Recensione
The Fabelmans: il nuovo film di Steven Spielberg
Steven Spielberg torna ad emozionare il pubblico, con il nuovo film “The Fabelmans”, presentato in anteprima alla 17ª Festa del Cinema di Roma. L’infanzia e l’adolescenza di un grande regista, dell’uomo che ha diretto alcuni tra i più grandi capolavori del cinema e che ricevette la sua prima cinepresa da bambino, dopo che proprio un film lo sconvolse. Si trarrò di uno sconvolgimento, apparentemente drammatico, ma che testimonia invece quanto il cinema, negli anni dove ogni film era innovativo e diverso dal precedente, possa essere d’impatto e forse anche salvare la vita. “The Fabelmans”, dettagliata ricostruzione dell’America dell’epoca, ancora reduce dall’antisemitismo che aveva caratterizzato il secondo conflitto mondiale, inizia nel 1952, anno in cui Spielberg aveva 8 anni.
Un film di formazione che racconta la nascita di una passione nell’animo di un bambino prima e di un’adolescente poi. Un ragazzo che forse, ancora inconsapevole, non si rendeva conto delle proprie capacità e della sua forza nel modo di girare e parlare al pubblico. In “The Fabelmans” il cinema cambia l’immaginario collettivo, emoziona, diverte, rappresenta e porta alla luce quei dettagli che sfuggono all’occhio umano, spesso rapido e fugace, ma che di fronte a uno schermo impara ad osservare. Con uno stile vagamente retrò il film racconta una scoperta dolorosa, una verità da svelare e il prezioso rifugio di un giovanissimo Steven Spielberg.
Una lettera d’amore al potere salvifico del cinema
Cambiando nomi e luoghi il regista racconta il processo di crescita di un ragazzo che, come tanti, era appassionato di cinema, e che, nonostante la scelta, di abbandonare quel mondo per dedicarsi ad altro, divenne poi chi tutti oggi conosciamo. “Segui il tuo cuore” si dice nel film, anche se dovesse costare caro ed essere più difficile di quanto si sarebbe mai potuto immaginare. Una regia lineare, chiara e limpida, rappresenta il passare degli anni, le esperienze di vita e le esperienze di cinema; il mondo dello spettacolo che cambia ed evolve, mentre la consapevolezza accompagna quelle scelte che si riveleranno poi le uniche realmente possibili.
Ottime le performance di Paul Dano Michelle Williams e Seth Rogen, ma è l’interpretazione di Gabriel LaBelle a fare davvero la differenza. L’inizio dell’amore, l’inizio del talento, la capacità di raccontare e rappresentare, e la genialità di quegli stratagemmi oggi sostituiti da mezzi e tecniche all’avanguardia. “The Fabelmans” è una dichiarazione d’amore al cinema, che stimola la nostalgia anche a chi quell’epoca non l’ha vissuta. Un periodo storico dove il cinema era forse meno blindato e inarrivabile di come può essere oggi, dove le scuole di cinema esistevano, ma non esistevano, e dove c’erano ancora tante storie che aspettavano di essere raccontate.
Giorgia Terranova
Trama
- Regia: Steven Spielberg
- Cast: Paul Dano, Michelle Williams, Gabriel LaBelle, Julia Butters, Seth Rogen Jeannie Berlin
- Genere: drammatico
- Durata: 151 minuti
- Produzione: Stati Uniti, 2022
- Distribuzione: 01 Distribution
- Data d’uscita: 15 dicembre 2022
“The Fabelmans”, diretto da Steven Spielberg e presentato alla 17ª Festa del Cinema di Roma, è il nuovo atteso film del regista 3 volte premio Oscar, tra i più amati, influenti e importanti dall’inizio della sua carriera negli anni ’70. The Fabelmans è ispirato alla vita del regista, da quando scoprì l’amore per il cinema fino a quando capì che sarebbe stata la sua vita.
The Fabelmans: la trama
Sammy Fabelmans è un ragazzo di 16 anni cresciuto nell’era del secondo dopoguerra in Arizona. Quando un segreto sconvolgente legato alla sua famiglia viene rivelato, il giovane Sammy trova rifugio nel suo magico mondo che l’ha sempre coinvolto e appassionato: il cinema. Quello stesso cinema che da bambino ha imparato ad amare lo salverà nei momenti più difficili, contribuendo a costruire la propria identità di ragazzo prima, e di uomo poi e ad accettare la fine della propria adolescenza.