Prodotto da un team giovane ma già con un grande curriculum “The Dark Side of the Sun” affronta in modo originale le problematiche affrontate da piccoli affetti da una malattia rarissima
Diretto da Carlo Hintermann, già collaboratore di Terence Malick per “The Tree of Life”, “The Dark Side of the Sun” tratta di una malattia rarissima chiamata Xeroderma Pgmentosum, che impedisce ai malati di stare alla luce del sole. Si calcola che ci siano non più di 2000 casi nel mondo e 10 in Italia. I bambini che soffrono di tale patologia non possono avere una normale vita di relazione con i loro compagni. E per permettere loro di andare a scuola devono oscurare le finestre. I genitori americani di una di loro, Katie si sono inventati per la figlia uno speciale campo estivo, dove si vive e si gioca solo di notte. Si chiama Camp Sundown ed è situato non molto lontano da New York. È stato creato dalla XP Society, fondata dai genitori di uno dei bimbi malati nel 1995.
Hintermann per raccontare questo posto magico ha scelto la doppia chiave di lettura documentario/animazione. Nel film ci sono loro Katie, Rachel, Fatima, l’unica bimba italiana, i piccoli malati in carne ed ossa ma anche i loro avatar a fumetti. Giocano, sorridono e si raccontano illuminati da lanterne volanti, ninfee galleggianti e luci molto simili a quelle usate nei rave party.
Il risultato è uno straordinario ibrido per una storia che vuole far conoscere al mondo l’esistenza di questa poco conosciuta malattia. Padre buio e madre giorno non si possono incontrare mai, se non in sogno e nelle animazioni di Lorenzo Ceccotti, che fanno pensare molto al maestro giapponese Miyazaki. Ci si commuove, anche se probabilmente un pizzico d’ironia in più non ci sarebbe stato male.
Ivana Faranda