Nel film The Accountant 2, Ben Affleck riprende il ruolo di Christian Wolff, il genio matematico autistico diventato criminale, in una pellicola che ha fatto parlare di sé durante l’anteprima mondiale al SXSW. L’evento ha visto il pubblico esplodere in risate e applausi per una scena in cui il protagonista, noto per le sue difficoltà in ambito romantico, si cimenta in un inaspettato momento di leggerezza in un bar di campagna.
Scena Comica e Incontro Improbabile in Un Bar
In una sequenza memorabile, il personaggio di Christian Wolff si ritrova in difficoltà durante uno speed dating, evidenziando le sue difficoltà con le donne. Tuttavia, la situazione cambia quando si trova sulla pista da ballo di un bar di campagna: una donna inizia a flirtare con lui e, pur inizialmente rifiutando l’approccio al proprio stand accanto al fratello Braxton, decide di partecipare al ballo dopo aver osservato i movimenti ripetitivi della folla. Nonostante indossi scarpe da ginnastica ortopediche, in netto contrasto con gli stivali da cowboy degli altri presenti, riesce a seguire i passi e a ottenere il numero di telefono della donna.
Allenamento Intenso e Performance Di Stunt
Durante il Q&A al Paramount Theater di Austin, l’attore ha raccontato che prepararsi per quella scena è stato un vero banco di prova. “Per me la sfida, ovviamente, sono stati i mesi e mesi di allenamento per quella scena. È stato come eseguire un’acrobazia“, ha dichiarato Ben Affleck mentre il pubblico reagiva con applausi a una battuta che faceva anche riferimento a Tom Cruise. Il regista Gavin O’Connor ha chiesto al pubblico di non pubblicare spoiler online, facendo emergere ulteriori dettagli curiosi: il film conteneva originalmente una scena di nudo, successivamente tagliata, che l’attore amava perché gli permetteva di esercitarsi a ballare davanti allo specchio.
Sviluppo del Sequel e Implicazioni di Produzione
Il primo capitolo della saga ha incassato 155 milioni di dollari in tutto il mondo, con un budget di 44 milioni di dollari, ma il sequel ha dovuto affrontare enormi difficoltà. Secondo quanto riportato da Vanity Fair, il sequel è rimasto bloccato nelle sue fasi di sviluppo per ben otto anni. Il regista Gavin O’Connor ha descritto questo percorso come “brutale. Sembrava un fiore pronto a sbocciare, ma poi si fermava e ricominciava. Era davvero frustrante”, evidenziando come la sfida dietro le quinte sia stata tanto intensa quanto il risultato finale sul grande schermo.