018 Terry Gilliam torna dietro la macchina da presa per finire il lavoro su “The Man Who Killed Don Quixote“.
Fabio Benincasa
Filmografia
Terry Gilliam Filmografia – Regista
- Storytime (Cortometraggio) (1968)
- The Miracle of Flight (Cortometraggio) (1974)
- Monty Python e il Sacro Graal (1974)
- Jabberwocky (1976)
- I banditi del tempo (1981)
- Monty Python – Il senso della vita (1983)
- Jones The Crimson Permanent Assurance (Cortometraggio) (1983)
- Brazil (1985)
- Le avventure del Barone di Münchausen (1989)
- La leggenda del re pescatore (1991)
- L’esercito delle 12 scimmie (1995)
- Monty Python & the Quest for the Holy Grail (1996)
- Paura e delirio a Las Vegas (1998)
- I fratelli Grimm e l’incantevole strega (2005)
- Tideland – Il mondo capovolto (2005)
- Parnassus – L’uomo che voleva ingannare il diavolo (2009)
- The Legend of Hallowdega (Cortometraggio) (2010)
- The Wholly Family (Cortometraggio) (2011)
- The Zero Theorem (2013)
- The Man Who Killed Don Quixote (2018)
Terry Gilliam Filmografia – Attore
- Euroshow 71 (Serie TV) (1971)
- Monty Python’s Fliegender Zirkus (Serie TV) (1971)
- E… ora qualcosa di completamente diverso (1971)
- Monty Python’s Flying Circus (Serie TV) (1969-1974)
- Monty Python e il Sacro Graal (1975)
- Pleasure at Her Majesty’s (Serie TV) (1976)
- Jabberwocky, regia di Terry Gilliam (1977)
- Brian di Nazareth, regia di Terry Jones (1979)
- Monty Python Live at the Hollywood Bowl (1982)
- Monty Python – Il senso della vita (1983)
- The Crimson Permanent Assurance (Non accreditato) (1983)
- Brazil, regia di Terry Gilliam (1985)
- Spie come noi, regia di John Landis (1985)
- Le avventure del barone di Münchausen, regia di Terry Gilliam (1988)
- Monty Python & the Quest for the Holy Grail (1996)
- Enfermés dehors (2006)
- I O U (2012)
- Jupiter Ascending, regia di Lana e Andy Wachowski (2014)