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The Boy and the Beast

Recensione

The Boy and the Beast – Recensione: la storia di un’amicizia inusuale

The boy and the beast

Da sempre la cultura giapponese è affascinata dagli spiriti e dalle creature magiche che vivono, secondo le varie leggende, in luoghi nascosti e inaccessibili agli esseri umani – un po’ come le fate e i folletti delle tradizioni irlandesi. “The Boy and the Beast” è ambientato in uno di questi mondi fantastici, lo Shibutenmachi, dove vivono le ‘Bestie’ (Bakemono), creature pacifiche e armoniose dall’aspetto simile a quello di animali antropomorfi.
Il protagonista è Ren, un orfano a cui una bestia in cerca di un apprendista indica la strada segreta per raggiungere il regno; la bestia, Kumatetsu, è un guerriero che si sta preparando allo scontro che decreterà il nuovo comandante dello Shibutenmachi. Tra le condizioni necessarie per prendere parte allo scontro c’è infatti la richiesta di un apprendista a cui insegnare a combattere; tra Kumatetsu e Ren, rinominato Kyuta, iniziano così una convivenza e una collaborazione complicate, poiché i due sono entrambi testardi, orgogliosi e poco aperti al dialogo.

“The Boy and the Beast” riunisce alcuni dei temi ‘classici’ dell’animazione giapponese: amicizia, lealtà e una crescita fisica a cui ne corrisponde una spirituale ed emotiva. Nonostante le premesse siano un po’ scontate, la pellicola è realizzata in modo intelligente e interessante, soprattutto per quanto riguarda la sceneggiatura, che quasi mai scade nel melenso, e la trama, a tratti prevedibile ma generalmente piacevole e ben strutturata.

The Boy and the Beast: non il solito cartone giapponese dal finale misterioso

Capita spesso che i film d’animazione giapponese si chiudano con finali dal significato poco chiaro o scene poco conclusive, che lasciano quella leggera delusione in bocca di una mancata ‘chiusura’ della storia; Mamoru Hosoda è invece riuscito a non cadere in questo errore, creando una trama senza buchi e un finale in perfetto stile con la storia, dolceamaro al punto giusto e per nulla forzato.

Altro punto di forza del film è la caratteristica che differenzia le Bestie dagli esseri umani, motivo per il quale le due società vivono completamente separate e spunto di riflessione sull’animo umano. Si potrebbe quasi dire che “The Boy and the Beast” sia una metafora per indicare la purezza degli animali rispetto agli esseri umani, tema estremamente contemporaneo vista la vertiginosa crescita di attivisti a favore degli animali e la diffusione di una presa di coscienza che vorrebbe un mondo ‘cruelty free’ (libero dalla crudeltà); non a caso le bestie combattono solo con il fodero delle katane, senza sguainarle mai, perchè versare sangue è considerato un atto imperdonabile.

Valeria Brunori

Trama

  • Titolo originale: Bakemono no Ko
  • Regia: Mamoru Hosoda
  • Cast: Aoi Miyazaki, Kôji Yakusho, Shôta Sometani, Haru Kuroki, Kappei Yamaguchi, Kazuhiro Yamaji, Lily Franky, Mamoru Miyano, Masahiko Tsugawa, Momoka Ono, Sumire Morohoshi, Suzu Hirose, Yo Oizumi, Keishi Nagatsuka, Kumiko Asou
  • Genere: Animazione, colore
  • Durata: 119 minuti
  • Produzione: Giappone, 2015
  • Distribuzione: Lucky Red
  • Data di uscita: 10 Maggio 2016

The boy and the beastPer gli appassionati di anime arriva sugli schermi il nuovo lungometraggio di Mamoru Hosoda, “The Boy and the Beast”. Il film racchiude tutti i principali valori delle storie giapponesi: amicizia, forza, spiritualità e lealtà.

Un ragazzo, orfano di madre e in fuga dai parenti che lo vogliono adottare, incontra un giorno una bestia (bakemono), una creatura spirituale che appartiene ad un mondo parallelo a quello degli umani, e ne diventa l’apprendista. La bestia, Kumatetsu, si sta preparando per uno scontro decisivo; i due, dopo i primi litigi, impareranno l’uno dall’altro, diventando entrambi sia maestro che discepolo, e si forgeranno un legame indissolubile di amicizia e lealtà.

 

The Boy and the Beast

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