Si è svolta oggi presso il cinema Adriano di Roma la conferenza stampa di presentazione del primo lungometraggio dei The Pills, dal titolo “The Pills – Sempre meglio che lavorare”.
Presente il regista, Pietro Valsecchi, i tre protagonisti , Luca Vecchi, Luigi Capua e Matteo Corradini, ed altri interpreti, tra cui i tre bambini che hanno interpretato Luca, Luigi e Matteo da piccoli.
Il produttore di “The Pills – Sempre meglio che lavorare”: Occorre scommettere sui talenti emergenti per dare nuova linfa al cinema italiano
‘Occorre scommettere sui talenti emergenti per dare nuova linfa al cinema italiano’: queste le parole con cui il produttore Pietro Valsecchi, che in questi giorni sta riscuotendo grandi successi al botteghino con il film di Checco Zalone, ha aperto la conferenza stampa, alla presenza di numerosi giornalisti.
Valsecchi ha infatti dichiarato che i guadagni di film di successo vanno in parte reinvestiti per finanziare progetti innovativi, come per l’appunto il film dei The Pills, che hanno portato sul grande schermo un esperimento nato in sordina sul web. Il percorso è stato difficile ed impegnativo, perché non è semplice trasformare una serie web in un lungometraggio, ma il risultato è stato soddisfacente, grazie anche ad una regia sobria ed innovativa. E’ una grande soddisfazione, ha detto Valsecchi, aiutare i giovani talenti a percorrere la strada dei loro sogni, confrontarsi con le problematiche tipiche di una generazione diversa da quella a cui si appartiene, perché in questo modo si contribuisce a creare cultura e si arricchisce il cinema italiano, dandogli nuova linfa. Valsecchi ha poi continuato dicendo che gli piace mettersi sempre in gioco finanziando progetti di questo tipo e ha annunciato che in futuro avremo occasione di vedere altre sorprese.
‘Una vita con la sveglia alle sette non val la pena di essere vissuta’
Durante la conferenza Luca, Luigi e Matteo hanno risposto alle domande dei giornalisti con l’immediatezza e l’autoironia che li caratterizzano, raccontando come, all’origine del loro progetto, ci siano esperienze autobiografiche. Amici sin dall’infanzia, i tre spiegano infatti di essersi ritrovati all’indomani della laurea senza lavoro e, pur di non svendersi per lavori sottopagati che avrebbero finito per sotterrare le loro aspirazioni artistiche, hanno preferito rimanere compatti e disoccupati. All’inizio dell’esperimento di The Pills, uscito su Youtube a partire dal 2011, sono seguiti circa due anni di difficoltà, a cui sono riusciti a resistere grazie anche all’appoggio dei genitori (il papà del personaggio di Matteo è interpretato dal vero padre di quest’ultimo, Giulio Corradini). “The Pills – Sempre meglio che lavorare” è quindi un film che racconta non della ricerca del posto fisso, come l’ultima pellicola di Checco Zalone, ma di chi un lavoro non lo cerca e, spaventato dall’idea del posto fisso per tutta la vita, preferisce non lavorare.
Si descrive la difficoltà di una generazione che vive una crisi post-adolescenziale fino ai trent’anni, occupando le giornate tra caffè, fumo, birra e idiozie tra amici. Un fondo di malinconia però pervade il film, quando ci si rende conto che a trent’anni il tempo inizia a stringere e si rischia di ritrovarsi con un pugno di mosche, soffocati dalle proprie velleità.
I tre protagonisti hanno dichiarato di aver trasferito il loro mondo reale nel film tanto che le ambientazioni, prevalentemente tratte dalla periferia romana, sono quelle della loro infanzia. Questo rende il lavoro molto realistico, a differenza di tanto cinema che ci ha abituati a vedere precari e disoccupati che vivono in esclusivi loft al centro storico.
A questo proposito Valsecchi ha dichiarato che, pur essendo il film fortemente caratterizzato dalla ‘romanità’ dei protagonisti, si augura che possa essere comunque capito ed apprezzato anche nel resto d’Italia, perché, pur essendo comico, è comunque un film ‘forte’, che tratta una problematica universale: quella del dover fare i conti con la vita che sfugge, tematica che accomuna i trentenni da sempre.
Una molteplicità di citazioni stilistiche del cinema passato crea un interessante connubio con elementi contemporanei
Alla domanda sui riferimenti stilistici e sulle fonti di ispirazione, Luca, Matteo e Luigi hanno risposto di aver attinto a generi diversi, essendo ‘onnivori’ ed apprezzando ogni genere cinematografico. Nel film hanno quindi trasferito elementi tratti dalla commedia italiana e da quella americana, dall’umorismo inglese, ma anche da videoclip. Ci sono numerosi riferimenti, da “Il Cacciatore” a “Fight Club”.
Per la colonna sonora hanno dichiarato di aver inizialmente pensato ai grandi, per poi infine optare per giovani di talento, come Calcutta e i Cani.
La conferenza si è chiusa con un apprezzamento per i tre giovani interpreti, presenti in sala, e con i complimenti espressi da esponenti della stampa, che hanno auspicato la presentazione di “The Pills – Sempre meglio che lavorare” a festival internazionali.
13/01/2016
Isabella Gasparutti